sabato 15 dicembre 2007

Un battesimo....oltreoceano

Valentina è nata il 6 marzo 2007, il giorno più bello della nostra vita!! Io e Guillermo, mio marito, ci siamo conosciuti lavorando nello stesso ospedale e dopo due anni abbiamo deciso di sposarci. Guillerno era arrivato a Milano dall'Argentina nel 2000. Mio marito è argentino con nazionalità italiana, il suo trisavolo infatti, italiano, nel 1867 s'imbarcò al porto di Genova con destinazione Buenos Aires. Destino ha voluto che il suo pronipote, mio marito appunto, ritornasse al punto di partenza!. Il matrimonio è stato celebrato qui in Italia nella chiesetta di San Rocco nel piccolo paese sulle rive del Ticino dove io e la mia famiglia da sempre trascorriamo le vacanze estive e non solo. I genitori di Guilleremo e le sue tre sorelle Sylvina, Viviana e Patricia sono venute per l'occasione dall'Argentina. La festa è stata bellissima. Due mesi dopo esserci sposati siamo partiti entrambi per l'Argentina dove abbiamo vissuto per sei mesi dal momento che Guillermo era stato chiamato per organizzare un nuovo reparto di senologia nella sua città. Nell'ottobre 2006, incinta di quattro mesi, siamo rientrati in Italia dove adesso viviamo e lavoriamo. La nascita di Valentina è stata un gioia immensa.

Abbiamo deciso di battezzare Valentina in Argentina, nella città di mio marito, Goya (nella regione di corrientes nel nord-est dell'Argentina) precisamente nella cattedrale di Nuestra Senora del Rosario dove Guillermo era stato battezzato da bambino. Ci è sembrato naturale fare questa scelta dal momento che Valentina è, come oggi tanti bambini, Una bimba  "internazionale". E' bello pensare che per lei l'Italia ed Argentina rappresenteranno ugualmente casa, con persone che l'amano al di qua e al di là dell'oceano. Battezzando Valentina in Argentina inoltre tutta la famiglia di Guillermo e per famiglia intendo anche nonni, zii, cugini, nipoti, ecc. avrebbe potuto partecipare anche alla nostra felicità così come un anno prima, qui in Italia, con tutta la mia famiglia in senso ampio (zii, cugini...) aveva partecipato alla gioia del nostro matrimonio. Ci siamo quindi rivolti a don Giorgio per chiedere il nulla osta per il battesimo, infatti Valentina appartenendo alla parrocchia di San Pio V avrebbe dovuto essere battezzata qui. Don Giorgio ci ha ricordato che Valentina, battezzandosi al di là dell'oceano, per Cresima e Matrimonio avrebbe dovuto recarsi in Argentina per avere il certificato di battesimo necessario. Questo particolare non ci ha preoccupato dal momento che vogliamo che Valentina cresca con un pari amore per Italia e Argentina dove vivono nonni e zie! La nostra bimba speriamo viaggerà tra i due continenti come se fosse la cosa più naturale del mondo! Abbiamo seguito il corso di preparazione al battesimo qui in Italia presso la parrocchia di San Pio V. Il corso è consistito in tre incontri  con una coppia della parrocchia preparata a discutere con noi del valore e del significato di battezzare il proprio figlio. Io ero piuttosto diffidente nei confronti di questi  incontri, essendo molto riservata e non risultandomi mai molto facile esternare i miei sentimenti e le mie emozioni, a maggior ragioen con persone estranee. Ora devo ricredermi. E' stata un'esperienza profonda, non banale che ci ha arricchito. Le letture e i commenti fatti insieme a Rita e Piero mi sono rimaste ancora nel cuore e nella mente. Lo stesso è accaduto a mio marito. Sicuramente il merito va a queste due persone che con discrezione e mi è parso con affetto, hanno condotto gli incontri e le varie riflessioni prendendo spunti dalla nostra e dalla loro vita con assoluta delicatezza ma contemporaneamente con viva partecipazione ed in interesse verso il dono che Valentina stava per ricevere. Arrivati in Argentina tutto si è svolto molto semplicemente e con gioia. La sera precedente al battesimo con il padrino e la madrina di Valentina,rispettivamente lo zio Francesco (mio fratello) e la "tia" Viviana (sorella di mio marito) abbiamo partecipato ad una riunione di preparazione tenutasi presso la Cattedrale stessa. Erano presenti anche i padrini e le madrine degli altri cinque bambini che il giorno successivo avrebbero ricevuto il Battesimo con Valentina. La cerimonia si è svolta sabato 30 giugno alle ore 9.00 presso la cattedrale di Nuestra Senora del Rosario a Goya, Argentina. Si è svolto tutto in modo molto simile a quanto accade in Italia. Il parroco chiamava ogni singolo bambiono al fonte battesimale, la mamma con in bracco il bimbo, accompagnata da papà, padrino e madrina porgeva il piccolo, infine padrino e madrina si recavano ad accendere la candela battesimale presso la fonte. Numerosi amici e parenti hanno partecipato con la loro presenza in chiesa a questo momento così importante nella vita di Valentina. Di quel giorno ricordo tutto e soprattutto ricordo di aver provato una grande gioia e molta commozione per la nostra bambina che mi è sembrato stesse dando,in quel momento, veramente il via alla sua vita.
Guillermo e Paola

martedì 11 dicembre 2007

FAI PARLARE LA PAROLA

"La Liturgia della parola è il tempo in cui Dio ci parla,
 comunicandoci la sua buona novella e
in cui noi gli diamo la nostra risposta di fede.
Troppo spesso invece riduciamo questo scambio
 ad una pura e semplice lettura di testi oscuri e lontani.
 Bisogna dunque distinguere e nello stesso tempo
 collegare fra loro Scrittura e Parola"
(Claude Duchesneau)

A chi non è capitato, entrando in qualche chiesa per partecipare all'Eucarestia, di non sentirsi minimamente sfiorato dal messaggio biblico che veniva proclamato? Una Parola che non riesce a far presa su chi è assillato dai problemi dell'esistenza quotidiana è destinata a non lasciare alcun segno. E' come se non fosse mai stata proclamata. Per questo non è in condizione di mordere sulla vita. La scarsa incidenza di tante celebrazioni della Parola di Dio può dipendenre dal fatto che la sua proclamazione avviene in un contesto liturgico per lo più insignificante: l'assemblea sembra spenta e distratta, la gente che va e viene in continuazione finisce per distrarre i presenti. Inoltre il delicato servizio di proclamare la Parola di Dio nelle nostre assemblee liturgiche spesso è affidato all'ultimo momento a persone magari di buona volonta, ma prive di ogni preparazione biblica e tecnica, che dunque non riescono a farsi capire bene. Il problema della proclamazione della Parola di Dio va affrontato in tutta la complessità dei suoi aspetti. Non ci si può limitare ad invitare all'ambone questo o quello. Non basta nemmeno che ci siano persone disponibili a prestare il servizio. L'esercizio di un ministero liturgico non va mai considerato come un dettaglio. E' una componente importante ed essenziale di una celebrazione che ha come protagonisti Dio e l'uomo, Costituisce elemento quanto mai significativo della identità ecclesiale dell'assemblea. La Parola di Dio non è proclamata solo per rievocare gli eventi biblici del passato, ne la sua funzione può essere limitata all'insegnamento morale. La proclamazione della Parola di Dio pone in risalto l'attualizzazione del progetto salvifico di Dio nell'oggi della storia e nella concretezza della situazione socio-culturale dell'assemblea. E' la Parola che si fa evento. Il Lettore, quindi, svolge una funzione ministeriale quanto mai importante, e ciò dovrebbe scoraggiare chiunque dall'affidare un simile compito tenendo presente solo la disponibilità delle persone. Se è vero che si tratta di un ministero delicato, bisogna anche preparare le persone a svolgerlo, tenendo presente gli obiettivi che devono essere raggiunti dalla proclamazione della Parola di Dio e le condizioni spirituali e teniche che un simile ministero comporta.
don Giovanni