sabato 21 luglio 2012

Fatevi guidare dalla Madonna - Madre Teresa di Calcutta


Bambina mia, fatti sempre guidare dalla Madonna, che è la tua vera madre. Cerca di farti sempre tenere per mano da Lei, come io faccio con te adesso! 

Ciascun uomo ha pienezza di bene come pienezza di male in sé.

Debbo pregare, debbo pensarci: non so se è cosa buona portare i malati di AIDS in un luogo di grande turismo. E se fossero rifiutati? Soffrirebbero due volte.
[Guardando il monte Argentario] Come è bello questo luogo! In un luogo così bello, anche voi dovete preoccuparvi di avere anime belle!

Figlio mio, senza Dio siamo troppo poveri per aiutare i poveri! Ricordati io sono soltanto una povera donna che prega.

Fu ai piedi della Madonna di Letnice, un Santuario vicino a Skopje, che ascoltai la chiamata divina. Lo ricordo bene: accadde la sera del giorno dell'Assunta. Pregavo e cantavo, ricolma di gioia interiore, quando sentii la voce di Dio che mi invitava ad essere tutta sua, consacrandomi a Lui e al servizio del prossimo.

Ho cominciato ad amare le mie tenebre perché credo che siano una parte, una piccola parte delle tenebre di Gesù e della sua pena sulla terra.

Ho scelto di prendere il nome di Teresa, ma non quello della grande Teresa d'Avila, ho scelto il nome della piccola Teresa: Teresa di Lisieux.

Il dolore è un dono di Dio per te. Non devi sciupare questo dono ma renderlo fruttuoso. La mia preghiera per te è che tu non disperda il lavoro del Signore.

Il più grande distruttore di pace nel mondo è l'aborto. Se una madre può uccidere il proprio figlio nella culla del suo grembo, chi potrà fermare me e te dall'ucciderci reciprocamente?

Il Signore non potrebbe fare nulla per qualcuno che fosse pieno di sé.

Io lo guardo, lui mi guarda. Ecco la preghiera perfetta.

Io sono come una piccola matita nelle Sue mani, nient'altro. È Lui che pensa. È Lui che scrive. La matita non ha nulla a che fare con tutto questo. La matita deve solo poter essere usata.

L'orgoglio annienta ogni cosa.

L'umiltà è l'inizio della santità.

La gente che scrive su di me, ne sa sul mio conto più di quanto ne sappia io stessa.

La Madonna dovette svuotarsi prima di essere piena di grazia. Dovette dichiarare di essere schiava del Signore prima che Dio potesse riempirla. Così anche noi dobbiamo essere vuoti di ogni superbia, di ogni gelosia, di ogni egoismo, prima che Dio possa riempirci.

La sincerità non è altro che umiltà e tu acquisti l'umiltà solo accettando umiliazioni.

Molti parlano dei poveri, ma pochi parlano con i poveri.

Monsignore Périer mi dice sempre che scrivere lettere è il mio modo di scontare il purgatorio.

Nel nostro servizio non contano i risultati, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo.

Nessuno imparò così bene l'umiltà come Maria. Essere schiavi significa essere utilizzati da tutti con gioia.

Non ha importanza la forma della chiamata. È una cosa tra Dio e me. Ciò che è importante è che Dio chiama ciascuno in modo differente. Noi non abbiamo alcun merito. L'importante è rispondere con gioia alla chiamata.

Non possiamo parlare finché non ascoltiamo. Quando avremo il cuore colmo, la bocca parlerà, la mente penserà.

Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso.

Non vi sia alcuna gloria nel vostro successo ma attribuite tutto a Dio con il più profondo senso di gratitudine.

(Beata Madre Teresa di Calcutta)
al secolo Agnes Gonxha Bejaxhiu (1910 – 1997), missionaria e suora cattolica albanese.







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