Significa passaggio (trans) di sostanza (substantia).
Nel pallone della figura cambia il colore ma rimane immutata la
sostanza del pallone.
Al contrario nell’Eucaristia il colore e tutte le
apparenze esterne rimangono immutate ma cambia la sostanza. Che cos’è la
sostanza? La sostanza è la realtà che esiste non in qualcos’altro, ma in se
stessa.
Per esempio un albero, un gatto, un uomo sono sostanze perché esistono
in se stessi. Invece le loro dimensioni, il loro colore e le loro proprietà
sono certamente delle realtà, ma non esistono in se stesse, bensì in
qualcos’altro. Per esempio il colore non è una sostanza, ma è qualcosa che esiste
nella sostanza e appartiene alla sostanza.
Gli studiosi (i filosofi) li
chiamano accidenti, dal latino “accìdere”, che significa “capitare, accadere”.
Gli accidenti cioè, si potrebbe dire, capitano alla sostanza. Ma siccome questa
è una parola un po’ difficile, comunemente invece di accidenti si parla di
specie, cioè di apparenze.
Che cosa significa questo discorso applicato
all’Eucaristia? Significa che nell’Eucaristia la sostanza del pane e del vino
diventa il corpo e il sangue di Gesù , mentre rimangono immutati gli accidenti,
cioè le specie o apparenze del pane e del vino. Quindi le dimensioni dell’ostia
non cambiano, e non cambiano il colore, l’odore e il sapore, poiché tutte
queste cose sono accidenti o specie.
Cambia invece la sostanza. E lo stesso si
dica del vino.
Quando avviene questo cambiamento? Avviene quando il sacerdote
pronuncia le parole della consacrazione. Quando il sacerdote ha finito di dire:
“Questo è il mio Corpo”, il pane non c’è più, e al suo posto c’è il corpo del
Signore, e quando ha finito di dire: “Questo è il mio Sangue”, il vino non c’è
più, e al suo posto c’è il sangue del Signore.
La transustanziazione prima
della Consacrazione e dopo la Consacrazione. Com’è possibile che avvenga questo
cambiamento?
È possibile per l’onnipotenza divina.
Quando il sacerdote
pronuncia le parole della consacrazione interviene Dio con la sua onnipotenza e
compie il mutamento, cioè la transustanziazione. Ma se riflettiamo bene, la
cosa non deve stupirci troppo: mutare una cosa in un’altra? Ma le specie, o
apparenze, del pane e del vino, come fanno a esistere ancora se non c’è più la
loro sostanza? Esistono miracolosamente, mantenute nell’esistenza
dall’onnipotenza di Dio. Gesù lascia il cielo per venire a trovarsi Sotto le
specie del pane e del vino? No, Gesù non lascia il cielo, eppure viene a
trovarsi realmente sotto le specie del pane e del vino. Com’è possibile ciò? È
proprio la transustanziazione che rende possibile questo fatto straordinario.
Infatti il pane e il vino diventano quel corpo e quel sangue che sono in cielo,
diventano Gesù in persona, vivo e vero, che siede alla destra del Padre. Quindi
non è Gesù che cambia, o lascia il cielo, ma sono il pane e il vino che in
forza delle parole della consacrazione diventano quello stesso Gesù che è in
cielo. Quindi nel tabernacolo è presente lo stesso Gesù che è in cielo? Proprio
così: Gesù è presente nel Santissimo Sacramento come è presente in cielo, con
la differenza però che nel Santissimo Sacramento è presente sotto le specie del
pane e del vino, e quindi non è visibile con gli occhi. Non è meraviglioso
pensare che nel tabernacolo C’è lo stesso Gesù che siede alla destra del Padre?
È meraviglioso, e mostra tutto l’amore che Gesù ci porta, volendo rimanere
realmente e fisicamente presente in mezzo a noi, così che lo possiamo sempre
incontrare. Ma noi ci dimentichiamo troppo spesso di queste cose, e andiamo
poco a trovare Gesù presente nel Santissimo Sacramento. Fino a quando Gesù
rimane presente sotto le specie eucaristiche? Gesù rimane presente fino a che
queste specie si conservano e mantengono le apparenze del pane e del vino. Per
cui anche quando noi abbiamo ricevuto l’Ostia Santa, Gesù rimane presente in
noi fino a quando le specie eucaristiche non vengono assimilate, e quindi
distrutte, dal nostro organismo. Normalmente le specie eucaristiche durano per
circa un quarto d’ora dopo la comunione. Dovremmo ricordarlo, e prolungare un
poco il colloquio con Gesù, invece di scappare in fretta di chiesa dopo la
comunione. Si racconta a questo proposito che S.Filippo Neri fece rincorrere
uno che usciva subito di chiesa da due chierichetti con le candele accese…!
Gesù è presente anche in un piccolissimo frammento di Ostia? Sì, Gesù e
presente finché quel frammento, anche se è piccolo, conserva le apparenze del
pane. Dovremmo aver molto più rispetto della Santissima Eucaristia! Quando di
spezza l’Ostia si spezza anche il corpo di Gesù? No, si spezzano solo le specie
eucaristiche. Spezzando l’Ostia non si spezza il corpo di Gesù, che rimane
tutto intero in ogni parte Com’è possibile questo? È possibile perché Gesù è
presente tutto in tutte le singole parti dell’Ostia consacrata. Per cui anche
se viene separata una parte, essa contiene Gesù tutto intero. Secondo le parole
della consacrazione, sotto le specie del pane dovrebbe essere presente solo il
corpo, e sotto le specie del vino solo il sangue. È così? Qui bisogna stare
attenti: è vero che le parole della consacrazione rendono direttamente presente
il corpo sotto le specie del pane e il sangue sotto le specie del vino, però
non bisogna dimenticare che in Gesù, che è vivo in cielo, il corpo e il sangue
sono inseparabilmente uniti. Ora, nell’Eucaristia è presente Gesù vivo e vero,
quindi sotto le specie del pane insieme con il corpo c’è anche necessariamente
il sangue, e dove c’è il sangue c’è anche necessariamente il corpo. È Questa
una presenza per così dire indiretta, che viene detta presenza “per
concomitanza”, nel senso che una presenza “accompagna “ l’altra. La presenza
del sangue accompagna la presenza del corpo, e la presenza del corpo accompagna
del sangue. E sempre “per concomitanza” dove sono presenti il corpo e il sangue
sono presenti il corpo e il sangue sono presenti anche l’anima e la divinità.
Quindi dobbiamo dire che (sia sotto le specie del pane che sotto le specie del
vino) è presente tutto Gesù, in corpo, sangue, anima e divinità.
Padre Roberto
Coggi
Nessun commento:
Posta un commento