1. Il mondo giudicato dai mondani.
Perché hanno essi tanta difficoltà a lasciar la terra? Perché tanto desiderio
di prolungare la vita? Perché tanto impegno a voler godere i piaceri di
quaggiù? Da dove viene tanta brama di crescere negli onori e nelle ricchezze?
Perché tanta avidità di possedere, di guadagnare, e tanta paura e
rincrescimento di perdere? La terra è il dio dei mondani. E non è forse anche
il tuo?
2. Il mondo giudicato da Dio.
È come un punto, un atomo, una goccia d'acqua, dice un profeta, è un nulla
paragonato all'onnipotenza di Dio. È la valle delle lacrime per l'uomo, è
l'esilio della povera umanità; i re coi loro onori, i ricchi col loro denaro, i
piaceri col loro diletto sono niente davanti a Dio. Sulla sua bilancia pesa più
un atto d'umiltà che una battaglia vinta. Sei praticamente persuaso di ciò?
3. Il mondo giudicato dai Santi.
Comprendo ora perché i Santi ritenevano fango i piaceri, gli onori, le
ricchezze di questa terra e le disprezzavano; ne sentivano il nulla di fronte
alle grandezze di Dio e dei tesori del Paradiso.
Il B. Sebastiano Valfrè vuole
le anime e non i denari altrui; ed eletto arcivescovo di Torino piange, trema,
usa ogni espediente, per sottrarsi alla carica; era distaccato dalla terra. Un
momento di Paradiso vale più di tutto il mondo...
PRATICA: Fa un atto di carità, e privati di qualche oggetto caro, per amor di
Dio!
sabato 31 agosto 2013
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