lunedì 27 maggio 2013

RIFLESSIONI DEL MESE DI MAGGIO 27°GIORNO - GESÙ, FIGLIO DI FAMIGLIA

I. - «Ritornato a Nazareth con i genitori, Gesù visse fino ai trent'anni sottomesso a loro» (Lc 2). È tutto detto. Se un segno della sua dipendenza diretta dal Padre e della missione alla quale si pre­parava, volle dare alla madre e al padre adottivo, con il silenzioso sostare con i dottori della legge al Tempio, con loro se ne tornò a ca­sa in una obbedienza e sottomissione totale per una lunga giovinez­za.

II. - Possiamo immaginare con quali sentimenti ubbidiva e lavo­rava: prontezza, diligenza, amore e gioia. Quanto siamo lontani noi! E con spirito di penitenza... Perché no? Era venuto al mondo per meritarci la salvezza. Tutta la sua vita servì a questo, anche se sa­rebbe bastato un solo sospiro!

III. - E intanto «cresceva in età, sapienza e grazia presso Dio e gli uomini». I giovani d'oggi - forse anche quelli di ieri - cercano lavoro per farsi una posizione, raggiungere l'agiatezza. Nulla di ma­le, è un dovere anche questo. Ma è da lodare tanta gioventù che sa trovare spazio per servire il Signore direttamente o nel prossimo, e sono cristiani esemplari. La figura e la presenza della Madre nella famiglia di Nazareth dev'essere per tutti un richiamo. Per le madri perché sappiano co­me educare i loro figli; per i padri perché sappiano come trattare la loro sposa e vegliare sull'educazione e onestà dei figli; per i figli perché imparino rispetto, obbedienza, laboriosità, amore. Si rivol­gano a Maria, Vergine, Sposa, Madre sempre pronta a sostenere, ad aiutare, a consolare!

ESEMPIO: Santa Germana Cousin. - Ricoperta di cenci, smunta per la fatica e la fame, invano chiedeva una minestra e un paglieric­cio per la notte. Il suo posto era nella stalla con un tozzo di pane ammuffito. Eppur la si vedeva sorridente prendere sonno. Spesso maltrattata, la piccola era però sempre obbediente. Come si spie­ga? Ella aveva preso Maria per Madre e per sposo il suo Gesù. Cre­sceva in virtù tra le sue pecorelle, pregando. A ventidue anni fu tro­vata esanime nella sua stalla con un volto di paradiso. Abbiamo tut­ti da imparare da questa santa, non ultimi coloro che, a volte, in fa­miglia sono i carnefici dei buoni!

FIORETTO: Non disubbidire anche in piccole cose, oggi, a chi ha il compito di guidarti.

OSSEQUIO: Mostrati sempre gentile con tutti in famiglia, per crea­re un'atmosfera di pace e di gioia!

GIACULATORIA: So che voi siete Madre di Dio ma per mia Madre vi voglio anch'io!

PREGHIERA: Santi sposi Maria e Giuseppe, il vostro divin Figlio fu certamente la gioia della vostra vita per tanti anni, anche se all'oriz­zonte si stagliava sanguinante una croce... Mentre voi eravate tutti protesi all'educazione e formazione umana del vostro divin Figlio, questo Figlio divino educava voi, dall'intimo, alla perfezione di tut­te le virtù. Noi vi ammiriamo e ognuno, da parte sua, vuole essere esemplare nella propria famiglia. Otteneteci grazia.


Collegio Missionario Sacro Cuore Andria



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