sabato 22 febbraio 2014

Coloro che stanno in pace con Dio, stanno in pace con tutti gli altri, buoni e cattivi. - don Vincenzo Carone

Coloro che stanno in pace con Dio, stanno in pace con tutti gli altri, buoni e cattivi. 
Sono sereni quando le cose vanno di male in peggio, e sono sereni quando tutto avviene secondo i loro progetti e desideri. Ci sono altri, purtroppo non sono pochi, i quali continuano per la strada della trasgressione ai Comandamenti del Signore. 
A motivo del loro amore al peccato, satana si è impossessato dei loro pensieri, dei loro desideri e della loro volontà. Li convince di quello che lui vuole e insegna loro ad andare verso il peccato sempre più sofisticato e più avvilente. Costoro non solo non sono in pace con Dio, ma non sono in pace neppure con se stessi. Non possono essere in pace con gli altri. 
Se nella famiglia in cui loro vivono c’è qualcuno timorato di Dio, costui diventa un candidato al martirio: insulti, tradimenti, e tante altre torture psichiche e fisiche. Ci sono poi alcuni che sono in pace con se stessi, dimenticano le loro esigenze, privazioni e sofferenze per aiutare altri a ritrovare la pace con Dio. 

È molto difficile capire che fino a quando siamo in questo mondo ammalato di materialismo e di edonismo esasperato, nessuno di noi potrà mai vivere in pace. La nostra pace consiste nel dono che Gesù ci fa della sua pace per aiutarci a saper sopportare con umiltà e pazienza le contrarietà e le sofferenze che non potremo mai evitare. Colui che sa sopportare meglio, avrà una pace più grande. 
Costui vince se stesso, domina tutte le aggressioni fisiche, morali e psichiche che vengono dagli altri e dalla cattiveria del mondo. Costui non è schiavo di nessuno e non dipende più da quello che gli succede perché la pace che Gesù gli dona lo tiene unito al suo amore. Gesù solo gli basta, non ha più bisogno di niente e di nessuno per essere felice. Egli pensa sempre che Gesù fu tentato nei desideri della carne e nell’esaltazione dell’IO: “dì a queste pietre che diventino pane”. 
L’uomo, la donna, non vive soltanto di pane, vivono di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. 
Pensa che Gesù ha fatto posto alla carità, tu conserva l’amore a Lui mediante l’ubbidienza alla fede, sarai sempre in comunione con Lui e dirai con il Profeta: anche se un esercito si schierasse contro di me, io non ho paura, perché tu, o Signore, sei sempre con me. La pace che Gesù ti dona, è il frutto della vita divina in te, è la gioia della figliolanza divina, è la scoperta della fratellanza con tutti gli uomini e le donne della terra. 
Nella confessione in cui hai deciso di iniziare un cammino di conversione verso Dio, Gesù ti ha riconciliato con il Padre Celeste. Questa rappacificazione con Dio, ti ha rappacificato con tutti gli altri, anche con quelli che sono ingiusti contro di te. La pace che Gesù ti ha donato, è diventata pace tra il corpo e lo spirito, pace col prossimo e pace con tutto il Creato. “laudato sii o mì Signore per frate sole, per sorella luna, per i fiori, le piante, le stelle… laudato sii per nostra corporale sorella morte”.
Molti nella storia della Chiesa hanno sperimentato la pace per cui San Francesco gioisce nel suo Cantico delle creature. Tra costoro, se lo vorrai, puoi esserci anche tu. Tutte queste direzioni della pace, sono direzioni che vengono a noi dal Figlio di Dio, che ci porta la vita divina, che ci rende figli di Dio e fratelli con tutti gli uomini e con tutte le donne del mondo. 
Però, andando in fondo in fondo a questo mistero del Figlio di Dio, vedrai che il dono della pace lo ha meritato per noi con la sua Passione, Morte e Risurrezione. Tu devi infilarti in questo mistero del Figlio di Dio che è nato Bambino, è morto in Croce come se fosse un grande malfattore e tre giorni dopo è risorto alla vita del Cielo. Mediante la fede vissuta in tutte le sue esigenze, tu puoi intrufolarti in questo mistero meraviglioso e bello. 
Appena tu diventerai cosciente del dono che il Padre Celeste ti ha fatto donandoti il Figlio suo, sentirai echeggiare nel tuo cuore il Cantico delle creature di San Francesco. 
Andrai cosi a ringraziare e a baciare i piedi alla Mamma Celeste. Il suo amore materno ha squarcerà durezza del tuo cuore e ti donerà il desiderio di diventare un figlio che fa onore alla sua Mamma.
Don Vincenzo

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