Conclave è un termine che deriva
dal latino cum clave, cioè "(chiuso) con la chiave". Usualmente
indica sia la sala in cui si riuniscono i cardinali per eleggere il nuovo papa,
sia la riunione vera e propria. Viene spesso riferito allegoricamente anche a
riunioni generiche (conclave di medici, conclave di giuristi, ...).
L'evento storico che diede il nome di Conclave all'elezione dei Pontefici, risale al 1270, quando gli abitanti di Viterbo, allora sede papale, stanchi di anni di indecisioni dei cardinali, li chiusero a chiave nella sala grande del palazzo papale e ne scoperchiarono parte del tetto, in modo da metterli in condizioni di decidere al più presto chi eleggere a nuovo pontefice, che fu papa Gregorio X.
Tuttavia il primo Pontefice eletto cum clave fu papa Gelasio II, eletto il 24 gennaio 1118 all'unanimità dei cardinali riuniti nel Monastero di San Sebastano sul Palatino, luogo segreto e chiuso al pubblico scelto appositamente per evitare interferenze esterne sulla scelta del successore di Pietro (si era in piena lotta per le investiture).
STORIA DELL' ELEZIONE PAPALE
Nei primi anni del cristianesimo l'elezione del nuovo pontefice avveniva nell'assemblea dei cristiani di Roma, a volte su indicazione stessa del predecessore (secondo la tradizione cattolica, è il caso ad esempio di papa Lino, successore di Pietro apostolo).
Nei primi anni del cristianesimo l'elezione del nuovo pontefice avveniva nell'assemblea dei cristiani di Roma, a volte su indicazione stessa del predecessore (secondo la tradizione cattolica, è il caso ad esempio di papa Lino, successore di Pietro apostolo).
Ci fu anche il caso di papa Fabiano che, secondo una
tradizione tramandata, nel 236 venne eletto poiché durante l'assemblea una
colomba si sarebbe posata sul suo capo, fatto che venne interpretato come segno
della volontà divina. In seguito al diffondersi della nuova religione dal
336, su decisione di papa Marco, l'elezione fu riservata ai soli sacerdoti
romani.
Nel 1059 papa Niccolò II decise di affidare l'elezione ai
soli cardinali vescovi e, nel 1179, papa Alessandro III stabilì che dovesse
decidere l'intero collegio cardinalizio.
Era comunque sempre possibile l'elezione anche di
semplici maschi battezzati.
Durante i secoli spesso ci fu anche l'ingerenza di re e imperatori che imponevano alcuni candidati o imponevano il veto su altri.
Durante i secoli spesso ci fu anche l'ingerenza di re e imperatori che imponevano alcuni candidati o imponevano il veto su altri.
Ottone I nel 964 si fece attribuire da papa Leone VIII il
diritto di approvare o meno la scelta del papa, che avrebbe dovuto poi giurare
fedeltà all'imperatore. Ancora nel 1903, quando si trattò di eleggere il
successore di papa Leone XIII, l'imperatore d'Austria pronunciò il suo veto
contro il cardinale Mariano Rampolla del Tindaro. Il collegio cardinalizio
respinse il veto ma elesse comunque un diverso candidato, il patriarca di
Venezia Giuseppe Sarto, che divenne Pio X. Il neo eletto, nel 1904, finalmente
stabilì che i futuri elettori non avrebbero dovuto accettare mai più alcun
"veto".
Nel 1198 i cardinali si riunirono per la prima volta in volontaria clausura ma la decisione dell'isolamento della riunione cardinalizia fu stabilita solo nel 1274 dal Concilio di Lione II, con la Costituzione apostolica Ubi Periculum di papa Gregorio X, per impedire i ritardi, i tentativi di influenza esterna e le corruzioni che in diversi casi si erano verificati.
Nel 1198 i cardinali si riunirono per la prima volta in volontaria clausura ma la decisione dell'isolamento della riunione cardinalizia fu stabilita solo nel 1274 dal Concilio di Lione II, con la Costituzione apostolica Ubi Periculum di papa Gregorio X, per impedire i ritardi, i tentativi di influenza esterna e le corruzioni che in diversi casi si erano verificati.
Un caso eclatante si era avuto appunto dopo la morte di
Papa Clemente IV nel 1268, quando la città di Viterbo fu sede dell'elezione
papale del 1268-1271.
Dal momento che i 19 cardinali riuniti non riuscivano ad
eleggere un papa, dopo 19 mesi di sede vacante, la città rinchiuse
letteralmente i cardinali nel palazzo papale , li mise a pane ed acqua e scoperchiò
il tetto. Nonostante queste costrizioni, peraltro successivamente ridotte, i
porporati impiegarono ben 1006 giorni per eleggere Gregorio X.
Con la Costituzione apostolica Ubi Periculum, i cardinali dovevano riunirsi in un'area chiusa e non avevano diritto a stanze singole. Nessun cardinale doveva farsi assistere da più di un servitore, a meno che non fosse infermo. Il cibo doveva essere somministrato attraverso una finestra e dopo tre giorni i cardinali avrebbero ricevuto solamente un pasto al giorno; dopo cinque soltanto pane, vino ed acqua. Durante il conclave inoltre nessun cardinale poteva ricevere alcuna rendita ecclesiastica.
Con la Costituzione apostolica Ubi Periculum, i cardinali dovevano riunirsi in un'area chiusa e non avevano diritto a stanze singole. Nessun cardinale doveva farsi assistere da più di un servitore, a meno che non fosse infermo. Il cibo doveva essere somministrato attraverso una finestra e dopo tre giorni i cardinali avrebbero ricevuto solamente un pasto al giorno; dopo cinque soltanto pane, vino ed acqua. Durante il conclave inoltre nessun cardinale poteva ricevere alcuna rendita ecclesiastica.
Le regole rigide di Gregorio X furono in seguito sospese
nel 1276 da papa Adriano V, ma papa Celestino V le ripristinò nell
1294, dal momento che per la sua elezione erano stati necessari ben due
anni, e papa Bonifacio VIII le inserì nel Codice di diritto canonico nel 1298.
Nel 1562, Papa Pio IV emise una bolla papale che introduceva nuovi regolamenti
sulla segretezza del voto ed altre norme procedurali.
Quasi sempre tuttavia i
conclavi si sono tenuti a Roma e, a partire dalla sua creazione alla fine del
XV secolo, si sono svolti nella Cappella Sistina in Vaticano Papa Gregorio X
aveva 65 anni quando arrivò ad Arezzo, alcuni giorni prima del Natale 1275.
Ritornava a Roma da Lione, dove aveva convocato e presieduto un Concilio
Ecumenico.
Da alcuni mesi soffriva di improvvise febbri debilitanti. Arrivò col
suo seguito papale e fu ricevuto e ospitato nel nuovo palazzo vescovile di
Arezzo, costruito dal Vescovo Guglielmo degli Ubertini.
Venerdì 10 gennaio 1276
Gregorio X morì nell'episcopio di Arezzo. Quindi in Arezzo fu celebrato il
primo Conclave della storia della Chiesa nel gennaio 1276.
Dal 1621, i cardinali potevano eleggere il papa per
"ispirazione" o "acclamazione" (accordo unanime per
ispirazione dello Spirito Santo), per "compromesso" (affidando il
compito a un ristretto manipolo scelto tra loro), o con "votazioni a schede"
(la maggioranza prevista era di due terzi). La bruciatura delle schede che
vengono usate, effettuata per conservare il segreto sugli schieramenti
formatisi, dà, attraverso dei segnali di fumo, la caratteristica fumata nera in
caso di elezione mancata, mentre quando viene raggiunta la decisione sul nome
del nuovo pontefice dà la famosa fumata bianca grazie all'aggiunta di sostanze
chimiche.
Dal
1970, con il compimento dell'ottantesimo anno di età, i cardinali perdono il
diritto di eleggere il Romano Pontefice e quindi anche il diritto di entrare in
conclave (lettera apostolica di papa Paolo VI Ingravescentem Aetatem)
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