mercoledì 23 ottobre 2013

LA PAZIENZA


Guardiamo il crocifisso: cosa ci insegna? Tra le altre cose ci insegna la pazienza! 

Quanti peccati commettiamo contro la pazienza! Forse non ci pensiamo quando ci esaminiamo la coscienza - e spero che avvenga spesso - ma la prima cosa che bisognerebbe confessare al sacerdote sono i peccati d'impazienza. 
Come si può diventare pazienti? Ecco nessuno pensi che sia cosa umana. La pazienza si può solo chiedere a Dio nella preghiera. Prendete san Giacomo, la sua lettera, cosa dice? Vuoi la pazienza? Domandala! Domandala... e noi non domandiamo. 
Ma il crocifisso è lì appeso per rammentarci il dovere - bisogno di pregare Dio per diventare conformi a Lui. Alla Via Crucis - che sarebbe bene fare, almeno mentalmente, ogni tanto, non solo in Quaresima - cosa vediamo? Gesù Cristo, Dio fatto uomo, trattato come il peggiore dei malfattori: deriso, disprezzato, calunniato, picchiato, tradito... tradito! 
Non ci pensiamo mai ma tutti i dolori che noi sopportiamo più o meno santamente in vita Gesù Cristo li h subiti in modo perfetto a suo tempo, sia per darci l'esempio sia perchè l'amore è solidale al massimo e perciò per conformarsi a noi creature deboli e misere. Ci viene un dolore, magari piccolo, e giù le bestemmie magari... pregare, meditare, e fare buone letture. Questo un buon programma di vita giornaliero per un vero cristiano. 
Abbiamo tempo per tutto, per il gossip, per la televisione (che è la fonte principale, oggi, dei peccati di pensiero e non solo) e per altre cose inutili e/o dannose e non abbiamo tempo per pregare il nostro Dio dal quale poi pretendiamo anche di ricevere le grazie che chiediamo? 
Dobbiamo però ricordare che se Dio concede sempre le grazie se convengono a chi gliele chiede, non concede nulla a chi non chiede. 
Pieni di fiducia prendiamo in mano la corona del Rosario e invochiamo la Vergine Maria, mediatrice di ogni grazia e lei ci otterrà la santità di vita e la salvezza dell'anima.


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