Di seguito alcuni significativi passaggi della relazione:
“La doppia immagine (frontale e dorsale) di un uomo flagellato e crocifisso, visibile a malapena sul lenzuolo di lino della Sindone di Torino presenta numerose caratteristiche fisiche e chimiche talmente peculiari che rendono ad oggi impossibile ottenere in laboratorio una colorazione identica in tutte le sue sfaccettature, come discusso in numerosi articoli, elencati nelle referenze [3 - 21].
Questa incapacità di replicare (e quindi falsificare) l’immagine sindonica impedisce di formulare un’ipotesi
attendibile sul meccanismo di formazione dell’impronta. Di fatto, ad oggi la Scienza non è ancora in grado di spiegare come si sia formata l’immagine corporea sulla Sindone“.
“Nel tentativo di soddisfare le condizioni poste da queste osservazioni sperimentali, alcuni lavori [14 - 17] hanno suggerito che una forma di energia elettromagnetica (ad esempio un lampo di luce a corta lunghezza d’onda) incidente su un tessuto di lino potrebbe avere i requisiti adatti a riprodurre le principali caratteristiche dell’immagine sindonica, quali la superficialità della colorazione, la sfumatura del colore, l’immagine anche nelle zone del corpo non a contatto con il telo e l’assenza di pigmenti sul telo”.
Un’immagine riproducibile solo con il laser:
“In questo lavoro abbiamo riassunto brevemente lo stato dell’arte delle conoscenze sulla immagine sindonica, e spiegato i motivi dell’estrema difficoltà nel riprodurre una immagine avente le stesse caratteristiche fisiche e chimiche, con la conseguenza che ad oggi la Scienza non è ancora in grado di spiegare come si sia formata l’immagine corporea sulla Sindone. Alla luce di queste elevate difficoltà tecnologiche e scientifiche, l’ipotesi di un falsario medioevale non sembra ragionevole.
Abbiamo quindi riepilogato gli studi e le attività sperimentale svolti presso i laboratori del Centro Ricerche ENEA di Frascati che hanno dimostrato la capacità di impulsi di luce VUV della durata di alcuni nanosecondi di colorare solo la parte più esterna del tessuto di lino, che è una della caratteristiche dell’immagine sindonica più difficili da replicare”.
La relazione completa sugli studi effettuati é scaricabile dal link: http://opac.bologna.enea.it:8991/RT/2011/2011_14_ENEA.pdf
Nessun commento:
Posta un commento