(2 Corinzi 4,16)
Pur essendo primavera, il freddo e la pioggia fanno pensare all'inverno. Qualche settimana fa è venuto a trovarmi un vecchio amico. La sua automobile aveva una vistosa botta sulla fiancata posteriore. Mi ha raccontato che mentre stava uscendo dal parcheggio l'automobile che sopraggiungeva, pur frenando, a causa del fondo stradale bagnato dalla pioggia (e forse un po' gelato), ha battutocontro la fiancata del suo veicolo. L'ammaccatura è vistosa, ma non ha per nulla intaccato l'efficienza e le prestazioni dell'automobile del mio amico. Quanti autoveicoli si vedono in giro tutti ammaccati ma col motore perfettamente funzionante!
La stessa cosa è possibile anche a me e a te - sbattuti a volte duramente e colpiti all'esterno, ma col motore che pompa vigorosamente dentro. Una botta sulla carrozzeria non vuol dire un danno al motore - ed è lui quello che ti fa andare avanti.
Questo fenomeno del "colpiti ma corriamo spediti" è spiegato molto bene dalla Parola di Dio. In 2 Corinzi 4, dal versetto 16 in poi, Paolo dice: «Non ci scoraggiamo». E questo è molto significativo se consideriamo che nei versetti precedenti Paolo, parlando di se stesso, dice: «Siamo infatti tribolati da ogni parte... siamo sconvolti... perseguitati... colpiti». Ma nonostante tutte queste botte, Paolo non si sente «schiacciato» né «disperato» né «abbandonato» o «ucciso». Se ultimamente ti sei preso qualche botta, forse ti potrebbe interessare sapere come Paolo ha fatto a tenere ben funzionante il suo motore.
Lo ha scritto in 2Corinzi 4,16-17 - «Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne». Per il fatto che tu sia ammaccato per di fuori non significa che tu debba smettere di funzionare per di dentro. Se la carrozzeria perde i pezzi questo non significa che dentro tu sia messo nelle stesse condizioni. Se il tuo corpo è malato non significa che anche il tuo spirito debba essere nelle stesse condizioni. Nella vita si possono perdere molte cose, alcune delle quali anche importanti - ma non per questo devi perderti d'animo! Questa è una scelta che solo tu puoi fare!
Paolo ha sperimentato che il suo Signore è Colui che fa nuove tutte le cose - Colui che ricarica e ridona energia ogni giorno al suo spirito. Ricordati, Dio ha promesso a quelli che sono stanchi e sfiduciati ma confidano in lui che saranno quelli che «riacquistano la loro forza» e «mettono ali come aquile» (Isaia 40,31). Come può succedere questo?
Primo, devi fornirti della prospettiva di Dio. Questa prospettiva distingue quello che in una situazione è "temporaneo" e quello che invece è "eterno". Possiamo dire di ogni problema quello che diceva mia nonna: "Mah! Passerà anche questo!" Questo modo di vedere le cose le rende più vivibili. Sono pesanti... fanno male... ma non sarà sempre così.
Secondo, devi avere in mente il grande quadro, il progetto finale. Paolo rifiuta di restare incollato ai problemi che stava vivendo sono temporanei. Lui si concentrava invece sulla «quantità smisurata ed eterna di gloria» che è stata preparata a chi ha saputo guardare i problemi con la prospettiva giusta. Ti dice di non fissare «lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne». Se guardi le cose in questo modo, i tuoi problemi sono il «momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione», come dice Paolo.
Un'automobile può ricevere urti e essere ammaccata, ma questo non pregiudica assolutamente il suo funzionamento. Quello che conta sono le condizioni del motore. Puoi essere colpito e ammaccato, ma questo non influisce sul tuo modo di essere. Quello che conta sono le condizioni del tuo spirito. E Dio è pronto a rinnovarti il vigore e lo spirito ogni nuovo giorno - se ti concentri sul tuo Signore invece che sul tuo problema.
Pur essendo primavera, il freddo e la pioggia fanno pensare all'inverno. Qualche settimana fa è venuto a trovarmi un vecchio amico. La sua automobile aveva una vistosa botta sulla fiancata posteriore. Mi ha raccontato che mentre stava uscendo dal parcheggio l'automobile che sopraggiungeva, pur frenando, a causa del fondo stradale bagnato dalla pioggia (e forse un po' gelato), ha battutocontro la fiancata del suo veicolo. L'ammaccatura è vistosa, ma non ha per nulla intaccato l'efficienza e le prestazioni dell'automobile del mio amico. Quanti autoveicoli si vedono in giro tutti ammaccati ma col motore perfettamente funzionante!
La stessa cosa è possibile anche a me e a te - sbattuti a volte duramente e colpiti all'esterno, ma col motore che pompa vigorosamente dentro. Una botta sulla carrozzeria non vuol dire un danno al motore - ed è lui quello che ti fa andare avanti.
Questo fenomeno del "colpiti ma corriamo spediti" è spiegato molto bene dalla Parola di Dio. In 2 Corinzi 4, dal versetto 16 in poi, Paolo dice: «Non ci scoraggiamo». E questo è molto significativo se consideriamo che nei versetti precedenti Paolo, parlando di se stesso, dice: «Siamo infatti tribolati da ogni parte... siamo sconvolti... perseguitati... colpiti». Ma nonostante tutte queste botte, Paolo non si sente «schiacciato» né «disperato» né «abbandonato» o «ucciso». Se ultimamente ti sei preso qualche botta, forse ti potrebbe interessare sapere come Paolo ha fatto a tenere ben funzionante il suo motore.
Lo ha scritto in 2Corinzi 4,16-17 - «Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne». Per il fatto che tu sia ammaccato per di fuori non significa che tu debba smettere di funzionare per di dentro. Se la carrozzeria perde i pezzi questo non significa che dentro tu sia messo nelle stesse condizioni. Se il tuo corpo è malato non significa che anche il tuo spirito debba essere nelle stesse condizioni. Nella vita si possono perdere molte cose, alcune delle quali anche importanti - ma non per questo devi perderti d'animo! Questa è una scelta che solo tu puoi fare!
Paolo ha sperimentato che il suo Signore è Colui che fa nuove tutte le cose - Colui che ricarica e ridona energia ogni giorno al suo spirito. Ricordati, Dio ha promesso a quelli che sono stanchi e sfiduciati ma confidano in lui che saranno quelli che «riacquistano la loro forza» e «mettono ali come aquile» (Isaia 40,31). Come può succedere questo?
Primo, devi fornirti della prospettiva di Dio. Questa prospettiva distingue quello che in una situazione è "temporaneo" e quello che invece è "eterno". Possiamo dire di ogni problema quello che diceva mia nonna: "Mah! Passerà anche questo!" Questo modo di vedere le cose le rende più vivibili. Sono pesanti... fanno male... ma non sarà sempre così.
Secondo, devi avere in mente il grande quadro, il progetto finale. Paolo rifiuta di restare incollato ai problemi che stava vivendo sono temporanei. Lui si concentrava invece sulla «quantità smisurata ed eterna di gloria» che è stata preparata a chi ha saputo guardare i problemi con la prospettiva giusta. Ti dice di non fissare «lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne». Se guardi le cose in questo modo, i tuoi problemi sono il «momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione», come dice Paolo.
Un'automobile può ricevere urti e essere ammaccata, ma questo non pregiudica assolutamente il suo funzionamento. Quello che conta sono le condizioni del motore. Puoi essere colpito e ammaccato, ma questo non influisce sul tuo modo di essere. Quello che conta sono le condizioni del tuo spirito. E Dio è pronto a rinnovarti il vigore e lo spirito ogni nuovo giorno - se ti concentri sul tuo Signore invece che sul tuo problema.
don Luciano
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