- Non e' cristiano chi non sa perdonare, perché Gesu' ha detto: "Da questo
tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli
altri" (Gv 13, 35).
- Siamo peccatori. Viviamo nel continuo perdono di Dio e grazie al perdono di Dio. Gesu' ha insegnato: "Se perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi, ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe" (Mt 6, 14-15).
- Bisogna perdonare sempre, perché Gesu' lo comanda: "Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?". Gesu' gli rispose: "Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette" (Mt 18, 21-22)
- Non basta sopportare i nemici, bisogna amarli. Gesu' ha detto: "Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori" (Mt 5, 44)
- Bisogna perdonare anche quando abbiamo ricevuto torti gravissimi, perché l'ha fatto Gesu'. Gesu' ha pregato così per i suoi crocifissori: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno" (Lc 23, 34)
- Componi un elenco delle persone che ti hanno fatto soffrire e presentalo a Dio, ogni giorno nella preghiera, chiedendo la sua benedizione su di loro. L'ha insegnato Gesu': "Padre, perdona a noi le nostre colpe, come noi perdoniamo a quelli che ci hanno offeso" (Mt 6, 12) E non dimenticare le persone che tu hai fatto soffrire.
- Non confondere la sensibilità ferita col rifiuto di perdono. Di fronte a certe offese e' naturale che la nostra natura si ribelli. Il perdono e' ad un livello più profondo, parte dalla volontà. È sempre possibile con la forza di Dio: "Tutto e' possibile presso Dio" (Mc 10, 27)
- "Padre, non sia fatta la mia, ma la tua volontà" (Lc 22, 42)
- Signore, non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l'azione del tuo Spirito Santo" (Liturgia - XXIV settimana)
- Impara anche a perdonare a te stesso: se Dio ti perdona non c'e' motivo per continuare a incolpare te stesso. Quando sei pronto ad uscire dal male, Dio e' pronto al perdono: puoi lasciare alle spalle il tuo passato per vivere nella gioia e nella generosità il presente: "La tua bontà, Signore, mi ha fatto crescere" (Sal 18, 36)
- Il perdono, ricevuto e dato, e' una fonte inesauribile di gioia e di libertà interiore: ci libera dall'aggressività, dall'istinto di vendetta e da ogni forma di violenza che soffoca in noi l'amore. Il perdono è vera guarigione, perché ci porta alla verità di noi stessi: l'amore. Gesu' ha detto: "Siate misericordiosi, come e' misericordioso il Padre vostro. Non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sara' perdonato; date e vi sara' dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sara' versata in grembo, perché con la misura con cui misurate sara' misurato a voi in cambio" (Lc 6, 36 ss)
- Davanti alle tue durezze verso i fratelli e alla tua mania correttiva, pensa un po' alle tue colpe. Quando vediamo troppo la miseria altrui è segno che abbiamo perduto di vista la nostra. Dice Gesu': "Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?" (Mt 7, 3)
- Impariamo anche ad accogliere il perdono degli altri: e' segno di umiltà, perché è riconoscere i nostri limiti ed è riconoscere che abbiamo bisogno della misericordia dei fratelli. Consegnarci al perdono di Dio ed al perdono dei fratelli è una strada di vera libertà da se stessi.
- "Accoglietevi gli uni gli altri come Cristo accolse voi" (Rom 15, 7)
- "Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda, come Dio ha perdonato a voi in Cristo" (Ef 4, 32)
- Signore, mi abbandono alla tua fedeltà, ora e sempre" (Sal 52, 10)
- Il dovere del perdono è prima del dovere della preghiera. Gesu' ha detto: "Se presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia il tuo dono davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono" (Mt 5, 23-24)
-I frutti più belli dell'abitudine al perdono sono la mitezza e la benevolenza verso tutti. Gesu' chiede ai discepoli di seguirlo su questa strada: "Imparate da me, che sono mite ed umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime" (Mt 11, 29)
- Paolo insegnava così ai primi cristiani: "Fratelli, rivestitevi, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che e' il vincolo di perfezione". (Col 3, 12 ss)
- Siamo peccatori. Viviamo nel continuo perdono di Dio e grazie al perdono di Dio. Gesu' ha insegnato: "Se perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi, ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe" (Mt 6, 14-15).
- Bisogna perdonare sempre, perché Gesu' lo comanda: "Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?". Gesu' gli rispose: "Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette" (Mt 18, 21-22)
- Non basta sopportare i nemici, bisogna amarli. Gesu' ha detto: "Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori" (Mt 5, 44)
- Bisogna perdonare anche quando abbiamo ricevuto torti gravissimi, perché l'ha fatto Gesu'. Gesu' ha pregato così per i suoi crocifissori: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno" (Lc 23, 34)
- Componi un elenco delle persone che ti hanno fatto soffrire e presentalo a Dio, ogni giorno nella preghiera, chiedendo la sua benedizione su di loro. L'ha insegnato Gesu': "Padre, perdona a noi le nostre colpe, come noi perdoniamo a quelli che ci hanno offeso" (Mt 6, 12) E non dimenticare le persone che tu hai fatto soffrire.
- Non confondere la sensibilità ferita col rifiuto di perdono. Di fronte a certe offese e' naturale che la nostra natura si ribelli. Il perdono e' ad un livello più profondo, parte dalla volontà. È sempre possibile con la forza di Dio: "Tutto e' possibile presso Dio" (Mc 10, 27)
- "Padre, non sia fatta la mia, ma la tua volontà" (Lc 22, 42)
- Signore, non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l'azione del tuo Spirito Santo" (Liturgia - XXIV settimana)
- Impara anche a perdonare a te stesso: se Dio ti perdona non c'e' motivo per continuare a incolpare te stesso. Quando sei pronto ad uscire dal male, Dio e' pronto al perdono: puoi lasciare alle spalle il tuo passato per vivere nella gioia e nella generosità il presente: "La tua bontà, Signore, mi ha fatto crescere" (Sal 18, 36)
- Il perdono, ricevuto e dato, e' una fonte inesauribile di gioia e di libertà interiore: ci libera dall'aggressività, dall'istinto di vendetta e da ogni forma di violenza che soffoca in noi l'amore. Il perdono è vera guarigione, perché ci porta alla verità di noi stessi: l'amore. Gesu' ha detto: "Siate misericordiosi, come e' misericordioso il Padre vostro. Non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sara' perdonato; date e vi sara' dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sara' versata in grembo, perché con la misura con cui misurate sara' misurato a voi in cambio" (Lc 6, 36 ss)
- Davanti alle tue durezze verso i fratelli e alla tua mania correttiva, pensa un po' alle tue colpe. Quando vediamo troppo la miseria altrui è segno che abbiamo perduto di vista la nostra. Dice Gesu': "Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?" (Mt 7, 3)
- Impariamo anche ad accogliere il perdono degli altri: e' segno di umiltà, perché è riconoscere i nostri limiti ed è riconoscere che abbiamo bisogno della misericordia dei fratelli. Consegnarci al perdono di Dio ed al perdono dei fratelli è una strada di vera libertà da se stessi.
- "Accoglietevi gli uni gli altri come Cristo accolse voi" (Rom 15, 7)
- "Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda, come Dio ha perdonato a voi in Cristo" (Ef 4, 32)
- Signore, mi abbandono alla tua fedeltà, ora e sempre" (Sal 52, 10)
- Il dovere del perdono è prima del dovere della preghiera. Gesu' ha detto: "Se presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia il tuo dono davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono" (Mt 5, 23-24)
-I frutti più belli dell'abitudine al perdono sono la mitezza e la benevolenza verso tutti. Gesu' chiede ai discepoli di seguirlo su questa strada: "Imparate da me, che sono mite ed umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime" (Mt 11, 29)
- Paolo insegnava così ai primi cristiani: "Fratelli, rivestitevi, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che e' il vincolo di perfezione". (Col 3, 12 ss)
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