lunedì 29 ottobre 2012

Beata Chiara Luce Badano Un capolavoro di Dio

Chiara Badano detta Chiara Luce (Sassello, 29 ottobre 1971 – Sassello, 7 ottobre 1990) è stata una giovane appartenente al Movimento dei Focolari, morta a diciotto anni per un tumore osseo. Dichiarata venerabile dalla Chiesa cattolica il 3 luglio 2008, è stata proclamata beata il 25 settembre 2010.

Incontrò il movimento dei Focolari ad un raduno del 1980 e partecipò con i genitori al Familyfest 1981 a Roma. Si legò ai gruppi delle giovanissime di Albisola e di Genova e divenne
una "gen 3", terza generazione del movimento dei Focolari, occupandosi di bambini e anziani.
Nel 1981 iniziò una corrispondenza con la fondatrice del movimento dei Focolari, Chiara Lubich, che più tardi la soprannominò "Chiara Luce".

Chiara Luce nasce in Cielo il 7 Ottobre 1990.

 
 
Aveva pensato a tutto: ai canti per il suo funerale, ai fiori, alla pettinatura, al vestito che aveva desiderato bianco, da sposa…
Con una raccomandazione:

"Mamma, mentre mi prepari dovrai sempre ripetere: ora Chiara Luce vede Gesù….
Siate felici perché io lo sono”.
Il papà le aveva chiesto se era disponibile a donare le cornee: aveva risposto con un sorriso luminosissimo.
Subito dopo la partenza di Chiara Luce per il Cielo arriva un telegramma di Chiara Lubich per i genitori:
“Ringraziamo Dio per questo suo luminoso capolavoro”.
La sua fama si diffonde: Chiara Luce diventa ben presto punto di riferimento di molti giovani, che trovano nelle vicende della sua esistenza il senso della vita, un ideale intramontabile.
Al funerale celebrato dal Vescovo, accorrono centinaia e centinaia di giovani e parecchi sacerdoti.
I componenti del Gen Rosso e del Gen Verde elevano i canti da lei scelti.
Dal quel giorno la sua tomba è meta di pellegrinaggi: fiori, pupazzetti, offerte per i bambini dell'Africa, letterine, richieste di grazie.
E ogni anno, nella domenica prossima al 7 ottobre, i giovani e le persone presenti alla Messa in suo suffragio aumentano sempre di più.
Vengono spontaneamente e si invitano a vicenda per partecipare al rito che, come voleva lei, è un momento di grande gioia.
Rito preceduto, da anni dall'intera giornata di “festa”: con canti, testimonianze, preghiere…
La sua “fama di santità” si è estesa in varie parti del mondo; molti i “frutti”.
La scia luminosa che Chiara "Luce" ha lasciato dietro di sé porta a Dio nella semplicità e nella gioia di abbandonarsi all'Amore.
E' un'esigenza acuta della società di oggi e, soprattutto, della gioventù: il significato vero della vita, la risposta al dolore e la speranza in un “poi”, che non finisca mai e sia certezza della “vittoria” sulla morte.

La sua data di culto è stata stabilita al 29 ottobre.

 

“Non ho più niente, ma ho ancora il cuore e con quello posso sempre amare”.


 

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