sabato 29 maggio 2021

Le stelle, la luna e le nuvole


Il Signore dell’eternità, aveva creato il giorno e la notte. E la notte era tenebrosa, nessun essere vivente ardiva avventurarsi nel suo buio spaventevole. Una volta un bimbo si svegliò prima dell’alba. Nell’ombra densa cercò sua madre che dormiva con lui nel povero giaciglio della capanna solitaria.
La cercò annaspando con le manine, balbettando un’amorevole invocazione.
Non sentì il corpo tiepido accanto al suo, non udì la risposta della dolce voce. L’ansia e il dolore lo gettarono dal lettuccio. Fece qualche passo nella capanna, riuscì a trovare la porticina, uscì. All’aperto, le tenebre gli parvero più fitte. Avanzò carico di sgomento.

Il Genio dell’aria, che vede la terra anche quando è immersa nelle tenebre, volle aiutare il piccolo innocente. Si recò dal Fuoco:
- Un bimbo cerca la sua mamma. E cammina nel buio. Accendi un lume per la povera creatura, che non si perda.

- Che farebbe un lume solo in tutto quel buio? – meditò il Fuoco.

Diede una lampada a ciascuno dei suoi molti figli.
Poi disse:
- Recatevi a passeggiare per gli spazi.

I ragazzi ubbidirono felicissimi della novità..
Il povero bimbo della terra vide tanti lumicini in cielo: le stelle.
E gli fu possibile scorgere la mamma che, oppressa dal caldo, era andata ad accoccolarsi sotto un albero, in cerca di un po’ di frescura.

 

La notte seguente un cattivo uomo uscì di casa con la malvagia intenzione di recarsi a uccidere un suo nemico. I figli del Fuoco, che oramai provavano un gusto matto a correre per gli spazi, agitavano le loro lanterne con le fiammelline rosse, verdi, gialle. E il perfido uomo, agevolato dalla luce, moveva con crudele soddisfazione verso l’odiatissimo nemico.

Il Genio dell’aria che tutto vede, corse da Mu-Ta, la regina delle nubi:
- Ti prego, avvolgi con le tue coltri brune i figli del Fuoco, nascondi le lampade lucenti che essi portano, fai che, sopra la Terra la notte ridiventi la severissima Signora delle tenebre.

Le nubi corsero gli spazi, avvolsero le stelle. Nel buio improvviso che s’era fatto in cielo, il viandante assassino si turbò, smarrì la strada, finì per cadere in un baratro.

- Nessun delitto è possibile, in grazia mia - andò a proclamare la Regina delle nubi al Genio dell’aria.

E il Genio dell’aria, sentenziò:
- La notte, dunque, ti appartiene.

Anche il Fuoco andò a dire la sua:
- Senza i miei figli che illuminano i cieli, come potrebbero salvarsi le creaturine deboli e innocenti, costrette a camminare nelle ore notturne?

- Giusto, giustissimo – ammise il Genio dell’aria.

Da quel tempo le stelle e le nubi si contendono il cielo della notte.
Qualche volta la moglie del Fuoco esce a sorvegliare i suoi figliuoli con una grossa lampada tonda, la luna. Nell’ombra d’oro o nel buio camminano sempre molti uomini. Qualcuno ha il cuore limpido, altri hanno dentro il veleno dell’odio.
E il Genio dell’aria lascia ormai che le stelle e le nubi si divertano a loro piacere.  Ha deciso di non guardare più la Terra.


Buona giornata a tutti. :-)

lunedì 17 maggio 2021

Diventa albero di Elena Bernabè


“Maestro, come faccio a risolvere i problemi?”

“Diventa albero. E fatti guidare dalla sua saggezza millenaria. Devi mettere i piedi per terra. Ed ancorarti ben bene al terreno. Come le radici che si aggrappano con tutta la loro forza alla loro amata terra. E’ il solo modo per far nascere le gemme. Tu pensi solo ai frutti ma sono le radici che vanno accudite.”

“Le radici, maestro? Ma quelle di un albero sono nascoste, nel buio. E anche le mie. Come posso prendermene cura?”

“Entra in quel buio. Si trova lì il segreto della fioritura. La luce serve a far sbocciare un fiore che ha già conosciuto le tenebre ed è riuscito ad emergerne. Più forte. Più evoluto. Più vivo.”

“Cos’altro posso imparare da un albero?”

“A rimanere ben ancorato al tuo centro. Anche durante la tempesta. Esso si lascia portare via foglie e rami secchi dal vento, la sua chioma ondeggia ritornando poi al suo posto. Più leggera, più rigogliosa, più pulita. Impara ad innalzarti sempre più verso il cielo, grazie alle radici che divengono ogni giorno più potenti e grazie alle potature necessarie che il tempo e le tempeste portano a compiere. L’albero è il maestro del cambiamento: è in continua evoluzione e non contrasta mai il suo divenire. I lombrichi s’intrufolano tra le sue radici e sui suoi rami cantano gli usignoli: esso è in grado di sposare gli opposti, di modellarsi in base alla luce o al buio, di accogliere ogni manifestazione della vita.”

“Come un albero maestro. E’ questo un modo per affrontare i problemi?”

“L’unico possibile. Impara dall’albero che non chiude mai i suoi rami nemmeno durante la tempesta. Non si difende, non si oppone, non si chiude. Si lascia toccare dal vento, dalla pioggia, dalla neve. Fiducioso di mutare ad ogni tocco. Ed è proprio in questo tocco che si nasconde il segreto della sua fertilità.”

 

- Elena Bernabè - 

Buona giornata a tutti :-)


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giovedì 13 maggio 2021

Apparizioni a Fatima - Costelle (1991) e CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO della B.V. MARIA di FATIMA


CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO

della B.V. MARIA di FATIMA

 

O Vergine Santa, Madre di Gesù e Madre nostra, che sei apparsa a Fatima ai tre pastorelli per recare al mondo un messaggio di pace e di salvezza, io mi impegno ad accogliere questo tuo messaggio.

Mi consacro oggi al tuo Cuore Immacolato, per appartenere così più perfettamente a Gesù. Aiutami a vivere fedelmente la mia consacrazione con una vita tutta spesa nell'amore di Dio e dei fratelli, sull'esempio della tua vita.

In particolare Ti offro le preghiere, le azioni, i sacrifici della giornata, in riparazione dei peccati miei e degli altri, con l'impegno di compiere il mio dovere quotidiano secondo la volontà del Signore.

Ti prometto di recitare ogni giorno il Santo Rosario, contemplando i misteri della vita di Gesù, intrecciati ai misteri della tua vita.

Voglio vivere sempre da vero figlio tuo e cooperare perchè tutti Ti conoscano e amino come Madre di Gesù, vero Dio e unico nostro Salvatore. Così sia.

 

- 7 Ave Maria

- Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.

Buona giornata a tutti. :-)


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domenica 9 maggio 2021

Divina Maternità della Beata Vergine Maria


"Maria!
Quando Tu forse
avevi altri progetti di vita,
Dio è entrato nella Tua vita
con il Suo progetto speciale.
E Tu, come umile Sua serva,
gli hai generosamente aperto
le porte del Tuo cuore.
Il Tuo esempio mi sprona
a volgermi anch'io verso Il Signore
per dirgli:
"Vieni nei miei sogni
e nei miei progetti,
nelle mie speranze
e nelle mie paure".
Perciò, Signore
entra nelle mie tenebre,
nelle mie angosce
e nelle mie sofferenze.
Entra anche
in quegli angoli
della mia vita
in cui ho amato
più la mia volontà
che la Tua".


Buona giornata a tutti. :-)

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sabato 8 maggio 2021

i due viandanti e l'orso - Esopo


 ESOPO, Favole, VI secolo a.C.

Due amici viaggiavano insieme, quand'ecco apparire davanti a loro un grosso orso. Uno di loro salì veloce su un albero e si nascose, mentre l'altro, che stava per essere preso, si gettò al suolo fingendo di essere morto. L'orso gli avvicinò il muso, annusandolo, ed egli tratteneva il respiro, perché, a quanto pare, l'orso non tocca i cadaveri.

Quando l'orso si allontanò, quello sull'albero discese e chiese: "Cosa ti ha detto nell'orecchio quando ti annusava?" E l'altro, piuttosto turbato, rispose: "Mi ha detto di non viaggiare mai più con un compagno che, nel pericolo, non rimane al tuo fianco." La favola insegna che le disgrazie mettono alla prova la bontà degli amici.

Buona giornata a tutti. :-)

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lunedì 3 maggio 2021

A Te Maria


A Te Maria    

A te, Maria, fonte della vita,
si accosta la mia anima assetata.
A te, tesoro di misericordia,
ricorre con fiducia la mia miseria.
Come sei vicina, anzi intima al Signore!
Egli abita in te e tu in lui.
Nella tua luce, posso contemplare
la luce di Gesù, sole di giustizia.
Santa Madre di Dio, io confido
nel tuo tenerissimo e purissimo affetto.
Sii per me mediatrice di grazia
presso Gesù, nostro Salvatore.
Egli ti ha amata sopra tutte le creature,
e ti ha rivestito di gloria e di bellezza.
Vieni in aiuto a me che sono povero
e fammi attingere alla tua anfora
traboccante di grazia.


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