giovedì 1 maggio 2014

L’Assunzione - Maria, Assunta al Cielo.

Dalla «Redemptoris Mater» di Giovanni Paolo II (n. 41)

Per la sua mediazione subordinata a quella del Redentore, Maria contribuisce in maniera speciale all’unione della Chiesa pellegrinante sulla terra con la realtà escatologica e celeste della comunione dei santi, essendo stata già «assunta in cielo». La verità dell’assunzione, definita da Pio XII, è riaffermata dal Concilio Vaticano II, che così esprime la fede della Chiesa: «Infine, l’immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo, e dal Signore esaltata quale Regina dell’universo, perché fosse più pienamente conformata col Figlio suo, Signore dei dominanti (Ap 19,16) e vincitore del peccato e della morte». 
Con questo insegnamento Pio XII si collegava alla Tradizione, che ha trovato molteplici espressioni nella storia della Chiesa, sia in Oriente che in Occidente. Col mistero dell’assunzione al Cielo, si sono definitivamente attuati in Maria tutti gli effetti dell’unica mediazione di Cristo Redentore del mondo e Signore risorto: «Tutti riceveranno la vita in Cristo. Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo» (1Cor 15,22). Nel mistero dell’assunzione si esprime la fede della Chiesa, secondo la quale Maria è «unita da uno stretto e indissolubile vincolo» a Cristo, perché, se madre-vergine era a lui singolarmente unita nella sua prima venuta, per la sua continuata cooperazione con lui lo sarà anche in attesa della seconda, «redenta in modo più sublime in vista dei meriti del Figlio suo», ella ha anche quel ruolo, proprio della madre, di mediatrice di clemenza nella venuta definitiva, quando tutti coloro che sono di Cristo saranno vivificati, e «l’ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte» (1Cor 15,26). 
A tale esaltazione della «eccelsa figlia di Sion» mediante l’assunzione al Cielo, è connesso il mistero della sua eterna gloria. Parola della Chiesa.

Lettore: Salve, mensa vivente
che hai germogliato la Spiga divina.
Salve, mistico paniere
che porti il Pane della vita.
Salve, sorgente inesauribile
che porti l’Acqua viva.
Tutti: Salve, aurora splendente
che porti il Sole Cristo Signore.
Salve, dimora di luce
che hai dissipato le tenebre
e sconfitto per sempre i tenebrosi demòni.

Preghiamo: O Dio, che hai assunto in cielo in corpo e anima Maria Madre del tuo Figlio Gesù, concedi al tuo popolo, in cammino sui sentieri della storia, di essere guidato dalla tua parola per raggiungere i beni eterni, che danno la vera vita. Per Cristo nostro Signore.


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