A pochi minuti dall'elezione di Benedetto XVI: "La fedeltà al Romano Pontefice implica un obbligo chiaro e determinato: conoscere il pensiero del Papa, espresso nelle Encicliche o in altri documenti, e fare quanto è in noi perché tutti i cattolici diano ascolto al magistero del Santo Padre, e adeguino a questi insegnamenti il loro agire nella vita." (San Josemaría, Forgia, 633)
19 aprile 2005
«Perché siano una cosa sola, come lo siamo noi» [Gv 17, 11], chiede Cristo al Padre; «Perché tutti siano una sola cosa, come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi una sola cosa in noi» [Gv 17, 21]. La continua esortazione all'unità sgorga costantemente dalle labbra di Gesù Cristo, perché «ogni regno diviso in sé stesso cade in rovina, e nessuna città o famiglia divisa in sé stessa può stare in piedi» [Mt 12, 25]. Predicazione che diventa desiderio ardente: «Ed ho ancora altre pecore che non sono di quest'ovile; anche quelle io devo radunare, e ascolteranno la mia voce, e si avrà un solo gregge, e un solo pastore» [Gv 10, 16].
Con che meravigliosi accenti il Signore ha esposto questa dottrina! Moltiplica le parole e le immagini affinché possiamo comprenderlo, perché resti ben impressa nella nostra anima questa passione per l'unità: «Io sono la vera vite, e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché frutti di più... Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può recare frutto da sé stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla» [Gv 15, 1-5].
Non vedete come quelli che si separano dalla Chiesa, anche se sono rami frondosi, diventano rapidamente secchi, e i loro frutti si riempiono del brulichio dei vermi? Amate la Chiesa Santa, Apostolica, Romana: l'Unica Chiesa. Scrive san Cipriano: «Chi miete altrove, fuori della Chiesa, disperde la Chiesa di Cristo» [SAN CIPRIANO, De catholicae Ecclesiae unitateHomilia de capto Eutropio, 6].
Si difende l'unità della Chiesa vivendo molto uniti a Cristo, che è la vite di cui siamo i tralci. In che modo? Aumentando la nostra fedeltà al Magistero perenne della Chiesa: «Ai successori di Pietro lo Spirito Santo non fu promesso perché per rivelazione propria propalassero una nuova dottrina, ma perché, con la sua assistenza, custodissero santamente ed esponessero fedelmente la rivelazione trasmessa dagli Apostoli, cioè il deposito della fede» [CONCILIO VATICANO I, Costituzione dogmatica sulla Chiesa, DS 3070 (1836)]. In questo modo conserveremo l'unità: venerando la nostra Madre senza macchia; amando il Romano Pontefice.
La Chiesa nostra Madre, 20
La fedeltà al Romano Pontefice implica un obbligo chiaro e determinato: conoscere il pensiero del Papa, espresso nelle Encicliche o in altri documenti, e fare quanto è in noi perché tutti i cattolici diano ascolto al magistero del Santo Padre, e adeguino a questi insegnamenti il loro agire nella vita.
Forgia, 633
Offri l'orazione, l'espiazione e l'azione per questo fine: “Ut sint unum!” — perché tutti noi cristiani abbiamo una sola volontà, un solo cuore, un solo spirito: perché “omnes cum Petro ad Iesum per Mariam!” — tutti, ben uniti al Papa, andiamo a Gesù, per mezzo di Maria.
Forgia, 647
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