PRIMO ESEMPIO. Uno incomincia
ad avvertire dolori fisici. Prova vari medici e medicine, ma il dolore aumenta
anziché scomparire; non se ne scopre la causa. Va allora da un mago, o da uno
che legge le carte (cartomante) dèdito alla magia e si sente dire: "Lei ha
una fattura. Se vuole gliela tolgo. M'accontento di un milione". Quello
prima ci pensa e poi si decide e paga. Magari gli viene chiesta la foto, un
indumento intimo, una ciocca di capelli. Dopo un po' di giorni la persona si
sente del tutto guarita ed è ben lieta di come ha speso quel milione. E' il
demonio che se n'è andato. Dopo un certo periodo incominciano a riaffiorare i
soliti disturbi.
Il poveraccio riprende la
trafila dei medici ma le medicine si dimostrano impotenti, mentre il male
aumenta sempre di più. E' il demonio che è ritornato con altri sette demoni
peggiori di lui. Al colmo della sopportazione il sofferente pensa: "Quel
mago mi ha fatto pagare un milione, ma il male me lo aveva tolto"; e così
torna da lui senza rendersi conto che è stato proprio il mago a causargli il
male aggravato. E si sente dire: "Questa volta le hanno fatto una fattura
assai più grossa. Se vuole gliela tolgo e a lei chiedo solo cinque milioni, ad
un altro chiederei il doppio". Così si riprende daccapo. Se poi la vittima
va finalmente da un sacerdote esorcista, oltre al piccolo male iniziale,
occorre liberarlo dal grosso male provocato dal mago.
SECONDO ESEMPIO. Tutto
come sopra. Il malato paga, viene guarito dal mago e resta guarito. Ma in
compenso il suo male passa alla moglie, ai figli, ai genitori, ai fratelli. Per
cui il danno resta moltiplicato (anche sotto forma di ostinato ateismo, di una
vita di peccato, di incidenti d'auto, di infortuni, depressioni...).
TERZO ESEMPIO. Anche qui,
tutto come prima. La persona resta guarita dal mago e la guarigione perdura. Ma
quel male era stato permesso da Dio Perché quella persona espiasse i suoi
peccati, Perché ritornasse ad una vita di preghiere e di frequenza alla Chiesa
ed ai sacramenti. Lo scopo di quel male era di ottenere grandi frutti
spirituali per la salvezza di quell'anima. Con la guarigione operata dal mago
per intervento del Demonio, che conosceva bene questi fini, lo scopo buono
legato a quel male è andato in fumo. Dobbiamo avere chiaro in mente che Dio
permette il male per ricavarne il bene, permette la croce Perché solo
attraverso essa giungiamo al cielo. Questa verità è evidente, ad esempio, nelle
persone rivestite di particolari carismi che spesso sono colpite da sofferenze,
per la guarigione delle quali non si deve pregare.
Tutti ricordano Padre Pio,
che per 50 anni ha sopportato il dolore lancinante delle 5 stimmate; ma nessuno
ha pensato di pregare il Signore che gliele togliesse: era troppo chiaro che
quella era opera di Dio, per grandi fini spirituali. Il Demonio è astuto; ben
volentieri avrebbe voluto che Padre Pio non avesse impressi nella carne i segni
della Passione di Gesù! Naturalmente è diverso il caso se è il Demonio a
provocare le stimmate e a suscitare falsi mistici.
[Tratto da un testo di Don
Pasqualino Fusco]
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