I movimenti ecclesiali sono un «segno luminoso della bellezza di Cristo e della Chiesa», secondo le parole del Papa, un’esperienza di amicizia con cui condividere la vita, la fede e l’appartenenza alla Chiesa. Sono diversi presenti nel mondo, in particolare la Comunità di Sant’Egidio, il Movimento dei Focolari, il Rinnovamento nello Spirito Santo ed esperienze di fede che non sono movimenti, come il Cammino neocatecumenale, l’Opus Dei e la bella realtà della Comunità Nuovi Orizzonti, fondata da Chiara Amirante. Apprezzabile in particolare l’esperienza degli amici di Comunione e Liberazione, sia per la ragionevolezza del messaggio che portano, che per l’intelligente capacità di presenza culturale (il mese prossimo inizierà il loro “Meeting di Rimini“).
Esistono tuttavia continue iniziative spontanee di aggregazione e di impegno pubblico, alcune davvero molto interessanti, come gli amici di “Noi per Benedetto”, realtà nata spontaneamente da pochi mesi su internet e promossa da un gruppo di giovani cattolici per stringersi intorno al Santo Padre dopo mesi, anni, di attacchi contro la sua persona. Si tratta di ragazzi di diverse realtà associative, universitarie e lavorative, che hanno deciso di alzare la voce e di denunciare a chiare lettere sul sito www.noixbenedetto.it la situazione: «siamo stanchi di vedere il Santo Padre Benedetto XVI continuamente vilipeso sull’onda di attacchi demagogici; stanchi di sentire le solite fesserie sull’ICI e le tasse, sull’anello del Papa che risolverebbe da solo la fame nel mondo, e sui preti che sono tutti pedofili già per il fatto stesso di esser preti. Stanchi di vedere puntualmente dimenticate tutte le opere di bene che, giustamente, sono fatte nel silenzio; stanchi di sentirci costantemente aggrediti per il fatto stesso di essere cattolici e passare il nostro tempo a difenderci; stanchi di vedere la nostra Chiesa passare continuamente come capro espiatorio dei mali della società, come se tutto dipendesse dagli errori umani delle persone che operano in essa; di essere considerati ingenue persone disposte a subire ogni genere di gratuito pregiudizio». Una sintesi perfetta del grave pregiudizio anticattolico di oggi.
Domenico, portavoce di “Noi per Bendetto”, ha anche segnalato uno dei più grandi segni di intolleranza della furia anticlericale di oggi: «Sicuramente, quello che ha spinto più di ogni altra cosa, sono i continui attacchi che i cattolici ricevono sui social network e sul web. Sembra quasi che professarsi credenti sia diventato un peccato, mentre il bestemmiare ed offendere il credo altrui sembra quasi una libertà inviolabile». Questo ha portato spontaneamente alla nascita di “Noi Per Benedetto”, «per reagire davanti a quel pregiudizio, come lo ha definito lo storico americano Jenkin, ritenuto oggi, ingiustamente, l’ultimo pregiudizio “socialmente accettabile”, ossia quello anticattolico». Per ora si è in fase organizzativa, tuttavia l’obiettivo è chiaro: «alzare la testa e difendere i nostri valori, uscendo fuori da quelle “nuove catacombe” dove al momento sembra che siamo rintanati. E tutto ciò iniziando da un lato difendere il Sommo Pontefice, Vicario di Cristo, e la Chiesa Cattolica, e dall’altro divenire elemento di nuova evangelizzazione e di sensibilizzazione efficace, in difesa dei valori cristiani e cattolici, specialmente nella realtà giovanile».
Sul loro sito web è possibile approfondire le ragioni di questa meritevole iniziativa (qui la pagina Facebook e l’account Twitter). Domenica 29 giugno 2012 si sono radunati in Piazza San Pietro per manifestare vicinanza al Santo Padre.
26 luglio, 2012
Uccronline
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