Il silenzio ci pare un abisso vuoto che dobbiamo riempire ad ogni costo con un rumore qualsiasi.
Così usiamo televisione, radio, telefono, cellulare, internet, per affollare le nostre giornate di suoni, immagini, parole spesso inutili e banali. Scrive don Bruno Ferrero:
"Miliardi di parole, ogni giorno, ci investono, ci trafiggono, ci soffocano. Saper parlare è un gran dono. Perché l'uomo non dica troppi spropositi, Dio gli ha donato dieci dita perché possa ricordare i suoi saggi consigli:"
Che la tua prima parola sia buona,
che la tua seconda parola sia vera,
che la tua terza parola sia giusta,
che la tua quarta parola sia generosa,
che la tua quinta parola sia coraggiosa,
che la tua sesta parola sia tenera,
che la tua settima parola sia consolante,
che la tua ottava parola sia accogliente,
che la tua nona parola sia rispettosa.
E la tua decima parola sia saggia.
Poi, taci!
E’ vero che esistono silenzi che hanno le radici nel male: silenzi di antipatia, di rancore, di risentimento, di odio; oppure silenzi di vigliaccheria, di omertà, di complicità. Tuttavia esiste anche un silenzio altamente positivo, che è condizione necessaria per ascoltare gli altri e soprattutto l’Altro.
La Quaresima è il tempo più opportuno per abbattere i nostri muri di silenzi egoistici e per costruire invece quel Silenzio del cuore che ci permette di svuotarci delle parole inutili e riempirci della Parola, che ci permette di liberarci dei suoni frastornanti per ascoltare il dolce soffio dello Spirito.
da Meditazioni per la Quaresima
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