
In questi giorni sicuramente siete stati investiti da domande drammatiche: perché è accaduto? I sismologi, per quanto sanno, possono darci le ragioni geofisiche. Ma la vostra domanda ha un altro significato: quale senso hanno i nostri giorni di fatica e di dolore? Ma, alla fine, un senso ce l'hanno? È questa domanda che, sono sicuro, attraversa il vostro cuore.
Carissimi, quando ho visto municipi letteralmente sventrati o crollati non ho potuto non pensare: queste immagini ci dicono che anche la nostra convivenza municipale, nazionale ed europea sono state "sventrate" dal sisma del nostro individualismo utilitarista? Carissimi, quando ho visto le chiese crollate o inagibili, ho pensato al grido profetico del nostro Santo Padre Benedetto xvi che continua a dirci: la crisi della Chiesa in Europa è una crisi di fede. Una crisi così profonda che rischia di far "crollare" la Chiesa in Occidente. Il vostro coraggio, la dedizione eroica dei vostri sindaci, la testimonianza commovente di voi sacerdoti, veri pastori che condividete ogni sofferenza del vostro popolo, sono un segno precursore ed esemplare. Il segno che tutti siamo chiamati a ricostruire vere comunità civili che non si riducano a essere coesistenze di egoismi opposti; a riscoprire, durante l'imminente Anno della fede, o a riaccogliere il tesoro incomparabile della fede.
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