Il sacrificio di Isacco e l'oblazione di Melchisedech Basilica di San Vitale Ravenna, Italy |
Nella storia del sacerdote Melchisedec noi troviamo una figura profetica del sacrificio del Signore. La Scrittura dice: “ E Melchisedech, re di Salem, portò il pane e il vino. Egli era sacerdote dell’Altissimo e benedisse Abramo” (Gen.14,18). Che Melchisedec fosse una figura di Cristo, è ciò che rivela nei Salmi lo Spirito Santo parlando a nome del Padre rivolgendosi al Figlio: “Io ti ho generato prima della stella del mattino. Tu sei sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedec (Ps.109,3-4). Questo ordine si riferisce a questo sacrificio, e al suo inizio nel fatto che Melchisedec fu sacerdote dell’Altissimo, che offrì il pane e il vino,che benedisse Abramo.
Chi infatti fu più sacerdote dell’Altissimo che Nostro Signore Gesù Cristo, che offrì un sacrificio a Dio suo Padre, lo stesso che Melchisedec aveva offerto, ossia il pane e il vino, cioè il suo corpo e il suo sangue? E nella persona di Abramo questa benedizione riguarda il nostro popolo. Perché se Abramo credette in Dio, ciò gli fu imputato a giustizia, chiunque crede in Dio e vive della fede, è trovato giusto, già da tempo egli è benedetto e giustificato nel fedele Abramo, come ci mostra la parola di San Paolo: "Abramo credette in Dio e ciò gli fu imputato a giustizia. Sappiate dunque che i veri figli di Abramo sono quelli che hanno la fede. E La Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i Gentili per mezzo della fede, annunciò ad Abramo che tutte le nazioni sarebbero state benedette in lui.” (Gal.3,6.9).
Così dunque perché il sommo sacerdote Melchisedec, come si narra nella Genesi, potesse convenientemente benedire Abramo, vi fu dapprima l’immagine del sacrificio consistente nell’offerta del pane e del vino. E il Signore, portando a perfezione ed adempiendo il sacrificio simbolico, offrì il pane e il calice con il vino, e Colui che è la pienezza di tutte le cose ha realizzato ciò che questa figura annunciava. Anche per mezzo di Salomone lo Spirito Santo ci mostra il tipo del sacrificio del Signore, nel fare menzione della vittima immolata, del pane, del vino e anche dell’altare: La Sapienza- dice- si è costruita una casa e vi ha drizzato sette colonne. Essa ha immolato le sue vittime, ha mescolato nel cratere il vino all’acqua e ha imbandito la mensa. Poi essa ha inviato i suoi servi invitando ad alta voce a venire ad attingere dal suo cratere : Chi è semplice, entri qua! E a quelli ancora inesperti io dico: Venite, mangiate il mio pane e bevete il vino preparato per voi (Prov. 9,1-5).
San Cipriano Liber 2, Ep.3 sub init. (ep.63)
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