Così come avevamo realizzato l’articolo Amorth contro Satana, abbiamo in questa occasione raccolto le più interessanti domande concernenti lo spiritismo, la magia ed i mali malefici rivolte negli ultimi anni a Padre Gabriele Amorth, noto esorcista della diocesi di Roma.
Le importanti questioni dottrinali e le piccole curiosità raccontate ci aiuteranno nella compresione d’un argomento ancestrale assai complesso, un campo nel quale superstizioni, paure e falsi miti s’intrecciano lasciando dietro di sé ulteriori misteri.
● Padre Amorth, che cos’è lo spiritismo?
Lo spiritismo è evocare i defunti per interrogarli e ottenere delle risposte.
● È vero che il fenomeno dello spiritismo si sta diffondendo in misura sempre più preoccupante?
Sì, purtroppo è una pratica in forte espansione. Aggiungo subito che il desiderio di comunicare con i morti è sempre stato insito nella natura umana. Sappiamo infatti che pratiche e riti spiritisti avevano luogo presso tutti i popoli dell’antichità. In passato, tuttavia, l’evocazione di anime di defunti era praticata soprattutto da persone adulte.
Oggi, invece, è sempre più appannaggio dei giovani.
Oggi, invece, è sempre più appannaggio dei giovani.
● Secondo lei perchè sopravvive, anzi cresce nel tempo, il desiderio di parlare con i defunti?
I motivi possono essere diversi. Volontà di conoscenza di fatti del passato o del futuro, ricerca di protezione, a volte semplicemente curiosità di esperienze ultraterrene.
Credo che la causa principale, comunque, sia sempre il rifiuto di accettare la perdita di una persona cara, soprattutto in caso di morte accidentale e prematura. Il desiderio, quindi, di continuare ad avere un contatto, di ricomporre un legame spesso interrotto brutalmente.
Vorrei aggiungere che lo spiritismo ha conosciuto maggiore diffusione soprattutto nei periodi di crisi della fede. La storia, infatti, ci mostra come quando cala la fede aumenti proporzionalmente la superstizione, sotto tutte le sue forme. Oggi, evidentemente, c’è una crisi diffusa della fede. Dati alla mano 13 milioni di italiani vanno dai maghi.
La gente con una fede vacillante, se non del tutto persa, si dedica all’occultismo: cioè a sedute spiritiche, satanismo, magia.
Credo che la causa principale, comunque, sia sempre il rifiuto di accettare la perdita di una persona cara, soprattutto in caso di morte accidentale e prematura. Il desiderio, quindi, di continuare ad avere un contatto, di ricomporre un legame spesso interrotto brutalmente.
Vorrei aggiungere che lo spiritismo ha conosciuto maggiore diffusione soprattutto nei periodi di crisi della fede. La storia, infatti, ci mostra come quando cala la fede aumenti proporzionalmente la superstizione, sotto tutte le sue forme. Oggi, evidentemente, c’è una crisi diffusa della fede. Dati alla mano 13 milioni di italiani vanno dai maghi.
La gente con una fede vacillante, se non del tutto persa, si dedica all’occultismo: cioè a sedute spiritiche, satanismo, magia.
● Ci sono dei rischi a cui vanno incontro coloro che partecipano a questi riti per evocare le anime dei defunti?
E, in caso affermativo, quali sono?
E, in caso affermativo, quali sono?
I rischi per coloro che partecipano a questi rituali, individuali o collettivi, ci sono. Uno è di natura umana. Avere l’illusione di parlare con un proprio caro ormai defunto può scioccare profondamente, soprattutto i soggetti più emotivi e sensibili. Questi tipi di traumi psichici richiedono la cura di uno psicologo.
Molte volte invece è possibile che, aprendo le porte alle sedute spiritiche, entri anche la coda del diavolo. Il rischio maggiore, infatti, a cui si può andare incontro, è l’intervento demoniaco che procura disturbi malefici, fino ad arrivare alla stessa possessione diabolica dei partecipanti al rito spiritista. La diffusione dello spiritismo, a mio avviso, dipende anche dalla diffusa disinformazione su questi gravi rischi in cui ci si può imbattere.
Molte volte invece è possibile che, aprendo le porte alle sedute spiritiche, entri anche la coda del diavolo. Il rischio maggiore, infatti, a cui si può andare incontro, è l’intervento demoniaco che procura disturbi malefici, fino ad arrivare alla stessa possessione diabolica dei partecipanti al rito spiritista. La diffusione dello spiritismo, a mio avviso, dipende anche dalla diffusa disinformazione su questi gravi rischi in cui ci si può imbattere.
● Come suggerisce di comportarsi a coloro che dovessero avere apparizioni di anime trapassate, senza che abbiano fatto nulla per provocarle?
Le apparizioni di defunti possono avvenire soltanto per permissione di Dio, non per marchingegni umani.
Le provocazioni umane non ottengono niente, se non il Maligno. Dio può permettere, pertanto, a un defunto di apparire a un vivente. Sono casi molto rari, comunque accaduti e documentati sin dai tempi più antichi. Molti esempi di queste manifestazioni dell’oltretomba sono contenuti nella Bibbia e nella vita di alcuni santi.
In questi casi ci si può regolare in base al contenuto di queste apparizioni, a quello che quest’ultima ha detto o ha fatto capire. Ad esempio, se a una persona appare l’anima di un defunto tutta mesta, allora, anche se non apre la bocca, la persona comprenda che questa ha bisogno di suffragi. Altre volte persone defunte sono apparse ed espressamente hanno chiesto suffragi, la celebrazione di messe applicate a loro. Talvolta, è accaduto anche che anime di defunti apparissero ai vivi per comunicare notizie utili.
Ad esempio per allontanare da errori che si stavano per commettere. In un mio libro (Esorcisti e psichiatri, edizioni Dehoniane, Bologna 1996) ho riportato, a riguardo, tra gli altri, il pensiero di un esorcista piemontese: “Per le anime, quello che sfugge è il dato di durata del purgatorio (se per loro si può parlare di tempo!) ; la Chiesa non pone limiti ai suffragi.
San Paolo (1Corinzi 15,29) afferma: “Se così non fosse, cosa farebbero allora coloro che si fanno battezzare per i morti?“. Allora credevano così efficaci gli interventi per i defunti, fino a poter ricevere il Battesimo per loro”.
Le provocazioni umane non ottengono niente, se non il Maligno. Dio può permettere, pertanto, a un defunto di apparire a un vivente. Sono casi molto rari, comunque accaduti e documentati sin dai tempi più antichi. Molti esempi di queste manifestazioni dell’oltretomba sono contenuti nella Bibbia e nella vita di alcuni santi.
In questi casi ci si può regolare in base al contenuto di queste apparizioni, a quello che quest’ultima ha detto o ha fatto capire. Ad esempio, se a una persona appare l’anima di un defunto tutta mesta, allora, anche se non apre la bocca, la persona comprenda che questa ha bisogno di suffragi. Altre volte persone defunte sono apparse ed espressamente hanno chiesto suffragi, la celebrazione di messe applicate a loro. Talvolta, è accaduto anche che anime di defunti apparissero ai vivi per comunicare notizie utili.
Ad esempio per allontanare da errori che si stavano per commettere. In un mio libro (Esorcisti e psichiatri, edizioni Dehoniane, Bologna 1996) ho riportato, a riguardo, tra gli altri, il pensiero di un esorcista piemontese: “Per le anime, quello che sfugge è il dato di durata del purgatorio (se per loro si può parlare di tempo!) ; la Chiesa non pone limiti ai suffragi.
San Paolo (1Corinzi 15,29) afferma: “Se così non fosse, cosa farebbero allora coloro che si fanno battezzare per i morti?“. Allora credevano così efficaci gli interventi per i defunti, fino a poter ricevere il Battesimo per loro”.
● Come si può riconoscere la natura dell’apparizione, se di un’anima purgante o del Maligno sotto mentite spoglie?
È una domanda interessante. Il Demonio, infatti che non ha corpo, può assumere un aspetto ingannevole a seconda dell’effetto che vuole provocare. Può anche assumere le sembianze di una persona a noi cara ormai defunta, così come quella di un santo o di un angelo.
Come smascherarlo? Possiamo rispondere a questa domanda con una certa sicurezza.
Santa Teresa d’Avila, dottore della Chiesa, è stata maestra in ciò. La sua regola d’oro a riguardo era: in caso di apparizioni del Maligno camuffato, la persona che riceve l’apparizione si sente dapprima contenta e beata, poi, rimane con una grande amarezza, con una grande tristezza.
Il contrario avviene di fronte alle vere apparizioni. Subito si ha un senso di paura, un’impressione di timore. Poi, al termine dell’apparizione, un grande senso di pace e di serenità. Questo è il criterio base per distinguere le vere apparizioni da quelle false.
Come smascherarlo? Possiamo rispondere a questa domanda con una certa sicurezza.
Santa Teresa d’Avila, dottore della Chiesa, è stata maestra in ciò. La sua regola d’oro a riguardo era: in caso di apparizioni del Maligno camuffato, la persona che riceve l’apparizione si sente dapprima contenta e beata, poi, rimane con una grande amarezza, con una grande tristezza.
Il contrario avviene di fronte alle vere apparizioni. Subito si ha un senso di paura, un’impressione di timore. Poi, al termine dell’apparizione, un grande senso di pace e di serenità. Questo è il criterio base per distinguere le vere apparizioni da quelle false.
● Cambiamo argomento. Spesso molte persone, quando tornano da paesi considerati “magici” come l’Egitto, riportano con sé qualche ricordino: es. piccoli scarabei. Lei consiglia di buttarli o tenerli?
Se uno lo tiene come porta fortuna con spirito di idolatria allora è un danno quindi buttarlo. Se è un semplice oggetto carino che tiene così, un ricordo di buon gusto senza pensare che abbia alcuna influenza allora lo può tenere, non c’è niente di male. E anche la persona che ha fatto questo regalo, se non aveva nessuna intenzione cattiva, voleva solo fare un regalo che piacesse, non c’è niente di male. Quindi lo può fare tranquillamente, che non ci sia lo spirito idolatrino del porta fortuna, del mio salvaguardia: non ti salva da nessun fico secco.
● È vero che sull’astrologia c’è l’influenza dei demoni?
Che nell’astrologia ci siano azioni malefiche è possibile come in tutte le forme di magia. In ogni caso è da condannare.
● Come fa, ad esempio, un figlio a difendersi dal padre che fa magìe e cose di questo genere?
E se una ragazza frequenta questo ragazzo, come può difendersi anche lei?
Questa è una domanda che mi viene rivolta in tantissime lettere e da tantissime persone che mi chiamano a Radio Maria: “Come fa a difendersi un figlio da un padre satanista, da una madre che fa magìa?”
Prima di tutto sia ben chiaro che Dio è immensamente più forte di satana. Prima di tutto bisogna aver chiaro questo concetto che chi sta con il Signore è più forte e chi sta con il Signore non può subire danni. Quindi l’importanza della preghiera, dei sacramenti e della certezza che se viviamo uniti a Dio, come dice San Giacomo: ”(…) il male non ci può toccare, il demonio non ci può toccare”. Siamo corazzati.
Come si fa ad ottenere la conversione di queste persone? Occorre veramente tanta preghiera! E’ molto difficile che chi si è dedicato alla magìa e al satanismo si converta perché ottiene notevoli vantaggi materiali (guardate quante persone vanno dai maghi e dai cartomanti e mica vanno gratis, i maghi si fanno pagare) e allora è difficile che queste persone che traggono vantaggi si convertano.
Ci dice San Paolo che l’amore del danaro è la radice di tutti i mali. Quante famiglie unite, che si amavano, per questioni di eredità diventano lupi contro lupi, si mangiano a vicenda con grande profitto per gli avvocati. Nel Vangelo leggiamo che un giovane va da Gesù e gli dice “Comanda a mio fratello di dividere l’eredità con me”, forse il padre era morto e questo fratello voleva tenere tutto per sé. Gesù non dà una risposta diretta, dice di non amare il danaro, di non essere attaccati al danaro, di cercare le cose del Cielo. Meglio rimetterci che perdere la pace, che creare gli odi familiari.
Ricordiamo: tutto quello che abbiamo quaggiù lo lasceremo. Giobbe ci dice con tanta chiarezza “Come nudo sono uscito dal ventre di mia madre, così nudo entrerò nel ventre della terra”, come è importante rimanere uniti a Dio e mantenere la carità.
Questa è una domanda che mi viene rivolta in tantissime lettere e da tantissime persone che mi chiamano a Radio Maria: “Come fa a difendersi un figlio da un padre satanista, da una madre che fa magìa?”
Prima di tutto sia ben chiaro che Dio è immensamente più forte di satana. Prima di tutto bisogna aver chiaro questo concetto che chi sta con il Signore è più forte e chi sta con il Signore non può subire danni. Quindi l’importanza della preghiera, dei sacramenti e della certezza che se viviamo uniti a Dio, come dice San Giacomo: ”(…) il male non ci può toccare, il demonio non ci può toccare”. Siamo corazzati.
Come si fa ad ottenere la conversione di queste persone? Occorre veramente tanta preghiera! E’ molto difficile che chi si è dedicato alla magìa e al satanismo si converta perché ottiene notevoli vantaggi materiali (guardate quante persone vanno dai maghi e dai cartomanti e mica vanno gratis, i maghi si fanno pagare) e allora è difficile che queste persone che traggono vantaggi si convertano.
Ci dice San Paolo che l’amore del danaro è la radice di tutti i mali. Quante famiglie unite, che si amavano, per questioni di eredità diventano lupi contro lupi, si mangiano a vicenda con grande profitto per gli avvocati. Nel Vangelo leggiamo che un giovane va da Gesù e gli dice “Comanda a mio fratello di dividere l’eredità con me”, forse il padre era morto e questo fratello voleva tenere tutto per sé. Gesù non dà una risposta diretta, dice di non amare il danaro, di non essere attaccati al danaro, di cercare le cose del Cielo. Meglio rimetterci che perdere la pace, che creare gli odi familiari.
Ricordiamo: tutto quello che abbiamo quaggiù lo lasceremo. Giobbe ci dice con tanta chiarezza “Come nudo sono uscito dal ventre di mia madre, così nudo entrerò nel ventre della terra”, come è importante rimanere uniti a Dio e mantenere la carità.
● Padre Amorth, lei crede alle sensitive?
Credo nei carismatici, cioè in persone che hanno ricevuto dallo Spirito Santo dei doni particolari.
Attenzione però; il numero 12 della Lumen Gentium dice che spetta ai vescovi verificare se uno è veramente un carismatico. Ci sono tanti carismi, basta leggere la prima lettera di S. Paolo ai Corinzi che ne enumera molti.
Tutti però devono conoscere i requisiti che contraddistinguono i carismatici. Devono essere persone di grande preghiera, ma non basta. Infatti ci sono dei maghi che vanno in Chiesa, fanno la comunione, e sono dei satanisti.
Poi devono essere persone umili. Se uno dice di avere dei carismi, è certo che non li ha, perché l’umiltà porta al nascondimento. Stanno facendo il processo di beatificazione a un frate cappuccino vissuto nel 500, Padre Matteo D’Agnone.
Pur avendo tanti carismi, soltanto dietro il comando del suo superiore interveniva, altrimenti mai. Nessuno sapeva dei carismi che aveva. Agiva solo per obbedienza. Ha guariti e liberati tanti indemoniati, era veramente un portento. Mai andava di sua volontà, perché cercava di nascondere questi suoi doni in tutta umiltà. Ecco, i veri carismatici amano il nascondimento. Diffidate di chi sbandiera i doni e ha lunghe file in attesa.
Attenzione però; il numero 12 della Lumen Gentium dice che spetta ai vescovi verificare se uno è veramente un carismatico. Ci sono tanti carismi, basta leggere la prima lettera di S. Paolo ai Corinzi che ne enumera molti.
Tutti però devono conoscere i requisiti che contraddistinguono i carismatici. Devono essere persone di grande preghiera, ma non basta. Infatti ci sono dei maghi che vanno in Chiesa, fanno la comunione, e sono dei satanisti.
Poi devono essere persone umili. Se uno dice di avere dei carismi, è certo che non li ha, perché l’umiltà porta al nascondimento. Stanno facendo il processo di beatificazione a un frate cappuccino vissuto nel 500, Padre Matteo D’Agnone.
Pur avendo tanti carismi, soltanto dietro il comando del suo superiore interveniva, altrimenti mai. Nessuno sapeva dei carismi che aveva. Agiva solo per obbedienza. Ha guariti e liberati tanti indemoniati, era veramente un portento. Mai andava di sua volontà, perché cercava di nascondere questi suoi doni in tutta umiltà. Ecco, i veri carismatici amano il nascondimento. Diffidate di chi sbandiera i doni e ha lunghe file in attesa.
● Che differenza c’è tra un mago e un esorcista?
Qui me la cavo con una battuta. Il mago (quello vero) agisce con la forza di Satana. L’esorcista agisce con la forza del nome di Cristo: “nel mio nome caccerete i demoni“.
● È possibile che in alcuni casi si verifichino “battaglie” spirituali tra il mago nero e l’esorcista, ovvero che sul posseduto in cura vengano fatti dei contro-esorcismi dal mago?
Si, mi è capitato una volta. All’inizio non capivo come mai il poveretto tornava sempre più carico di energie negative dopo ogni esorcismo, poi tutto è diventato chiaro. Alla fine ricordiamoci che Dio è più forte di Satana e vince sempre.
● È peccato andare dai cartomanti?
È un peccato di superstizione, ma può essere più o meno grave. Ad esempio ho una zia che fa le carte e mi offre per gioco di farmi leggere le carte, in questo caso non si va oltre la venialità, ma ci si espone a rischi di legame.
● Le catene di sant’Antonio sono dannose?
A Roma è in uso distribuire delle piante da coltivare per poi regalare altre foglie ad amici e conoscenti. Qui c’è proprio un maleficio, qui c’è proprio superstizione. Le lettere di Sant’Antonio devono essere bruciate e lo zampino del demonio c’è perché c’è superstizione.
Molte volte il demonio fa di tutto per nascondersi. Può venire che ai primi esorcismi le reazioni siano molto piccole, può succedere che più si prosegue più le reazioni diventano grandi. Quando uno si accorge che gli effetti dell’esorcismo producono delle sofferenze, bisogna ringraziare l’esorcista perché la preghiera sta facendo il suo effetto. Se gli esorcismi si protraggono nel tempo non pensiate come molti purtroppo che sia colpa dell’incapacità dell’esorcista, chi libera è il Signore, ringraziate il Signore di aver incontrato un esorcista che ha preso a cuore la vostra causa e che vi guiderà verso la guarigione.
Gli esorcisti più apprezzati mentre fanno esorcismi o hanno conventi di clausura che pregano mentre si fa la preghiera di esorcismo o gruppi di preghiera che pregano, anche se non sono presenti sul luogo non ha importanza. Tuttavia che ci sia qualcuno presente durante l’esorcismo è di grande importanza.
Molte volte il demonio fa di tutto per nascondersi. Può venire che ai primi esorcismi le reazioni siano molto piccole, può succedere che più si prosegue più le reazioni diventano grandi. Quando uno si accorge che gli effetti dell’esorcismo producono delle sofferenze, bisogna ringraziare l’esorcista perché la preghiera sta facendo il suo effetto. Se gli esorcismi si protraggono nel tempo non pensiate come molti purtroppo che sia colpa dell’incapacità dell’esorcista, chi libera è il Signore, ringraziate il Signore di aver incontrato un esorcista che ha preso a cuore la vostra causa e che vi guiderà verso la guarigione.
Gli esorcisti più apprezzati mentre fanno esorcismi o hanno conventi di clausura che pregano mentre si fa la preghiera di esorcismo o gruppi di preghiera che pregano, anche se non sono presenti sul luogo non ha importanza. Tuttavia che ci sia qualcuno presente durante l’esorcismo è di grande importanza.
● Se si trovano oggetti maleficiati dentro la casa cosa di deve fare?
Consiglio di dare all’oggetto una benedizione con acqua benedetta e poi distruggere, se è qualcosa di bruciabile di bruciarlo, se è qualcosa di metallico di buttarlo dove scorre l’acqua (fiumi, mari etc..).
● Come finiscono nei cuscini trecce, oggetti maleficati etc.?
Bisogna guardare le modalità. Il trovare questi oggetti nei cuscini (pezzi di ferro, grovigli di corone, animali vivi) se legato a situazioni che richiamano la presenza malefica sono una prova di un maleficio in atto. Sono frutti di maleficio, frutti di fatture, dunque si può dire con certezza che sono messi dai demoni.
Ho visto dei legami di lana in forma di animali, legati così stretti che nessuna forza umana avrebbe potuto fare delle cose simili.
Possono essere segni di maleficio, di fattura. Allora si benedice, si brucia, si prega e ci si difende usando i mezzi per liberarsi dal male.
Ho visto dei legami di lana in forma di animali, legati così stretti che nessuna forza umana avrebbe potuto fare delle cose simili.
Possono essere segni di maleficio, di fattura. Allora si benedice, si brucia, si prega e ci si difende usando i mezzi per liberarsi dal male.
● Gli oggetti maleficiati in oro come possono essere eliminati?
A mio parere non basta la benedizione se l’oggetto è stato veramente maleficiato come nel caso di oggetti donati da un mago, o talismani pagati a caro prezzo perché di materiali pregiati etc.. In questi casi non basta la benedizione, dunque, o l’oggetto viene bruciato o buttato dove scorre acqua (mare, fiume, fognatura).
In caso di oggetti d’oro, questi possono esser fatti fondere. Una volta fusi perdono ogni negatività.
In caso di oggetti d’oro, questi possono esser fatti fondere. Una volta fusi perdono ogni negatività.
● Concludiamo parlando di un argomento controverso per alcuni fedeli: Medjugorje fenomeno autenticamente mariano o subdolamente spiritico-satanico?
Sarò sintetico: a Medjugorje appare davvero la Vergine e il demonio ha paura di quel luogo benedetto.
Sono stato lí almeno una trentina di volte ed ho toccato con mano la grande spiritualità che vi si respira e si taglia a fette attraverso abbondanti doni del Cielo.
Sono in grado di asserire, senza il timore di essere smentito, che Papa Wojtyla (Giovanni Paolo II) non solo credeva che la Madonna apparisse a Medjugorje ma che vi si volesse addirittura recare in pellegrinaggio durante il suo viaggio apostolico nella ex Jugoslavia. Alla fine non vi si recò per non ‘scavalcare’ e offendere in modo talmente plateale il Vescovo di Mostar, da sempre tra le fila dei detrattori.
Migliaia e migliaia di persone giungono a Medjugorje da tutto il mondo e si confessano, si mettono in pace con il Signore, tornano ad una vita di preghiera, si convertono al cattolicesimo, vengono liberate dalle possessioni diaboliche.
E allora, se è vero come sta scritto nel Vangelo che l’albero si riconosce dai frutti, come si può dire che Medjugorje è opera del Maligno?
Sono stato lí almeno una trentina di volte ed ho toccato con mano la grande spiritualità che vi si respira e si taglia a fette attraverso abbondanti doni del Cielo.
Sono in grado di asserire, senza il timore di essere smentito, che Papa Wojtyla (Giovanni Paolo II) non solo credeva che la Madonna apparisse a Medjugorje ma che vi si volesse addirittura recare in pellegrinaggio durante il suo viaggio apostolico nella ex Jugoslavia. Alla fine non vi si recò per non ‘scavalcare’ e offendere in modo talmente plateale il Vescovo di Mostar, da sempre tra le fila dei detrattori.
Migliaia e migliaia di persone giungono a Medjugorje da tutto il mondo e si confessano, si mettono in pace con il Signore, tornano ad una vita di preghiera, si convertono al cattolicesimo, vengono liberate dalle possessioni diaboliche.
E allora, se è vero come sta scritto nel Vangelo che l’albero si riconosce dai frutti, come si può dire che Medjugorje è opera del Maligno?
fonte: veniteame.org
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