Anno della fede. Decreto della Penitenzeria Apostolica:
si concede l'Indulgenza plenaria ai fedeli pentiti, confessati e comunicati che
pregheranno secondo le intenzioni del Papa in particolari esercizi di pietà.
Predicazioni o lezioni sul Concilio o sul Catechismo della Chiesa Cattolica, pellegrinaggio alle Basiliche e cattedrali, partecipazioni a celebrazioni in particolari luoghi sacri stabiliti dai propri vescovi, visite al luogo del proprio battesimo per il rinnovo delle promesse battesimali. Sono queste, in sintesi, le quattro possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria nel corso dell’Anno della fede indetto da Benedetto XVI, che comincerà l’11 ottobre prossimo con una solenne Concelebrazione Eucaristica in Piazza San Pietro.
Durante tutto l’arco dell’Anno della fede, fino al 24 novembre del 2013, si legge nel decreto pubblicato oggi in latino dalla Penitenzieria Apostolica, “potranno acquisire l’indulgenza plenaria della pena temporale per i propri peccati impartita per la misericordia di Dio, applicabile in suffragio per i fedeli defunti, tutti i singoli fedeli veramente pentiti, debitamente confessati, comunicati sacralmente, e che preghino secondo le intenzioni del Sommo Pontefice: ogniqualvolta parteciperanno ad almeno tre momenti di predicazioni durante le Sacre Missioni, oppure ad almeno tre lezioni sugli Atti del Concilio Vaticano I e sugli Articoli del Catechismo della Chiesa cattolica, in qualsiasi chiesa o luogo idoneo”.
I fedeli riceveranno, inoltre, l’indulgenza plenaria “ogniqualvolta visiteranno in forma di pellegrinaggio una basilica papale, una catacomba cristiana, una chiesa cattedrale, un luogo sacro designato dall’Ordinario del luogo per l’Anno della fede” e “ogniqualvolta, nei giorni determinati dall’Ordinario del luogo per l’Anno della fede, in qualunque luogo parteciperanno ad una solenne celebrazione eucaristica o liturgia delle ore, aggiungendo la professione di fede in qualsiasi forma legittima”. Indulgenza plenaria anche per la visita al luogo dove si è ricevuto il battesimo, e nel quale devono essere rinnovate le promesse battesimali.
I vescovi, da parte loro, in particolari celebrazioni, come la Solennità di Cristo Re, il 24 novembre 2013, giorno di chiusura dell’Anno della fede, potranno impartire la benedizione papale con l’indulgenza plenaria.
“I fedeli veramente pentiti, che non potranno partecipare alle solenni celebrazioni per gravi motivi - si legge nel decreto, in cui si citano tutte le monache che vivono nei monasteri in clausura perpetua, gli anacoreti e gli eremiti, i carcerati, gli anziani, gli infermi - conseguiranno l’indulgenza plenaria alle medesime condizioni”, se ascolteranno per radio o televisione le parole del Papa o assisteranno con quei mezzi alle celebrazioni.
Nel decreto, infine, si raccomanda ai sacerdoti speciale cura nelle confessioni dei fedeli.
https://www.facebook.com/AnnoDellaFede?filter=1
Predicazioni o lezioni sul Concilio o sul Catechismo della Chiesa Cattolica, pellegrinaggio alle Basiliche e cattedrali, partecipazioni a celebrazioni in particolari luoghi sacri stabiliti dai propri vescovi, visite al luogo del proprio battesimo per il rinnovo delle promesse battesimali. Sono queste, in sintesi, le quattro possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria nel corso dell’Anno della fede indetto da Benedetto XVI, che comincerà l’11 ottobre prossimo con una solenne Concelebrazione Eucaristica in Piazza San Pietro.
Durante tutto l’arco dell’Anno della fede, fino al 24 novembre del 2013, si legge nel decreto pubblicato oggi in latino dalla Penitenzieria Apostolica, “potranno acquisire l’indulgenza plenaria della pena temporale per i propri peccati impartita per la misericordia di Dio, applicabile in suffragio per i fedeli defunti, tutti i singoli fedeli veramente pentiti, debitamente confessati, comunicati sacralmente, e che preghino secondo le intenzioni del Sommo Pontefice: ogniqualvolta parteciperanno ad almeno tre momenti di predicazioni durante le Sacre Missioni, oppure ad almeno tre lezioni sugli Atti del Concilio Vaticano I e sugli Articoli del Catechismo della Chiesa cattolica, in qualsiasi chiesa o luogo idoneo”.
I fedeli riceveranno, inoltre, l’indulgenza plenaria “ogniqualvolta visiteranno in forma di pellegrinaggio una basilica papale, una catacomba cristiana, una chiesa cattedrale, un luogo sacro designato dall’Ordinario del luogo per l’Anno della fede” e “ogniqualvolta, nei giorni determinati dall’Ordinario del luogo per l’Anno della fede, in qualunque luogo parteciperanno ad una solenne celebrazione eucaristica o liturgia delle ore, aggiungendo la professione di fede in qualsiasi forma legittima”. Indulgenza plenaria anche per la visita al luogo dove si è ricevuto il battesimo, e nel quale devono essere rinnovate le promesse battesimali.
I vescovi, da parte loro, in particolari celebrazioni, come la Solennità di Cristo Re, il 24 novembre 2013, giorno di chiusura dell’Anno della fede, potranno impartire la benedizione papale con l’indulgenza plenaria.
“I fedeli veramente pentiti, che non potranno partecipare alle solenni celebrazioni per gravi motivi - si legge nel decreto, in cui si citano tutte le monache che vivono nei monasteri in clausura perpetua, gli anacoreti e gli eremiti, i carcerati, gli anziani, gli infermi - conseguiranno l’indulgenza plenaria alle medesime condizioni”, se ascolteranno per radio o televisione le parole del Papa o assisteranno con quei mezzi alle celebrazioni.
Nel decreto, infine, si raccomanda ai sacerdoti speciale cura nelle confessioni dei fedeli.
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