giovedì 17 gennaio 2013

Terza offerta dei Magi: LA MIRRA


1. Simbolo d'incorruttibilità.

Anche la mirra era scelta e posta in mano ai re Magi per simboleggiare che Gesù era vero Dio, e ad un tempo vero uomo. Come Dio, Gesù è eterno ed incorruttibile; ma, come uomo, era soggetto a morte; i Magi, come la Maddalena col suo balsamo, prevennero la imbalsamazione di Gesù. Guai se il tuo corpo dovesse cadere nella dissoluzione dell'inferno! Basta un solo peccato mortale... a dannarci.

2. Simbolo d'amarezza.

La mirra sa d'amaro; diveniva così simbolo dei patimenti che Gesù avrebbe dovuto sopportare nei primi giorni e poi per tutta la vita. Se nella Passione bevve intero il calice, anche tra le fasce, nella nuda stalla, nella povertà, nel freddo della stagione, quanto patì! Volle amarezze e patimenti in tutta la sua vita... E tu li fuggì? E tu non sai patire nulla per amor di Dio? Ama la mortificazione.

3. Simbolo di mortificazione.

L'amarezza della mirra raffigurava ancora i sacrifici costati ai Magi per ritrovare Gesù, e la volontà risoluta di vincere e sacrificarsi nell'avvenire per amore di lui. È pur sempre vero il detto di S. Vincenzo de' Paoli, che la mortificazione è l'abbici della perfezione; e san Paolo intima: “Porta sempre con tè la mortificazione di Gesù” (2Cor. 4,10). E tu come ti mortifichi?


PRATICA: Fa una mortificazione per unirti ai patimenti di Gesù sofferente nella culla.





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