martedì 19 marzo 2013

Coroncina a San Giuseppe


A TE, O BEATO GIUSEPPE

(Preghiera composta da Leone XIII e pubblicata al termine della sua Enciclica «Quamquam pluries», 1889) 

A te, o beato Giuseppe, 
stretti dalla tribolazione ricorriamo 
e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio
dopo quello della tua Santissima Sposa.

Per quel sacro vincolo di carità 
che ti strinse all’Immacolata Vergine Maria, 
Madre di Dio,
e per l’amore paterno 
che portasti al fanciullo Gesù,
guarda, te ne preghiamo, 
con occhio benigno,
la cara eredità che Gesù Cristo 
acquistò col suo Sangue
e col tuo potere ed aiuto 
soccorri i nostri bisogni!

Proteggi, o provvido Custode 
della divina Famiglia,
l’eletta prole di Gesù Cristo;
allontana da noi, o Padre amantissimo,
la peste di errori e di vizi 
che ammorba il mondo;
assistici propizio dal Cielo
in questa lotta contro il potere delle tenebre,
o nostro fortissimo Protettore;
e come un tempo scampasti dalla morte
la minacciata vita del Bambino Gesù,
così ora difendi la Santa Chiesa di Dio
dalle ostili insidie e da ogni avversità;
e stendi sopra ciascuno di noi
il tuo continuo patrocinio,
affinché col tuo esempio 
e mediante il tuo soccorso, 
possiamo virtuosamente vivere, 
piamente morire 
e conseguire l’eterna beatitudine in Cielo!
Amen.



Nelle angustie di questa valle di pianto a chi ricorreremo se non a te, o amabile San Giuseppe, al quale la tua amatissima sposa Maria consegnò tutti i suoi ricchi tesori, per­ché li serbassi a nostro vantaggio? «Andate dal mio sposo Giuseppe - sembra che ci dica Maria - ed Egli vi consolerà e sollevandovi dal male che vi opprime vi renderà felici e contenti». Pietà, dunque, Giuseppe, pietà di noi per l'amore che nutri­sti verso una così degna e amabile sposa. Pater, Ave, Gloria. San Giuseppe, prega per noi. 

Ricordiamo di aver certamente irritato la divina Giustizia con i nostri peccati e di meritare i castighi più severi. Quale sarà il nostro rifugio? In quale porto potremo metter­ci in salvo? «Andate da Giuseppe, - sembra che ci dica Gesù -andate da Giuseppe che Io amai come si ama un padre. A Lui come a padre Io ho comunicato ogni potere perché egli se ne serva per il vostro bene». Pietà, dunque, Giuseppe, pietà di noi, per il tuo amore per il Figlio così rispettabile e caro. Pater, Ave, Gloria. San Giuseppe, prega per noi.

Purtroppo le colpe da noi commesse, lo confessiamo, pro­vocano sul nostro capo pesanti flagelli. In quale arca ci rifuge­remo per salvarci? Quale sarà l'iride benefica che in tanto affanno ci conforterà? «Andate da Giuseppe - sembra che ci dica l'Eterno Padre - da lui che sulla terra fece le mie veci verso mio Figlio divenuto creatura umana. Io gli affidai mio Figlio, fonte perenne di grazia, ogni grazia perciò è nelle sue mani». Pietà dunque, Giuseppe, pietà di noi per tutto l'amore che dimostrasti verso il Signore Dio così generoso verso di te. Pater, Ave, Gloria. San Giuseppe, prega per noi. 

Ricordati, o purissimo Sposo di Maria Vergine, o mio dolce protettore San Giuseppe, che mai si è udito che qualcuno abbia invocato la tua protezione e chiesto il tuo aiuto senza essere stato consolato. Con questa fiducia a te mi rivolgo e fervorosa­mente mi raccomando. O padre putativo del Redentore, non disprezzare la mia preghiera, ma accoglila benevolmente ed esaudiscila. Amen.


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