In questi giorni la liturgia si sofferma sul Paraclito, appellativo dello Spirito Santo, termine che significa consolatore, intercessore.
Questo spiega il motivo delle parole evidenziate da Gesù: "È bene per voi che Io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, Lo manderò a voi".
La missione dello Spirito Santo è di consolare, santificare, è l'intercessore presso il Padre e il Figlio.
È intercessore Divino, è l'Amore della Santissima Trinità e i credenti necessitano della sua presenza per pregare bene, per rivolgere parole sapienti a Dio.
Senza la guida dello Spirito Santo la nostra preghiera resterebbe umana e impossibilitata ad elevarsi da terra.
La devozione allo Spirito Santo è abbastanza confusa tra i cristiani, è un errore pregarlo senza amore e sono inutili le lunghe invocazioni vocali senza la partecipazione del cuore.
In queste circostanze lo Spirito Santo non fa alcuna visita e il credente arriva a ingannarsi, deteriorando la sua vita spirituale.
Per accrescere la devozione allo Spirito Santo dobbiamo incominciare col praticare, nel lavoro e nella convivenza quotidiana, le virtù umane e cristiane.
Solamente quando il cristiano lotta per acquisire tali virtù, la sua anima si dispone a ricevere efficacemente la Grazia dello Spirito Santo.
Con gioia e premura la terza Persona della Santissima Trinità regala i suoi doni: dono di sapienza, di intelletto, di consiglio, di fortezza, di scienza, di pietà, di timor di Dio.
È infinita la gioia dello Spirito Santo di infonderci i suoi doni, l'ostacolo viene posto dalle mancate disposizioni del credente.
Oggi dobbiamo riflettere sugli ostacoli che impediscono allo Spirito Santo di ricolmarci con i suoi doni.
Quali peccati si ripetono spesso?
Non è una riflessione di alcuni minuti, non si compie nel frastuono e senza una sincera ricerca interiore.
Questo Spirito Divino è Amore, cerca in continuazione cuori puri e buoni per entrarvi e compiere meraviglie di Grazie.
Dobbiamo prepararci alla solennità della Pentecoste in modo nuovo, è il nostro impegno a stabilire la venuta dello Spirito Santo in noi. Non rilascia i suoi doni casualmente, deve avvenire un incontro tra chi ama e l'Amato.
Dopo la solennità dell'Ascensione che sarà domenica prossima, mediteremo attentamente i doni dello Spirito Santo.
È importante ricordare che solo la fedeltà alle Grazie e ispirazioni che riceviamo dallo Spirito Santo, ci rendono docili per seguire la direzione spirituale. Se manca questa docilità, non c'è la capacità di rinnegarsi per seguire la volontà di Dio.
1 Ave Maria per Padre Giulio
PADRE GIULIO MARIA SCOZZARO
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