Chi afferma che esiste una magia buona, benefica, a
servizio del bene e contro il male, afferma una grande menzogna in quanto la
magia di per sé, intrinsecamente, per sua natura, è malefica. Non esistono
magie buone. Tutta la magia, di fatto, è cattiva e pericolosa. Ed eccone i
motivi.
• La magia pretende di appropriarsi e possedere con la
volontà ciò che nell’autentica esperienza religiosa può essere solo libero dono
di Dio. Mentre nella magia è l'uomo che ritiene di avere l'iniziativa mettendo al
suo servizio forze molto più potenti di lui, nell’esperienza religiosa
l’iniziativa è di Dio, che nel suo libero disegno salvifico, offre all'uomo la
comunione di vita con Sé e in questa comunione gli offre anche i suoi doni
meravigliosi.
• La magia invece di servire Dio, vuole servirsi di Lui.
La magia è animata dallo spirito di arroganza e di superbia perché pretende di
far obbedire Dio ai suoi ordini. Questo comportamento è chiamato anche
«simonia» da Simone il mago, il quale voleva acquistare il potere spirituale
che vedeva all’opera negli apostoli credendo in tal modo di rafforzare i suoi
poteri magici. Ma Pietro gli rispose con parole molto dure: «Il tuo denaro vada
con te in perdizione, perché hai osato pensare di acquistare con denaro il dono
di Dio» (Atti 8,20).
• La magia attribuisce a sé un potere sovrumano al di
fuori delle leggi fisiche o razionali, poiché parte dal presupposto di voler
dominare forze occulte chiamate di volta in volta, entità o spiriti buoni o
cattivi, energie benefiche o malefiche, fluidi positivi o fluidi negativi, e
dal dominio su tali spiriti, energie e fluidi, vuole esercitare un potere sulla
natura, sul presente, sul futuro, sulle persone, sugli oggetti, sugli eventi
della storia e sullo stesso mondo ultraterreno; in sostanza non è altro che il
tentativo illusorio di impadronirsi del potere stesso di Dio e di tutti i suoi
requisiti e cioè la vera e propria pretesa di sostituirsi a Dio. Il mago
incarna in sé dunque la massima espressione della superbia perché è l’uomo che
intende fare di sé stesso Dio al posto di Dio non accettando di dipendere da
Lui. È l’uomo fuorviato dalla menzogna che ripete il peccato dell’Eden
consegnandosi nelle mani di Satana che gli dice: «Diventerete come Dio!». E’ la
volontà di prendere nelle proprie mani Dio e non di mettersi nelle Sue mani. E’
la convinzione di poter catturare il mondo soprannaturale per fargli fare quel
che si vuole. E’ una illusoria pretesa di onnipotenza.
Messi in chiaro questi tre punti, comprendiamo come
l’atteggiamento magico è l’esatto contrario dell’autentico atteggiamento
religioso che è abbandono fiducioso nelle braccia di Dio Padre buono, è
sentirsi figlio di questo Padre, è sentirsi da Lui amato, è aver fiducia
assoluta in Lui, è mettersi nelle Sue mani affidandosi interamente a Lui e alla
Sua Provvidenza. E anche di fronte alle proprie necessità, l’atteggiamento
religioso è domandare, implorare, pregare questo Padre buono, ma sempre alla
fine rimettendosi con serenità alla Sua volontà sapendo che Egli può esaudirci,
ma nella sua infinita sapienza e bontà può anche rispondere alla nostra domanda
in un modo del tutto diverso, però proprio perché egli è Padre, sempre con un
fine buono per noi che siamo i suoi figli.
Fede quindi è dire come recita il Padre nostro: «Sia
fatta la tua volontà». Magia è pretendere invece: «Che sia fatta la mia volontà
a qualsiasi costo, magari al costo di un male per altri». Tra l’uno e l’altro
atteggiamento c’è un abisso. Che si proponga il bene o il male, che pretenda di
servirsi di quelli che chiama spiriti, entità, forze, energie o fluidi buoni
(magia bianca) o spiriti, entità, forze, energie o fluidi cattivi (magia nera),
la magia è dunque sempre in antitesi assoluta con la fede. L’unica cosa che
magia e religione hanno in comune è il credere che esista “qualcosa” di là del
mondo sensibilmente sperimentabile, ma divergono nettamente nella concezione di
questo qualcosa e dei rapporti di esso con l'uomo. La religione è in
riferimento alla divinità, la quale di norma è concepita libera rispetto
all'uomo. La magia invece pretende di usare a suo piacimento forze nascoste,
occulte, assoggettabili all'azione costrittiva dell'uomo. L'uomo religioso ha
un atteggiamento sommesso, umile, orante e abbandonato, il mago ha un
atteggiamento da spavaldo dominatore del bene e del male.
Un esempio pratico di Massimo Introvigne per distinguere
la grande diversità tra questi due atteggiamenti, lo riporto nel mio libro:
«Cosa fare con questi maghi?», ed è questo: «Se avendo bisogno della pioggia,
mi rivolgo con una preghiera a Dio sapendo bene che Dio risponderà comunque in
modo sovrano e libero alla mia invocazione (cioè risponderà o concedendomi la
pioggia oppure non concedendomela), ed io resto fermo nella mia fede in Lui e
sereno davanti alla sua libera decisione, allora il mio è un atteggiamento
perfettamente religioso. Se invece, avendo bisogno della pioggia, sono convinto
che mi basti recitare una formula per obbligare Dio, oppure una divinità o uno
spirito, o forse il diavolo, a far piovere, allora io sono in pieno atteggiamento
magico-superstizioso».
2 In che modo l’uomo “magico” esercita questa volontà di
dominio? Attraverso iniziazioni ricevute da altri maghi o attraverso studi e
ricerche personali per mezzo delle quali accede alla conoscenza di formule
segrete, di gesti e azioni simboliche che dovrebbero produrre determinati
effetti, come anche al segreto degli amuleti, dei talismani, dei tarocchi, alla
confezione di filtri, polverine, malefìci, ecc.
Tutto ciò è chiamato anche «esoterismo» ed
«occultismo». Scrive Carlo Climati: Storicamente, l’esoterismo è sempre stato
in contrapposizione al cristianesimo. Gesù è l’anti-esoterico per eccellenza.
Negli insegnamenti di Gesù non c’è nulla di segreto. Cristo desidera far
conoscere il più possibile il suo messaggio. Non a caso, il suo invito è:
«Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura». Perciò,
nessuno è escluso. L’esoterismo, invece, è qualcosa di nascosto, di oscuro, che
viene svelato soltanto a pochi iniziati. Quindi, è esattamente il contrario del
cristianesimo.
3 I più esposti sono i giovani, sia perché essi sono
particolarmente vulnerabili al fascino dell’occulto e inclini al tentativo di
voler sperimentare tecniche o formule o riti magici che promettono di accedere
a poteri straordinari, sia perché il bombardamento dei mass-media li condiziona
fortemente a voler provare.
Scrive Carlo Climati nel suo libro: «I giovani e
l’esoterismo»: «Oggi si spinge i giovani a credere che l’esoterismo sia un
fuoco non pericoloso, un fuoco simpatico, un fuoco che non brucia. E quindi
perché non toccarlo? Perché non provarlo?».
A differenza delle vecchie favole con incantesimi,
streghe, e fate create come sogno, come ad esempio: «Biancaneve e i sette
nani», «Pinocchio», «Cenerentola», «La bella addormentata nel bosco», «Peter
Pan», il caso più evidente di spinta all’esoterismo, è la serie dei film di
«Harry Potter» nei quali troviamo un vero e proprio tentativo di indurre i
ragazzi, con inviti a volte impliciti, a volte palesi, alla vera e propria
pratica dell’occulto. Oltre al grande danno che questi film fanno anche sul
piano emotivo a quella fascia d’età di bambini che vanno dai tre ai sette anni
per le impressionanti orride scene che vengono mostrate, «Harry Potter» attinge
in maniera chiarissima dalle idee della New Age e insegna apertamente che
esiste una magia e una stregoneria buona, il che è falso.
4 Sembra che il messaggio di questo film sia: «Ragazzi,
se vi allenate, se vi esercitate nelle pratiche magiche, potrete ottenere dei
successi nella vita» e ciò è quanto mai diseducativo e pericoloso.
Scrive Carlo Climati nel libro citato: «I ragazzi di oggi
sono bombardati da una serie di messaggi che li portano a simpatizzare per la
magia, nelle sue diverse espressioni. … Un grande equivoco, che trae in inganno
tantissimi ragazzi, è quello di credere che esista una magia “buona” (la magia
bianca) e una magia “cattiva” (magia nera). Nulla di più falso. Non esistono
magie buone e magie cattive. Tutta la magia di fatto, è cattiva e pericolosa,
in quanto pone l’uomo in una condizione di schiavitù e di condizionamento
psicologico». Riferendosi poi al noto telefilm «Streghe» che la televisione
italiana di Stato, RAI 2, trasmette da vari anni, egli aggiunge: «Nel telefilm
la magia viene dipinta come uno strumento positivo, che permette di risolvere i
problemi dell’umanità. Questo falso messaggio in favore di un presunto
“esoterismo buono” è rafforzato da alcuni elementi fuorvianti, che
contribuiscono a confondere ancora di più la mente dei giovani. …
Il grande inganno
sta proprio in questi falsi messaggi “buonisti” che bombardano i giovani
telespettatori.
E’ come se una voce ripetesse continuamente dal piccolo
schermo: Le streghe sono buone. Le streghe sono dolci. Le streghe sono belle.
La magia non fa male.
Esiste una magia positiva. Bisogna credere nella
magia». Questa menzogna è dunque tanto più funesta quanto più la magia viene
proposta in tali film e telefilm insieme a valori umani positivi quali la
simpatia, l’intelligenza, l’amicizia, lo sforzo, il sacrificio e persino il
perdono, con il fine di rafforzare sempre più l’idea di una compatibilità tra
la magia e il bene, cioè appunto una magia buona. Anche i maghi che ricevono i
clienti nei loro studi, fanno uso di un linguaggio nobile, edificante, dolce,
accogliente, con lo scopo di creare una falsa atmosfera di bontà, di amicizia,
di simpatia, ma è tutto un trucco per ingannare.
Alcuni addirittura usano anche
il nome di Dio e dei Santi sia nei loro discorsi, sia nei loro rituali, solo
per rassicurare e ingannare meglio il cliente, infatti se essi dicessero
lealmente chi sono, quello che fanno e perché lo fanno, nessuno si accosterebbe
a loro; coprono perciò tutto con il sacro: immaginette di santi, statue e
quadri appesi di padre Pio, di papa Giovanni, e dell’attuale Santo Padre,
insieme a sale, incenso e oggetti a loro dire benedetti, cioè fatti passare
come se fossero benedetti dalla Chiesa.
Una parola che viene usata spesso nel mondo
dell’esoterismo è «energia». Ma che cosa significa esattamente?
Scrive Carlo
Climati: «Nessuno lo ha mai capito. Si tratta di un termine vago e fumoso che
maghi e astrologi utilizzano per ingannare la gente, soprattutto quando parlano
in televisione. Spesso li sentiamo dire: «Bisogna togliere le energie
negative», «Cerchiamo di conquistare un po’ di positività», «Bisogna eliminare
le negatività». Che cosa significa tutto ciò? Nulla. Semplicemente aria fritta.
Purtroppo, però, molti ragazzi assimilano questo tipo di linguaggio, che
ritrovano anche nelle loro riviste preferite. Credono davvero di dover sfuggire
alle «energie negative». E così, si affidano alla magia e agli amuleti per
sperare di cambiare la propria vita. Tutti questi esempi dovrebbero contribuire
a smascherare il grande inganno della magia “buona”, alla quale credono
moltissimi ragazzi. Non esiste una magia buona. Tutte le magie sono cattive,
perché conducono i giovani sulla strada della schiavitù e del non-impegno nella
vita quotidiana.
5 Tra gli amuleti e talismani della falsa magia buona,
oggi si è aggiunta la cosiddetta cristalloterapia che parte dal principio che i
cristalli avrebbero un’intelligenza nascosta in grado di influenzare la nostra
vita. La cristalloterapia insegna a contattare il loro presunto «potere». Anche
questa -ci ricorda l’autore sopra citato
è una trappola esoterica. Tanti,
giovani o adulti, soli o in difficoltà, si aggrappano disperatamente a questi
«alleati» di pietra, nell’illusione che possano cambiare la loro vita. A volte
rappresentano un rifugio, una speranza, l’illusione di risolvere immediatamente
un problema.
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