domenica 9 dicembre 2012

Perché andare a Messa? - Godfried Dannels

Esiste un rapporto strettissimo tra la Messa e l’essere cristiani: se si perde la Messa della domenica si perde di vista il comportamento cristiano.
Ma sappiamo ancora con precisione che cosa celebriamo? Come possiamo sentirci motivati, se non sappiamo più perché celebriamo?
La motivazione della Messa è molto semplice, sta nelle parole di Gesù: «Fate questo in memoria di me».

È l’unica ragione fondamentale.
Forse non riusciamo a capire perché ce l’ha chiesto, ma sta di fatto che ce l’ha chiesto.
Quindi noi siamo semplicemente fedeli al suo testamento.
Adesso che cosa dobbiamo continuare a fare? (…)
Non andiamo a Messa per mangiare e bere, per divertirci, per ascoltare musica, ma per fare ciò che Gesù ci ha chiesto.

Se un figlio vi chiede: «Perché ancora la Messa?», non c’è che da rispondere:
«Gesù ci ha detto di farlo in sua memoria. E se lo ami, devi ascoltarlo, anche se la Messa è lunga e ti sembra noiosa». (…)
Sembra inverosimile, ma è vero: il pane dell’Eucaristia è Gesù in persona.

Se credete e capite questo, non potete più lasciare la Messa.
Naturalmente sarà poi giusto renderla attraente, senza voler fare concorrenza alla televisione.
Del resto non ce n’è bisogno, se sappiamo cogliere l’essenziale.
La Messa trova il suo pieno significato proprio in una certa sobrietà.
Chi ne è convinto è anche capace di trasmettere la sua gioia e il suo rispetto ai giovani.


(Godfried Dannels)

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