domenica 29 settembre 2013

LA MENZOGNA DELLA MAGIA BUONA - Padre Francesco Bamonte

Chi afferma che esiste una magia buona, benefica, a servizio del bene e contro il male, afferma una grande menzogna in quanto la magia di per sé, intrinsecamente, per sua natura, è malefica. Non esistono magie buone. Tutta la magia, di fatto, è cattiva e pericolosa. Ed eccone i motivi.

• La magia pretende di appropriarsi e possedere con la volontà ciò che nell’autentica esperienza religiosa può essere solo libero dono di Dio. Mentre nella magia è l'uomo che ritiene di avere l'iniziativa mettendo al suo servizio forze molto più potenti di lui, nell’esperienza religiosa l’iniziativa è di Dio, che nel suo libero disegno salvifico, offre all'uomo la comunione di vita con Sé e in questa comunione gli offre anche i suoi doni meravigliosi.

• La magia invece di servire Dio, vuole servirsi di Lui. La magia è animata dallo spirito di arroganza e di superbia perché pretende di far obbedire Dio ai suoi ordini. Questo comportamento è chiamato anche «simonia» da Simone il mago, il quale voleva acquistare il potere spirituale che vedeva all’opera negli apostoli credendo in tal modo di rafforzare i suoi poteri magici. Ma Pietro gli rispose con parole molto dure: «Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai osato pensare di acquistare con denaro il dono di Dio» (Atti 8,20).

• La magia attribuisce a sé un potere sovrumano al di fuori delle leggi fisiche o razionali, poiché parte dal presupposto di voler dominare forze occulte chiamate di volta in volta, entità o spiriti buoni o cattivi, energie benefiche o malefiche, fluidi positivi o fluidi negativi, e dal dominio su tali spiriti, energie e fluidi, vuole esercitare un potere sulla natura, sul presente, sul futuro, sulle persone, sugli oggetti, sugli eventi della storia e sullo stesso mondo ultraterreno; in sostanza non è altro che il tentativo illusorio di impadronirsi del potere stesso di Dio e di tutti i suoi requisiti e cioè la vera e propria pretesa di sostituirsi a Dio. Il mago incarna in sé dunque la massima espressione della superbia perché è l’uomo che intende fare di sé stesso Dio al posto di Dio non accettando di dipendere da Lui. È l’uomo fuorviato dalla menzogna che ripete il peccato dell’Eden consegnandosi nelle mani di Satana che gli dice: «Diventerete come Dio!». E’ la volontà di prendere nelle proprie mani Dio e non di mettersi nelle Sue mani. E’ la convinzione di poter catturare il mondo soprannaturale per fargli fare quel che si vuole. E’ una illusoria pretesa di onnipotenza.

Messi in chiaro questi tre punti, comprendiamo come l’atteggiamento magico è l’esatto contrario dell’autentico atteggiamento religioso che è abbandono fiducioso nelle braccia di Dio Padre buono, è sentirsi figlio di questo Padre, è sentirsi da Lui amato, è aver fiducia assoluta in Lui, è mettersi nelle Sue mani affidandosi interamente a Lui e alla Sua Provvidenza. E anche di fronte alle proprie necessità, l’atteggiamento religioso è domandare, implorare, pregare questo Padre buono, ma sempre alla fine rimettendosi con serenità alla Sua volontà sapendo che Egli può esaudirci, ma nella sua infinita sapienza e bontà può anche rispondere alla nostra domanda in un modo del tutto diverso, però proprio perché egli è Padre, sempre con un fine buono per noi che siamo i suoi figli. 

Fede quindi è dire come recita il Padre nostro: «Sia fatta la tua volontà». Magia è pretendere invece: «Che sia fatta la mia volontà a qualsiasi costo, magari al costo di un male per altri». Tra l’uno e l’altro atteggiamento c’è un abisso. Che si proponga il bene o il male, che pretenda di servirsi di quelli che chiama spiriti, entità, forze, energie o fluidi buoni (magia bianca) o spiriti, entità, forze, energie o fluidi cattivi (magia nera), la magia è dunque sempre in antitesi assoluta con la fede. L’unica cosa che magia e religione hanno in comune è il credere che esista “qualcosa” di là del mondo sensibilmente sperimentabile, ma divergono nettamente nella concezione di questo qualcosa e dei rapporti di esso con l'uomo. La religione è in riferimento alla divinità, la quale di norma è concepita libera rispetto all'uomo. La magia invece pretende di usare a suo piacimento forze nascoste, occulte, assoggettabili all'azione costrittiva dell'uomo. L'uomo religioso ha un atteggiamento sommesso, umile, orante e abbandonato, il mago ha un atteggiamento da spavaldo dominatore del bene e del male.

Un esempio pratico di Massimo Introvigne per distinguere la grande diversità tra questi due atteggiamenti, lo riporto nel mio libro: «Cosa fare con questi maghi?», ed è questo: «Se avendo bisogno della pioggia, mi rivolgo con una preghiera a Dio sapendo bene che Dio risponderà comunque in modo sovrano e libero alla mia invocazione (cioè risponderà o concedendomi la pioggia oppure non concedendomela), ed io resto fermo nella mia fede in Lui e sereno davanti alla sua libera decisione, allora il mio è un atteggiamento perfettamente religioso. Se invece, avendo bisogno della pioggia, sono convinto che mi basti recitare una formula per obbligare Dio, oppure una divinità o uno spirito, o forse il diavolo, a far piovere, allora io sono in pieno atteggiamento magico-superstizioso».

2 In che modo l’uomo “magico” esercita questa volontà di dominio? Attraverso iniziazioni ricevute da altri maghi o attraverso studi e ricerche personali per mezzo delle quali accede alla conoscenza di formule segrete, di gesti e azioni simboliche che dovrebbero produrre determinati effetti, come anche al segreto degli amuleti, dei talismani, dei tarocchi, alla confezione di filtri, polverine, malefìci, ecc.

 Tutto ciò è chiamato anche «esoterismo» ed «occultismo». Scrive Carlo Climati: Storicamente, l’esoterismo è sempre stato in contrapposizione al cristianesimo. Gesù è l’anti-esoterico per eccellenza. Negli insegnamenti di Gesù non c’è nulla di segreto. Cristo desidera far conoscere il più possibile il suo messaggio. Non a caso, il suo invito è: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura». Perciò, nessuno è escluso. L’esoterismo, invece, è qualcosa di nascosto, di oscuro, che viene svelato soltanto a pochi iniziati. Quindi, è esattamente il contrario del cristianesimo.

3 I più esposti sono i giovani, sia perché essi sono particolarmente vulnerabili al fascino dell’occulto e inclini al tentativo di voler sperimentare tecniche o formule o riti magici che promettono di accedere a poteri straordinari, sia perché il bombardamento dei mass-media li condiziona fortemente a voler provare. 
Scrive Carlo Climati nel suo libro: «I giovani e l’esoterismo»: «Oggi si spinge i giovani a credere che l’esoterismo sia un fuoco non pericoloso, un fuoco simpatico, un fuoco che non brucia. E quindi perché non toccarlo? Perché non provarlo?».

A differenza delle vecchie favole con incantesimi, streghe, e fate create come sogno, come ad esempio: «Biancaneve e i sette nani», «Pinocchio», «Cenerentola», «La bella addormentata nel bosco», «Peter Pan», il caso più evidente di spinta all’esoterismo, è la serie dei film di «Harry Potter» nei quali troviamo un vero e proprio tentativo di indurre i ragazzi, con inviti a volte impliciti, a volte palesi, alla vera e propria pratica dell’occulto. Oltre al grande danno che questi film fanno anche sul piano emotivo a quella fascia d’età di bambini che vanno dai tre ai sette anni per le impressionanti orride scene che vengono mostrate, «Harry Potter» attinge in maniera chiarissima dalle idee della New Age e insegna apertamente che esiste una magia e una stregoneria buona, il che è falso.

4 Sembra che il messaggio di questo film sia: «Ragazzi, se vi allenate, se vi esercitate nelle pratiche magiche, potrete ottenere dei successi nella vita» e ciò è quanto mai diseducativo e pericoloso. 

Scrive Carlo Climati nel libro citato: «I ragazzi di oggi sono bombardati da una serie di messaggi che li portano a simpatizzare per la magia, nelle sue diverse espressioni. … Un grande equivoco, che trae in inganno tantissimi ragazzi, è quello di credere che esista una magia “buona” (la magia bianca) e una magia “cattiva” (magia nera). Nulla di più falso. Non esistono magie buone e magie cattive. Tutta la magia di fatto, è cattiva e pericolosa, in quanto pone l’uomo in una condizione di schiavitù e di condizionamento psicologico». Riferendosi poi al noto telefilm «Streghe» che la televisione italiana di Stato, RAI 2, trasmette da vari anni, egli aggiunge: «Nel telefilm la magia viene dipinta come uno strumento positivo, che permette di risolvere i problemi dell’umanità. Questo falso messaggio in favore di un presunto “esoterismo buono” è rafforzato da alcuni elementi fuorvianti, che contribuiscono a confondere ancora di più la mente dei giovani. … 
Il grande inganno sta proprio in questi falsi messaggi “buonisti” che bombardano i giovani telespettatori. 
E’ come se una voce ripetesse continuamente dal piccolo schermo: Le streghe sono buone. Le streghe sono dolci. Le streghe sono belle. La magia non fa male.

 Esiste una magia positiva. Bisogna credere nella magia». Questa menzogna è dunque tanto più funesta quanto più la magia viene proposta in tali film e telefilm insieme a valori umani positivi quali la simpatia, l’intelligenza, l’amicizia, lo sforzo, il sacrificio e persino il perdono, con il fine di rafforzare sempre più l’idea di una compatibilità tra la magia e il bene, cioè appunto una magia buona. Anche i maghi che ricevono i clienti nei loro studi, fanno uso di un linguaggio nobile, edificante, dolce, accogliente, con lo scopo di creare una falsa atmosfera di bontà, di amicizia, di simpatia, ma è tutto un trucco per ingannare. 
Alcuni addirittura usano anche il nome di Dio e dei Santi sia nei loro discorsi, sia nei loro rituali, solo per rassicurare e ingannare meglio il cliente, infatti se essi dicessero lealmente chi sono, quello che fanno e perché lo fanno, nessuno si accosterebbe a loro; coprono perciò tutto con il sacro: immaginette di santi, statue e quadri appesi di padre Pio, di papa Giovanni, e dell’attuale Santo Padre, insieme a sale, incenso e oggetti a loro dire benedetti, cioè fatti passare come se fossero benedetti dalla Chiesa.

Una parola che viene usata spesso nel mondo dell’esoterismo è «energia». Ma che cosa significa esattamente? 
Scrive Carlo Climati: «Nessuno lo ha mai capito. Si tratta di un termine vago e fumoso che maghi e astrologi utilizzano per ingannare la gente, soprattutto quando parlano in televisione. Spesso li sentiamo dire: «Bisogna togliere le energie negative», «Cerchiamo di conquistare un po’ di positività», «Bisogna eliminare le negatività». Che cosa significa tutto ciò? Nulla. Semplicemente aria fritta. Purtroppo, però, molti ragazzi assimilano questo tipo di linguaggio, che ritrovano anche nelle loro riviste preferite. Credono davvero di dover sfuggire alle «energie negative». E così, si affidano alla magia e agli amuleti per sperare di cambiare la propria vita. Tutti questi esempi dovrebbero contribuire a smascherare il grande inganno della magia “buona”, alla quale credono moltissimi ragazzi. Non esiste una magia buona. Tutte le magie sono cattive, perché conducono i giovani sulla strada della schiavitù e del non-impegno nella vita quotidiana.


5 Tra gli amuleti e talismani della falsa magia buona, oggi si è aggiunta la cosiddetta cristalloterapia che parte dal principio che i cristalli avrebbero un’intelligenza nascosta in grado di influenzare la nostra vita. La cristalloterapia insegna a contattare il loro presunto «potere». Anche questa -ci ricorda l’autore sopra citato
è una trappola esoterica. Tanti, giovani o adulti, soli o in difficoltà, si aggrappano disperatamente a questi «alleati» di pietra, nell’illusione che possano cambiare la loro vita. A volte rappresentano un rifugio, una speranza, l’illusione di risolvere immediatamente un problema.

Padre Francesco Bamonte


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