I celebri tarocchi hanno
raggiunto nel tempo una grande popolarità tanto che vengono addirittura acclusi
ad alcune riviste con relative istruzioni per l'uso. Tanti sono coloro che
tramite le trasmissioni televisive o conoscenti, si fanno leggere le carte per scrutare
eventi futuri o ricevere suggerimenti riguardo i fatti della propria vita.
A volte le risposte
riguardano promesse di felicità futura ma più spesso si parla di persone che ci
fanno del male e che ci ostacolano la strada, oppure arrivano ad annunciare
vere e proprie sciagure o disastri.
E' sempre bene ricordare
che satana è esperto nel promettere apparenti cose "buone", ma nel
contempo ama creare paura, odio e divisione tra le persone, spingendo al puro egoismo
e cercando di apportare angoscia per qualcosa che deve accadere. Le presunte
risposte sono infatti menzognere e fallaci con il solo scopo di creare divisioni
e preoccupazioni tra le persone.
Il diavolo infatti non è
onnisciente come Dio, ma solo dotato di finissima intelligenza spirituale in
grado di elaborare i dati di cui è in possesso e fare delle stime su quello che
potrà accadere. Anche se a volte può azzeccarci, ciò non significa che conosce effettivamente
a priori l'esito finale degli eventi.
La conoscenza totale di
tutto, in tutti e in ogni momento (presente e futuro) è di sola pertinenza
divina.
Solo Dio ci conosce
nell'intimo più profondo, il diavolo non può entrare nell'anima e non conoscendo
i pensieri può solo studiarci dettagliatamente vedendo come ci comportiamo
esternamente. Conoscendo le nostre debolezze, i vizi, i peccati, le
aspirazioni, è pronto a darci le risposte che più ci aspettiamo per renderci soddisfatti,
ma in realtà con l'unico scopo di rovinarci e portarci su strade sbagliate.
A parte il caso dei
numerosi ciarlatani in circolazione, coloro che leggono le carte sono dei veri
e propri operatori dell’occulto che si muovono sotto la guida invisibile di
entità demoniache.
Pochi sanno che i veri
cartomanti effettuano un rituale magico per la consacrazione delle carte a
satana dalla durata di alcuni giorni.
Coloro che si fanno
leggere le carte violano apertamente il primo comandamento, entrano in contatto
diretto con il mondo infernale e, nel tempo, si espongono al reale rischio di
infiltrazione spiritica. Evitate di farvi leggere i tarocchi, confessatevi se l’avete
fatto, e distruggeteli se li possedete.
Altra insidia è
rappresentata dalla cosiddetta astrologia. La parola “astrologia” significa
«scienza degli astri». Originariamente era sinonimo di «astronomia» e le due
parole si usarono promiscuamente fino al primo secolo dopo Cristo e anche
oltre.
Attualmente astrologia
designa una scienza che presume di determinare i vari influssi che gli astri
esercitano sull’uomo, determinando il carattere delle persone, le loro scelte e
le loro azioni, e i vari eventi della storia. L’astrologia è un metodo molto antico
di divinazione e la Chiesa fin dai tempi antichi ha espresso la sua condanna.
Il Concilio di Toledo così si espresse: "Se qualcuno pensa che si deve
credere all’astrologia, sia anatema" (DS 205). Il Concilio si riferiva
alla mentalità abbastanza
diffusa secondo la quale
le azioni umane si dovevano imputare agli astri e in definitiva a Dio. Con
questo si veniva a negare la libertà dell’uomo.
Osservò in proposito S.
Agostino: "Gli astrologi pretendono che vi sia nel cielo la causa
inevitabile del peccato: sono Venere o Saturno o Marte che ci hanno fatto compiere
questa o quella azione, volendo che sia senza colpa l’uomo, che è carne e sangue
e verminosa superbia, e la colpa ricada su colui che ha creato e regge il cielo
e le stelle" (S. Agostino, Confessioni, IV, 3).
E ancora: "Bisogna
riconoscere che quando gli astrologi dicono il vero, ciò avviene sotto una
ispirazione occultissima che le anime umane subiscono senza saperlo. E siccome
ciò avviene allo scopo d’ingannare gli uomini, è opera di spiriti immondi e
seduttori, ai quali è permesso di
conoscere alcuni dati veri
sulle cose temporali. Per questo il buon cristiano deve guardarsi dagli
astrologi e da tutti coloro che esercitano l’arte divinatoria, specialmente se
predicono il vero; affinché la sua anima non venga irretita da essi mediante il
commercio con i demoni, in un’intesa con questi" (ID., Super Gen. Adlitt.,
11, 17).
E’ vero che i corpi
celesti, in modo particolare la luna, esercitano un influsso sulla natura (si
pensi semplicemente come ne tengano conto i contadini per la semina o per il
travaso di vino). Possono influire insieme con altri fattori metereologici
anche sull’umore delle persone e su eventi come il parto. Ma "non possono
esercitare un influsso diretto sull’intelletto e la volontà" (S. Tommaso,
Somma Teologica, I-II, 9,5).
"L’uomo infatti ha la
facoltà di giudicare e di riflettere su tutto quanto può operare, sia nell’uso
delle cose esteriori, come nel secondare e respingere le passioni interne; e ciò
sarebbe inutile se il nostro volere fosse causato dagli astri e non fosse in
nostra facoltà. Non è quindi possibile che gli astri siano causa della nostra
elezione volontaria" (S. Tommaso, Summa contra gentiles, III, 85). Tutt’al
più: "inclinant astra, sed non necessitant".
Osserva giustamente il
Peschke: "L’astrologia scientifica con le sue grossolane classificazioni
secondo le costellazioni non è mai in grado di dare un oroscopo veramente
individuale per ogni singola persona. Le posizioni delle stelle, per tutti coloro
che sono nati approssimativamente nello steso tempo, sono le stesse, il che dovrebbe
condurre allo stesso oroscopo e di conseguenza allo stesso destino per tutti.
Decine di persone hanno lo
stesso oroscopo di Napoleone, Goethe o Gandhi. Ma chi di loro ha avuto gli
stessi talenti o lo stesso destino? Questo non è vero neppure per i gemelli"
(K.H. Peschke, Etica cristiana, p. 145).
Una forma popolare
dell'astrologia è l’oroscopo. Per molti è una moda, un gioco. Ma per altri è
realtà. Per costoro è triste osservare come facciano dipendere le loro decisioni
dalla lettura del segno zodiacale. E’ praticato soprattutto da gente secolarizzata,
che non crede in Dio o non praticare la religione. Vale in modo particolare per
essi quanto dice S. Paolo: "Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati
stolti" (Rm 1,22).
Il Catechismo della Chiesa
Cattolica condanna senza tentennamenti l’astrologia e afferma che si oppone al
riconoscimento dell’assoluto dominio di Dio sulla nostra vita.
Ecco il testo: "Tutte
le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni,
evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che «svelino» l’avvenire.
La consultazione degli oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia, l’interpretazione
dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium
occultano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini
ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione
con l’onore e il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio
solo" (CCC 2116).
"Dio può rivelare
l’avvenire ai suoi profeti o ad altri santi. Tuttavia il giusto atteggiamento
cristiano consiste nell’abbandonarsi con fiducia nelle mani della Provvidenza
per ciò che concerne il futuro e a rifuggire da ogni curiosità malsana a questo
riguardo" (CCC 2115).
Il fatto che talvolta i
giudizi siano corrispondenti al vero non significa che la metodica usata sia
buona. San Paolo avverte che il demonio si traveste da angelo di luce (cfr. 2
Cor 11,14).
Ricorrere ad essa sapendo
che Dio e la Chiesa la condannano significa rimettere almeno implicitamente la
propria vita nelle mani di altre forze, che non sono quelle divine. Se qualcuno
vi chiede di che segno siete, rispondete che il vostro unico segno di
riconoscimento è Gesù Cristo e non altre ridicolezze.
Altre pratiche molto diffuse
e intente a scrutare il futuro per vie alternative a Dio sono: la lettura della
mano, la lettura dei fondi del caffè, le bacchette divinatorie, ecc. (cfr. Is
47,12-15).
"Ti sei stancata per
i tuoi molti consiglieri: si presentino, e ti salvino quelli che misurano il
cielo, che contemplano le stelle e pronosticano ogni mese ciò che ti
accadrà" (Is 47,13)
Nessun commento:
Posta un commento