"Tacerà un giorno il Signore, il grande offeso,
infinitamente buono ma anche giusto, quando poi giudicherà il nostro
atteggiamento vile che non ha difeso Lui dagli oltraggi blasfemi, mentre non e
stata spesa una parola buona di correzione per chi ha sbagliato?".
Proprio così: un mutismo paralizzante sembra colpire
tutti i cattolici di fronte alla bestemmia; mutismo motivato da vigliaccheria,
da rispetto umano, dal desiderio di non esporsi e principalmente da scarsa
fede.
Il cristiano non può rimanere indifferente dinanzi a chi
bestemmia, ma ha il dovere di intervenire in difesa dell’onore dovuto a Dio.
Dio Ti Ama immensamente e tu lo sai! perchè lo bestemmi?
Ricordati figlio/a del Signore che la lingua del bestemmiatore è la carrozza
del diavolo
(S.G.Crisostomo)
“I cani abbaiano per difendere il padrone, e io
dovrei essere muto quando si maltratta il nome di Dio? Morire piuttosto,
ma non tacere!”
(San Girolamo).
“Dobbiamo sopportare con pazienza le ingiurie che ci si
fanno, ma quando, dinanzi a noi, una bocca sacrilega vomita bestemmie contro
Dio, noi, lungi dall’essere pazienti, dobbiamo resistere all’empio e condannare
la bestemmia, senza nascondere la nostra indignazione
(S. Agostino).
Il tono della reazione del cristiano alle bestemmie non
può essere che calmo, perché ispirato dalla carità e perché più convincente. Ma
dev’essere forte, quando si rivolge a un bestemmiatore che non vuole ammettere
di aver peccato e di doversi correggere. E stato il tono anche di santi. (...)
Gemma Galgani (+ 1903), nel sentire le bestemmie,
sveniva o piangeva lacrime di sangue o sudava sangue dal viso e dal collo. Un
giorno rispose alla zia: "Nell’udire le bestemmie vedo Gesù che soffre
tanto e io soffro con lui: soffro al cuore e mi esce quel sangue".
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