Dal libro di Giuditta (15,8-10; 16, 13-14)
In quei giorni, il sommo sacerdote Ioakìm, e il consiglio degli anziani degli Israeliti, che abitavano in Gerusalemme, vennero a vedere i benefici che il Signore aveva operato per Israele e inoltre per vedere Giuditta e porgerle il loro omaggio. Appena furono entrati in casa sua, tutti insieme le rivolsero parole di benedizione ed esclamarono al suo indirizzo:
«Tu sei la gloria di Gerusalemme, tu magnifico vanto d'Israele, tu splendido onore della nostra gente. Tutto questo hai compiuto con la tua mano, egregie cose hai operato per Israele, di esse Dio si è compiaciuto. Sii sempre benedetta dall'onnipotente Signore».
Tutto il popolo soggiunse: «Amen!».
Breve commento
Con questo titolo mariano si fa poi memoria della beata Vergine che, essendo la serva del Signore (cfr Lc 1,38) ed avendo dedicato tutta se stessa all'opera del Figlio suo redentore (cfr LG 56), giustamente è riconosciuta come congiunta indissolubilmente «alla missione redentrice del Figlio (di Dio)». La beata Vergine è celebrata come: - nuova Giuditta: come l'antica Giuditta con grande coraggio, liberò il popolo dall'assedio di Oloferne, così Maria, lottando con l'antico serpente, procurò la salvezza al popolo d'Israele e a tutta la Chiesa; - profetessa della redenzione di Israele: fatta voce del suo popolo, magnifico il Signore perché, ricordandosi della sua misericordia, aveva soccorso Israele redimendolo dalla schiavitù del peccato; - compagna della passione di Cristo: la beata Vergine, che sin dall'«umiltà del presepe» fu accanto al Figlio come madre amorevolissima, stette salda sotto la croce «come generosa compagna della (sua) passione»; - piissima madre, che Dio misericordioso ci ha donato, e che «con materna sollecitudine» si china sui fratelli del suo Figlio che gemono nell'oppressione e nell'angoscia, perché, spezzati i ceppi di ogni schiavitù, riacquistino la piena libertà del corpo e dello spirito ; - nostra avvocata e celeste patrona: Maria «esaltata alla Gerusalemme del cielo» , intercede incessantemente per noi.
Preghiera
O Dio, Padre di misericordia, che hai mandato il tuo Figlio come redentore del mondo, concedi a noi, per intercessione di Maria, che veneriamo sotto il titolo della mercede, di custodire intatto il dono della libertà filiale, acquistato a prezzo della croce, per esserne araldi e promotori fra tutte le genti. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Fioretto
Oggi aiuterai nel modo più immediato e conveniente una persona in difficoltà. Ti farai portatore o portatrice di una speranza vera in un futuro migliore, impegnando la tua persona a servizio della causa della solidarietà e della fraternità universale.
In quei giorni, il sommo sacerdote Ioakìm, e il consiglio degli anziani degli Israeliti, che abitavano in Gerusalemme, vennero a vedere i benefici che il Signore aveva operato per Israele e inoltre per vedere Giuditta e porgerle il loro omaggio. Appena furono entrati in casa sua, tutti insieme le rivolsero parole di benedizione ed esclamarono al suo indirizzo:
«Tu sei la gloria di Gerusalemme, tu magnifico vanto d'Israele, tu splendido onore della nostra gente. Tutto questo hai compiuto con la tua mano, egregie cose hai operato per Israele, di esse Dio si è compiaciuto. Sii sempre benedetta dall'onnipotente Signore».
Tutto il popolo soggiunse: «Amen!».
Breve commento
Con questo titolo mariano si fa poi memoria della beata Vergine che, essendo la serva del Signore (cfr Lc 1,38) ed avendo dedicato tutta se stessa all'opera del Figlio suo redentore (cfr LG 56), giustamente è riconosciuta come congiunta indissolubilmente «alla missione redentrice del Figlio (di Dio)». La beata Vergine è celebrata come: - nuova Giuditta: come l'antica Giuditta con grande coraggio, liberò il popolo dall'assedio di Oloferne, così Maria, lottando con l'antico serpente, procurò la salvezza al popolo d'Israele e a tutta la Chiesa; - profetessa della redenzione di Israele: fatta voce del suo popolo, magnifico il Signore perché, ricordandosi della sua misericordia, aveva soccorso Israele redimendolo dalla schiavitù del peccato; - compagna della passione di Cristo: la beata Vergine, che sin dall'«umiltà del presepe» fu accanto al Figlio come madre amorevolissima, stette salda sotto la croce «come generosa compagna della (sua) passione»; - piissima madre, che Dio misericordioso ci ha donato, e che «con materna sollecitudine» si china sui fratelli del suo Figlio che gemono nell'oppressione e nell'angoscia, perché, spezzati i ceppi di ogni schiavitù, riacquistino la piena libertà del corpo e dello spirito ; - nostra avvocata e celeste patrona: Maria «esaltata alla Gerusalemme del cielo» , intercede incessantemente per noi.
Preghiera
O Dio, Padre di misericordia, che hai mandato il tuo Figlio come redentore del mondo, concedi a noi, per intercessione di Maria, che veneriamo sotto il titolo della mercede, di custodire intatto il dono della libertà filiale, acquistato a prezzo della croce, per esserne araldi e promotori fra tutte le genti. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Fioretto
Oggi aiuterai nel modo più immediato e conveniente una persona in difficoltà. Ti farai portatore o portatrice di una speranza vera in un futuro migliore, impegnando la tua persona a servizio della causa della solidarietà e della fraternità universale.
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