martedì 13 novembre 2012

Le Origini della Medaglia di San Benedetto


Le origini della Medaglia di San Benedetto da Norcia (480-547) sono antichissime.
Papa Benedetto XIV (1675-1758) ne ideò il disegno e col Breve del 1742 approvò la Medaglia concedendo delle indulgenze a coloro che la portano con fede.
Sul diritto della Medaglia, San Benedetto tiene nella mano destra una Croce elevata verso il cielo e nella sinistra il libro aperto della santa Regola.
Sull'altare é posto un calice dal quale esce un serpente per ricordare un episodio accaduto a San Benedetto: il Santo, con un segno di croce, avrebbe frantumato la coppa contenente il vino avvelenato datogli da monaci attentatori.
Attorno alla Medaglia, sono coniate queste parole: «Eius in obitu nostro presentia muniamur» («Possiamo essere protetti dalla sua presenza nell'ora della nostra morte»).
Sul rovescio della medaglia, figura la Croce di San Benedetto e le iniziali dei testi.
Questi versi sono antichissimi.
Essi appaiono in un manoscritto del XIV secolo a testimonianza della fede nella potenza di Dio e di San Benedetto.
La devozione della Medaglia o Croce di San Benedetto, divenne popolare intorno al 1050, dopo la guarigione miracolosa del giovane Brunone, figlio del conte Ugo di Eginsheim, in Alsazia. Brunone, secondo alcuni, fu guarito da una grave infermità, dopo che gli fu offerta la medaglia di San Benedetto. Dopo la guarigione, divenne monaco benedettino e poi Papa: fu San Leone IX, morto nel 1054. Tra i propagatori bisogna annoverare anche San Vincenzo de' Paoli (1581-1660).
Grazie che si ottengono con la Medaglia
I fedeli hanno sperimentato la sua potente efficacia mediante l intercessione di San Benedetto, nei seguenti casi:
contro i malefici e le altre opere diaboliche;
per allontanare da qualche luogo gli uomini male intenzionati;
per curare e sanare gli animali dalla peste oppure oppressi dal maleficio;
per tutelare le persone dalle tentazioni, dalle illusioni e vessazioni del demonio specie quelle contro la castità;
per ottenere la conversione di qualche peccatore, particolarmente quando si trova in pericolo di morte;
per distruggere o rendere inefficace il veleno;
per allontanare la pestilenza;
per restituire la salute a quelli che soffrono di calcolosi, di dolori ai fianchi, di emorragie, di emottisi; a quanti sono morsi da animali contagiosi;
per ottenere l'aiuto divino alle mamme in attesa onde evitare l'aborto;
per salvare dai fulmini e dalle tempeste.

La Medaglia di San Benedetto non è un amuleto o un portafortuna!
Numerosi sono gli effetti benefici attribuiti alla stessa: guarigioni, protezione contro il demonio, grazia di preparazione ad una santa morte... Ma attenzione, la medaglia non è un talismano che annullerebbe le prove della nostra vita, ma un mezzo che ci aiuta a superarle. Le parole scritte attorno alla Croce sono quelle che San Benedetto pronunciò rispondendo alla tentazione del demonio. Possiamo farle nostre in uno spirito di fede, sapendo che la Croce di Cristo é pegno della nostra vittoria e della nostra salvezza. Questa medaglia è un sacramentale della Chiesa cattolica, un segno sacro dal quale sono significati e ottenuti effetti, grazie alla preghiera della Chiesa. Per trarre vantaggi da questa preghiera e da questa Medaglia, non basta farla benedire e portarla come se fosse un portafortuna: i benefici che speriamo di ottenere sono proporzionati alla crescita della nostra fede e della nostra fiducia in Dio e in San Benedetto.

Promessa di San Benedetto ai suoi devoti
San Benedetto è invocato per ottenere una buona morta e la salvezza eterna.

Egli apparve un giorno a Santa Geltrude (1256-1302), dicendo: «Chiunque mi ricorderà la dignità per cui il Signore ha voluto onorarmi e beatificarmi, concedendomi di fare una morte così gloriosa, io lo assisterò fedelmente in punto di morte e mi opporrò a tutti gli attacchi del nemico in quell'ora decisiva. L'anima sarà protetta dalla mia presenza, essa resterà tranquilla malgrado tutte le insidie del nemico, e felice si slancerà verso le gioie eterne».

 

 

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