Un noto esorcista, padre Gabriele Amorth ha più volte ribadito come spesso,
laddove si possa pensare di avere a che fare con una possessione diabolica, in
realtà non ci sia bisogno di nessun esorcismo, ma bensì di una conversione del
cuore, ormai indurito e pesante (Cf Ez 36,26-27), a partire da una buona
confessione.
In effetti, se ci pensiamo bene, la confessione rappresenta in un certo qual
modo un esorcismo, perché ci libera dai peccati e ci "rimette in
carreggiata" per la salvezza eterna. Ci libera dal male!
La confessione taglia le radici che ci tengono legati al peccato, ha il potere
di fortificarci e di corroborarci nel nostro cammino spirituale. Con la
confessione è come se Cristo ci lavasse via i peccati dall'anima purificandoci
col suo sacratissimo sangue: in tal modo diventiamo "impermeabili"
agli attacchi del maligno.
La Madonna stessa ha più volte raccomandato il ricorso a questo sacramento che
veramente può definirsi sacramento di salvezza.
Concludo proponendovi una riflessione: anche quando ci si va a confessare, non
bisogna dimenticare che la conversione (che si sta per mettere in atto
ricorrendo alla confessione) è anzitutto un'opera della Grazia di Dio! E' Dio
che instilla nei nostri cuori il desiderio di tornare a Lui; è Dio che ci
richiama a sé nella sua infinita misericordia. E' sempre Lui che fa il primo
passo... Non chiudiamogli le porte della nostra anima: lasciamoci riconciliare,
e la nostra vita sarà ricolma di bene e di gioia!
"Poiché non gradisci il sacrificio e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, Dio, tu
non disprezzi". (Sal. 51,18).
"Per il tuo nome, Signore, perdona il mio peccato anche se grande".
(Sal. 25,11).
"Vedi la mia miseria e la mia pena e perdona tutti i miei peccati".
(Sal. 25,18).
"Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa, e perdonato il peccato".
(Sal. 32,1).
"Ed egli, pietoso, perdonava la colpa, li perdonava invece di
distruggerli. Molte volte placò la sua ira e trattenne il suo furore,
ricordando che essi sono carne, un soffio che va e non ritorna". (Sal.
78,38)
"Aiutaci, Dio, nostra salvezza, per la gloria del tuo nome, salvaci e
perdona i nostri peccati per amore del tuo nome". (Sal. 79,9).
"Hai perdonato l'iniquità del tuo popolo, hai cancellato tutti i suoi
peccati. Hai deposto tutto il tuo sdegno e messo fine alla tua grande ira.
Rialzaci, Dio nostra salvezza, e placa il tuo sdegno verso di noi". (Sal.
85,3).
"Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue malattie.".
(Sal. 103,3).
"Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: - Ricevete lo Spirito
Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete,
resteranno non rimessi -". (Gv. 20,22).
"Voglio ricordare che non si deve far pesare sul penitente il proprio
gusto, ma rispettare la sua sensibilità per quanto concerne la scelta della
modalità di confessione, cioè se faccia a faccia o attraverso la grata del
confessionale"
-Giovanni Paolo II.
( tratto da Santuario di preghiera)
lunedì 17 dicembre 2012
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