Cadendo ai piedi di lei, ne toccò l'orlo delle lunghe
vesti che scorrevano sino a terra e con quelle si asciugò il volto.
Poi alzandosi, le parve di essere circondata da parecchie
vergini, e come desiderava conoscerle, la Beata Vergine le disse: «Queste
vergini furono le mie Ancelle su la terra.
«La prima è la Santità, la quale mi servì fin dal seno di mia madre dove mi riempì dello Spirito Santo.
«La seconda è la Prudenza, la quale nell'infanzia mi
preservò da qualsiasi atto puerile che non fosse conforme alla volontà di Dio.
«La terza è la
Castità, la quale mi servì nell'ora in cui l'Angelo mi salutò ed è l'amore di
questa che mi suggerì la risposta ch'io gli feci.
«La quarta e l'Umiltà per la quale divenni madre di Dio
mentre mi protestavo sua serva.
«La quinta è la Carità, la quale dal seno del Padre
trasse il Figlio di Dio nel mio seno. Il cuore delle altre madri, durante la
loro grossezza talvolta soffre deliqui per causa del dolore; il mio cuore
invece non svenne mai se non per l'eccesso dell'amore. Come il cervo desidera
le fontane, così io desideravo di contemplare l'Infante che portavo nelle mie
viscere.
«La sesta Vergine è l'attenta Diligenza la quale mi servì
in tutta la mia condotta nella nascita del Figlio mio, e mi fece compiere
pienamente verso di Lui la volontà del Padre.
«La settima è la Pazienza: questa fu al mio servizio
dalle prime ore dell'esistenza del Figlio mio sino alla ultima ora della sua
Passione.
«Inoltre il santo e filiale Timor di Dio fu il mio fedele assistente, né mai lasciò che i miei piedi avessero a sdrucciolare».
«Inoltre il santo e filiale Timor di Dio fu il mio fedele assistente, né mai lasciò che i miei piedi avessero a sdrucciolare».
(Libro della grazia speciale)
Nessun commento:
Posta un commento