martedì 14 maggio 2013

14 Maggio - Maria, Madre del Buon Consiglio. Il Rosario è la nostra preghiera


Dal Vangelo secondo Giovanni 
In quel tempo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».

Breve commento

La beata Vergine è giustamente onorata sotto il titolo di «madre del buon consiglio»: ella è la madre di Cristo, che Isaia profeticamente chiamò «Consigliere mirabile»; visse tutta la sua vita sotto la guida dello «Spirito del consiglio», che la «avvolse»; «aderì intimamente all'eterno Consiglio di ricapitolare in Cristo tutte le cose» venne da Dio colmata dei doni dello Spirito Santo, fra i quali emerge «lo spirito della sapienza». La beata Vergine viene celebrata come madre e maestra che, arricchita del dono del consiglio, con animo colmo di gratitudine annunzia ciò che dice la Sapienza stessa: «A me appartiene il consiglio e la saggezza, mia e la prudenza, mia la fortezza»; e questi doni ella volentieri li elargisce ai suoi figli e discepoli, esortandoli a compiere anzitutto ciò che Cristo ha detto loro di fare.

Preghiera
Signore, tu sai quanto timidi e incerti sono i pensieri dei mortali; per intercessione di Maria, madre del buon consiglio, nel cui grembo verginale il Verbo si è fatto uomo, concedi a noi il tuo Spirito, perché ci faccia conoscere ciò che piace a te e ci guidi nei travagli della vita.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

Fioretto

Oggi valorizzerai i buoni e saggi consigli che le persone rette ti potranno dare; ma sarai anche tu strumento di buon consiglio a chi ti è vicino. Inoltre, sei hai responsabilità diretta in famiglia, a scuola, nel lavoro o dovunque eserciti un servizio farai in modo di dare i giusti consigli solo se richiesto e solo se ne vedi l’urgenza e l’opportunità del momento.





Il Rosario è la nostra preghiera

Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa. Meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità. In questa preghiera ripetiamo molte volte le parole che la Vergine Maria udì dall’Arcangelo e dalla sua parente Elisabetta. A queste parole si associa tutta la Chiesa. Si può dire che il Rosario è, in certo modo, un commento-preghiera dell’ultimo capitolo della Costituzione “Lumen Gentium” del Concilio Vaticano II, capitolo che tratta della mirabile presenza della Madre di Dio nel mistero di Cristo e della Chiesa.

È la vita di Cristo
Sullo sfondo delle parole “Ave Maria” passano davanti agli occhi dell’anima i principali episodi della vita di Gesù Cristo. Essi si compongono nell’insieme dei misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi, e ci mettono in comunione viva con Gesù attraverso - potremo dire - il Cuore della sua Madre.

È la nostra vita
Il nostro cuore può racchiudere in queste decine del Rosario tutti i fatti che compongono la vita dell’individuo, della famiglia, della nazione, della Chiesa e dell’umanità; le vicende personali e quelle del prossimo e, in modo particolare, di coloro che ci sono più vicini, che ci stanno a cuore. Così, la semplice preghiera del Rosario batte il ritmo della vita umana.

È il nostro grazie
In queste ultime settimane ho avuto numerose prove di benevolenza da parte degli uomini di tutto il mondo. La mia gratitudine voglio tradurla in decine del Rosario, per poterla esprimere in preghiera, oltre che in modo umano; nella preghiera così semplice e così ricca che è il ROSARIO. Esorto cordialmente tutti a recitarlo.

Beato Giovanni Paolo II






Nessun commento: