Gesù non ci vuole poveri e diseredati, ma ci vuole
liberi e sereni, con l'unica preoccupazione vera che è quella di vivere il
Vangelo, amando Dio e il prossimo. Le parole di Gesù mi costringono a
riflettere su me stesso e a domandarmi quando sono libero da preoccupazioni e
affanni inutili? Mi affanno delle cose materiali e magari mi affanno e
preoccupo meno del fratello che ho accanto, delle persone che mi sono affidate.
Sono preoccupato se ho sufficienti soldi in tasca ma mi preoccupo di meno se ho
le mani piene di pace e di solidarietà. Penso molto a come arrivare a domani, e
così non vivo l'oggi dell'amore, anzi non mi preoccupo se proprio adesso in
questo momento sto amando o meno.
E' anche vero che la scelta della povertà è
provocante ed è più efficace della ricchezza. La storia è piena di guerre e
violenze generate dall'ansia di possedere. La povertà scelta e coltivata è
indice di libertà che genera pace e incontro.La ricchezza molto spesso impoverisce. La povertà, al contrario, può essere strada per diventare più ricchi di Dio e più ricchi di umanità.
Omelia di don Giovanni Berti
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