Nel rispetto del Primo Comandamento rientra anche il rifiuto di ogni forma di
occultismo, quali sedute spiritiche, scritture e registrazioni automatiche,
cartomanzia, negromanzia, pranoterapia, il ricorso a medium e maghi, e il culto
dato al demonio attraverso il satanismo.
Tra le condotte direttamente e formalmente contrarie al Primo
Comandamento, sono da annoverare tutte le forme di occultismo e di culto dato
al demonio. Si tratta di peccati molto gravi perché attraverso essi, in maniera
diretta o indiretta, non soltanto si nega a Dio il culto che gli è dovuto, ma
ci si prostra in adorazione ai nemici di Dio e dell'umana salvezza, ovvero ai
demoni.
In linea di massima il mondo dell'occulto abbraccia tutte quelle realtà la cui conoscenza, per volontà dell'Altissimo, è negata all'uomo e dinanzi a cui l'unico atteggiamento che l'uomo dovrebbe tenere, è quello dettato dall'umiltà e dalla fede, intese come assenza di curiosità, rinuncia a violare dei limiti umanamente invalicabili, accettazione serena di ciò che la fede dice su queste materie. Queste realtà, la cui conoscenza è inibita all'uomo, si riducono, fondamentalmente, alla vita oltre la morte e alla conoscenza del futuro.
Il Vangelo, nella parabola del ricco epulone, ci ricorda che tra il regno dei vivi e il regno dei morti è posto un limite invalicabile (cf Le 16,19-31); esso fa da eco all' episodio di negromanzia in cui cadde l'empio re Saul narrato nel primo libro del profeta Samuele e che Dio condannò severamente per bocca di questi (cf 1 Sam 28). Per ciò che concerne il futuro, basti quanto disse il Signore nell'imminenza della sua Ascensione, quando non volle soddisfare la domanda dei suoi Apostoli se fosse giunta l'ora della restaurazione del regno di Israele (cf At 1,4-9). Su queste realtà la Fede ci trasmette delle Verità semplici ed essenziali: coloro che muoiono si presentano immediatamente al cospetto di Dio per il Giudizio particolare, a cui segue l'immediata destinazione dell'anima in Paradiso, in Purgatorio o all'inferno, in attesa della risurrezione della carne. Per ciò che concerne il futuro, come insegna anche san Tommaso d'Aquino, Dio solo ne ha la conoscenza certa e infallibile e con Lui soltanto coloro a cui Egli partecipa questa sua propria e particolarissima proprietà (i profeti e alcuni Santi). Ora, con le pratiche occulte l'uomo, rivolgendosi a presunti "maghi" (che in realtà sono sempre strumenti di satana, a meno che non siano cialtroni o ciarlatani), cerca di violare queste porte sigillate per avere la conoscenza di tali realtà. Ecco dunque il gravissimo peccato di negromanzia ("arte di interrogare i morti"), le sedute spiritiche (in cui si evocano i morti tramite dei medium) e le recenti (e purtroppo praticatissime anche dai fedeli) tecniche occulte della scrittura automatica (un medium comincia a scrivere, in trans, messaggi dati da un presunto defunto) o della registrazione automatica (attraverso un medium lo spirito evocato parla con la stessa voce della persona defunta). Stando a ciò che insegnano gli esperti del settore, cioè gli esorcisti, i fedeli che si illudono attraverso queste pratiche di entrare in contatto con i morti, sappiano che in realtà entrano in contatto con i demoni e, oltre che offendere gravemente Dio, si espongono al pericolo grave e attuale di incorrere in mali di origine malefica (non esclusa la possessione diabolica). Solo Dio, in alcune circostanze, dà a qualche anima eletta il dono di entrare in contatto con le anime dei defunti oppure di conoscere particolari dell' altro mondo (si pensi alle esperienze mistiche di santa Faustina Kowalska o di santa Teresa d'Avila, che videro in visione l'inferno). Ma, in questo caso, sono doni liberamente dati da Dio per l'edificazione di tutti e non violenze o tentativi di "invasioni" operati dall'uomo che non si rassegna ad accontentarsi di quanto basta sapere attraverso la fede.
Per ciò che concerne la conoscenza del futuro, abbiamo i gravissimi peccati di chiromanzia (lettura del futuro attraverso i segni della mano), di cartomanzia (lettura del futuro attraverso le carte e i tarocchi) e, in generale, di magia (consultare un sedicente mago al fine di conoscere il futuro). Anche in questo caso chi viene consultato non è il mago ma il demonio e non c'è da stupirsi che a volte qualche predizione si avveri, perché il demonio, pur non conoscendo con certezza i futuri contingenti (cioè gli eventi che dipendono totalmente dalla libertà dell'uomo o dai "casi fortuiti"), essendo molto intelligente, è capace di prevedere (prevalentemente e a grandi linee) molti di essi. L'occultismo è a volte usato come strumento per procurare qualche beneficio (cosiddetta magia bianca) oppure maleficio (cosiddetta magia nera). La pranoterapia, alcune forme particolari di ginnastica (quali per esempio yoga e Reiki) o altre pratiche volte a procurare qualche beneficio o togliere malefici (per esempio il malocchio) appartengono al medesimo genere.
Il ricorso a maghi per procurare malefici attraverso fatture, legature, malocchi, talismani, amuleti, ecc., configura le principali fattispecie di magia nera. Pur essendo queste ultime pratiche assai più gravi delle prime (perché mosse dall'odio verso qualche persona), gli esorcisti affermano che anche la cosiddetta magia bianca non si deve praticare, perché è sempre un ricorso alle forze demoniache, le quali concedono qualche apparente beneficio come "prezzo" dell'anima che si consegna a loro attraverso il ricorso all'occulto.
Infine, è oggi quanto mai diffuso il vero e proprio satanismo, ovvero il culto reso al demonio in odio a Dio o per ricevere da lui beni, ricchezze e piaceri della vita. Gli atti con cui si compie in modo diretto questo esecrabile delitto sono la consacrazione a satana (normalmente con un patto scritto col proprio sangue), la partecipazione agli atti di culto rivolti a satana (di cui il principale è la messa nera) e l'affiliazione ad una setta satanica. Ci si rende tuttavia soggetti ai nefasti influssi dei nemici di Dio pure approvando eventi o cerimonie di chiara origine satanica o (peggio) partecipando ad essi, anche se non se ne è a conoscenza. A questo riguardo la stolta ed esecrabile celebrazione della festa di Halloween è uno (ma purtroppo non l'unico) dei chiari e lampanti esempi del grado a cui può giungere la stoltezza dell'uomo, che rinnegando Dio, consegna se stesso (ed anche la sua intelligenza e buon senso) in balia del mondo delle tenebre.
Don Leonardo Maria Pompei
In linea di massima il mondo dell'occulto abbraccia tutte quelle realtà la cui conoscenza, per volontà dell'Altissimo, è negata all'uomo e dinanzi a cui l'unico atteggiamento che l'uomo dovrebbe tenere, è quello dettato dall'umiltà e dalla fede, intese come assenza di curiosità, rinuncia a violare dei limiti umanamente invalicabili, accettazione serena di ciò che la fede dice su queste materie. Queste realtà, la cui conoscenza è inibita all'uomo, si riducono, fondamentalmente, alla vita oltre la morte e alla conoscenza del futuro.
Il Vangelo, nella parabola del ricco epulone, ci ricorda che tra il regno dei vivi e il regno dei morti è posto un limite invalicabile (cf Le 16,19-31); esso fa da eco all' episodio di negromanzia in cui cadde l'empio re Saul narrato nel primo libro del profeta Samuele e che Dio condannò severamente per bocca di questi (cf 1 Sam 28). Per ciò che concerne il futuro, basti quanto disse il Signore nell'imminenza della sua Ascensione, quando non volle soddisfare la domanda dei suoi Apostoli se fosse giunta l'ora della restaurazione del regno di Israele (cf At 1,4-9). Su queste realtà la Fede ci trasmette delle Verità semplici ed essenziali: coloro che muoiono si presentano immediatamente al cospetto di Dio per il Giudizio particolare, a cui segue l'immediata destinazione dell'anima in Paradiso, in Purgatorio o all'inferno, in attesa della risurrezione della carne. Per ciò che concerne il futuro, come insegna anche san Tommaso d'Aquino, Dio solo ne ha la conoscenza certa e infallibile e con Lui soltanto coloro a cui Egli partecipa questa sua propria e particolarissima proprietà (i profeti e alcuni Santi). Ora, con le pratiche occulte l'uomo, rivolgendosi a presunti "maghi" (che in realtà sono sempre strumenti di satana, a meno che non siano cialtroni o ciarlatani), cerca di violare queste porte sigillate per avere la conoscenza di tali realtà. Ecco dunque il gravissimo peccato di negromanzia ("arte di interrogare i morti"), le sedute spiritiche (in cui si evocano i morti tramite dei medium) e le recenti (e purtroppo praticatissime anche dai fedeli) tecniche occulte della scrittura automatica (un medium comincia a scrivere, in trans, messaggi dati da un presunto defunto) o della registrazione automatica (attraverso un medium lo spirito evocato parla con la stessa voce della persona defunta). Stando a ciò che insegnano gli esperti del settore, cioè gli esorcisti, i fedeli che si illudono attraverso queste pratiche di entrare in contatto con i morti, sappiano che in realtà entrano in contatto con i demoni e, oltre che offendere gravemente Dio, si espongono al pericolo grave e attuale di incorrere in mali di origine malefica (non esclusa la possessione diabolica). Solo Dio, in alcune circostanze, dà a qualche anima eletta il dono di entrare in contatto con le anime dei defunti oppure di conoscere particolari dell' altro mondo (si pensi alle esperienze mistiche di santa Faustina Kowalska o di santa Teresa d'Avila, che videro in visione l'inferno). Ma, in questo caso, sono doni liberamente dati da Dio per l'edificazione di tutti e non violenze o tentativi di "invasioni" operati dall'uomo che non si rassegna ad accontentarsi di quanto basta sapere attraverso la fede.
Per ciò che concerne la conoscenza del futuro, abbiamo i gravissimi peccati di chiromanzia (lettura del futuro attraverso i segni della mano), di cartomanzia (lettura del futuro attraverso le carte e i tarocchi) e, in generale, di magia (consultare un sedicente mago al fine di conoscere il futuro). Anche in questo caso chi viene consultato non è il mago ma il demonio e non c'è da stupirsi che a volte qualche predizione si avveri, perché il demonio, pur non conoscendo con certezza i futuri contingenti (cioè gli eventi che dipendono totalmente dalla libertà dell'uomo o dai "casi fortuiti"), essendo molto intelligente, è capace di prevedere (prevalentemente e a grandi linee) molti di essi. L'occultismo è a volte usato come strumento per procurare qualche beneficio (cosiddetta magia bianca) oppure maleficio (cosiddetta magia nera). La pranoterapia, alcune forme particolari di ginnastica (quali per esempio yoga e Reiki) o altre pratiche volte a procurare qualche beneficio o togliere malefici (per esempio il malocchio) appartengono al medesimo genere.
Il ricorso a maghi per procurare malefici attraverso fatture, legature, malocchi, talismani, amuleti, ecc., configura le principali fattispecie di magia nera. Pur essendo queste ultime pratiche assai più gravi delle prime (perché mosse dall'odio verso qualche persona), gli esorcisti affermano che anche la cosiddetta magia bianca non si deve praticare, perché è sempre un ricorso alle forze demoniache, le quali concedono qualche apparente beneficio come "prezzo" dell'anima che si consegna a loro attraverso il ricorso all'occulto.
Infine, è oggi quanto mai diffuso il vero e proprio satanismo, ovvero il culto reso al demonio in odio a Dio o per ricevere da lui beni, ricchezze e piaceri della vita. Gli atti con cui si compie in modo diretto questo esecrabile delitto sono la consacrazione a satana (normalmente con un patto scritto col proprio sangue), la partecipazione agli atti di culto rivolti a satana (di cui il principale è la messa nera) e l'affiliazione ad una setta satanica. Ci si rende tuttavia soggetti ai nefasti influssi dei nemici di Dio pure approvando eventi o cerimonie di chiara origine satanica o (peggio) partecipando ad essi, anche se non se ne è a conoscenza. A questo riguardo la stolta ed esecrabile celebrazione della festa di Halloween è uno (ma purtroppo non l'unico) dei chiari e lampanti esempi del grado a cui può giungere la stoltezza dell'uomo, che rinnegando Dio, consegna se stesso (ed anche la sua intelligenza e buon senso) in balia del mondo delle tenebre.
Don Leonardo Maria Pompei
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