In Levitico 19:18 "Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i
figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il
Signore".
Luca 6:36,37 "Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati;
perdonate e vi sarà perdonato".
Il rancore è un peccato; esso è molto vicino all'odio e molto lontano dalla
grazia. La gelosia di Caino aveva prodotto del rancore verso suo fratello
Abele; e il rancore si trasformò in omicidio.
Ci sono cuori non trasparenti che per star bene devono far stare male gli
altri.
Il Signore Gesù non ha mai provato un tale sentimento. Pensiamo al suo
comportamento verso Giuda. Egli conosceva perfettamente lo stato della sua
anima e sapeva che era "un diavolo". Ma non ha mai lasciato
intravedere il minimo rancore e tantomeno dell'odio. Il suo ultimo incontro con
lui è caratterizzato da questa parola: "Amico, per questo sei qui?"
(Matteo 26:50). Possiamo ben dire che "Le male azioni portano al carcere;
le male reazioni portano al manicomio".
Paolo non aveva né odio né acredine verso il carceriere di Filippi. Se ne
avesse avuto non avrebbe potuto dirgli, quando le porte della prigione furono
aperte: "«Non farti del male, siamo tutti qui»" (Atti 16:28), né, in
seguito, predicargli l'Evangelo. Eppure, quante sofferenze quell'uomo gli aveva
fatto subire!
Come è possibile che vi siano rancori fra fratelli e che perdurino nel tempo?
"Deve venire a chiedermi scusa", si dice, e poi "regoleremo la
cosa quando si sarà pentito". Questi pretesti mostrano uno spirito
orgoglioso, legalista e intransigente, e una totale assenza di grazia.
Questi credenti non possono essere delle lettere aperte, trasparenti, con buone
notizie. Se noi siamo coloro che annunciano Cristo e la Sua opera all'umanità,
se testimoniamo che Gesù ci ama e che ama a tutti, come possiamo essere letti
dagli altri se non siamo coerenti o trasparenti con quello che diciamo?
Credo che "Un vecchio collerico e schizzafuoco non si improvvisa. È il
frutto di una vita egoista". Un anziano amabile non si improvvisa; é il
frutto dolce di una vita generosa.
La critica e la maldicenza dimostra un credente non trasparente. Un proverbio
spagnolo dice "Nella bocca chiusa non entrano le mosche".
Come si porta il peso del proprio corpo senza sentirlo, mentre invece si sente
quello di ogni corpo estraneo che si voglia muovere, così non si notano i
propri difetti, ma solo quelli degli altri.
C'era un nonno che si era addormentato profondamente sul salotto. I nipoti
terribili ebbero una cattiva idea, trovarono dell'acqua di pesce ammuffito ne
presero un pò e la misero alle narici del nonno. Quando questi si svegliò e
aspirò l'aria dalle narici esclamò "che male odore in questa
abitazione!" Andò alla cucina ed anche li sentì l'odore e sgridò la
moglie; entrò nel suo ufficio ed anche lì c'era lo sgradevole l'odore. Così
uscì fuori per la strada ed incontrò un vicino e gli disse "avete sentito
che cattivo odore per la strada?" gli disse arrabbiato.
Se ti senti tentato a criticare e vedere le mancanze degli altri, esamina te
stesso; pulisci le tue narici prima e vedrai come non tutto puzza.
L'ipocrisia non fa trasparire Cristo nel credente. Ipocrisia è voler mostrare
qualcosa che non siamo o ricevere il merito per qualcosa che non dipende da
noi.
venerdì 4 gennaio 2013
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