giovedì 29 maggio 2014

I DIECI COMANDAMENTI - Padre Giulio Maria Scozzaro

Quali sono i dieci Comandamenti?

Io sono il Signore Dio tuo:
1) Non avrai altro Dio fuori di me.
2) Non nominare il nome di Dio invano.
3) Ricordati di santificare le feste.
4) Onora il padre e la madre.
5) Non uccidere.
6) Non commettere atti impuri.
7) Non rubare.
8) Non dire falsa testimonianza.
9) Non desiderare la donna d’altri.
10) Non desiderare la roba d’altri.

Chi ha dato i dieci Comandamenti?

I dieci Comandamenti sono stati dati da Dio per mezzo di Mosè.

I dieci Comandamenti sono validi anche oggi?

Certamente. Al giovane che gli chiedeva che cosa dovesse fare per ottenere la vita eterna Gesù rispose: «Se vuoi entrare nella vita eterna osserva i Comandamenti» (Mt 19, 16-17). Fedele alla Scrittura e in conformità all’esempio di Gesù, la Tradizione della Chiesa ha riconosciuto ai dieci Comandamenti, o Decalogo, un’importanza e un significato fondamentali.
I Comandamenti sono indipendenti l’uno dall’altro?
Il Decalogo costituisce un’unità organica, in cui ogni «parola» o «Comandamento» rimanda a tutto l’insieme. Trasgredire un Comandamento è infrangere tutta la Legge.
Il Decalogo si riferisce solo all’Alleanza fra Dio e il suo popolo o anche alla legge naturale?
Il dono del Decalogo è accordato nell’ambito dell’Alleanza conclusa da Dio con il suo Popolo, e i Comandamenti ricevono il loro vero significato in e per mezzo di questa Alleanza. Però il Decalogo, come si è già ricordato, costituisce anche un’espressione privilegiata della legge naturale. Lo conosciamo attraverso la Rivelazione divina e con la ragione umana.
I Comandamenti obbligano sotto pena di peccato grave?
I dieci Comandamenti enunciano, nel loro contenuto fondamentale, obbligazioni gravi.
Tuttavia l’obbedienza a questi precetti comporta anche obblighi la cui materia, in se stessa, è leggera.
È possibile osservare i Comandamenti?
Dio rende possibile con la sua grazia ciò che comanda.

In che modo Gesù ha riassunto i Comandamenti?

Gesù ha riassunto i dieci Comandamenti nei due precetti della carità:
1) Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze;
2) Amerai il prossimo tuo come te stesso.

Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze

IL PRIMO COMANDAMENTO:
NON AVRAI ALTRO DIO FUORI DI ME

Che cosa ci ordina il primo Comandamento?
Il primo Comandamento chiama l’uomo a credere in Dio, a sperare in lui, ad amarlo al di sopra di tutto. Esso ci richiama alla virtù della religione.
Quali sono gli atti della virtù della religione?
Sono: adorare Dio, pregarlo, rendergli il culto dovuto, mantenere le promesse e i voti a lui fatti.
Il dovere di rendere culto a Dio riguarda solo i singoli individui?
No, riguarda l’uomo sia individualmente che socialmente, per cui l’uomo deve poter professare liberamente la religione in forma sia privata che pubblica.
Che cos’è la superstizione?
La superstizione è una deviazione del culto che rendiamo al vero Dio. Ha la sua massima espressione nell’idolatria, come nelle varie forme di divinazione e di magia.
Ci sono altri peccati contro il primo Comandamento?
L’azione di tentare Dio con parole e atti, il sacrilegio, la simonia (cioè la compravendita di cose sacre) sono peccati di irreligione proibiti dal primo Comandamento. E lo è pure l’ateismo, in quanto respinge o rifiuta l’esistenza di Dio.
Il culto delle immagini sacre non va contro il primo Comandamento?
No, il culto delle immagini sacre è fondato sul mistero dell’Incarnazione del Verbo di Dio e non è in opposizione al primo Comandamento.

IL SECONDO COMANDAMENTO:
NON NOMINARE IL NOME DI DIO INVANO

Che cosa prescrive il secondo Comandamento?
Il secondo Comandamento prescrive di rispettare il nome del Signore, perché il nome del Signore è santo.
Che cosa proibisce il secondo Comandamento?
Il secondo Comandamento proibisce ogni uso sconveniente del nome di Dio e soprattutto la bestemmia, che consiste nell’usare il nome di Dio, di Gesù Cristo, della Vergine Maria e dei santi in un modo ingiurioso. Proibisce poi il falso giuramento, con il quale si prende Dio come testimone di una menzogna, e lo spergiuro.
Dobbiamo ricordare spesso il nome di Dio?
Il cristiano incomincia le sue preghiere e le sue azioni con il segno della croce «Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».

IL TERZO COMANDAMENTO:
RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTE

Quali sono i giorni di festa?
Sono innanzitutto la domenica, che è il primordiale giorno festivo di precetto, e poi i giorni del Natale, dell’Epifania, dell’Ascensione, del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, della Santa Madre di Dio, della sua Immacolata Concezione e Assunzione, di San Giuseppe, dei santi Apostoli Pietro e Paolo e infine di tutti i Santi.
Come si devono santificare questi giorni?
Alla domenica e nelle altre feste di precetto i fedeli sono tenuti all’obbligo di partecipare alla Messa. Si devono poi astenere da quei lavori e da quegli affari che impediscono di rendere culto a Dio e turbano la letizia propria del giorno del Signore, o il dovuto riposo della mente e del corpo.
L’istituzione della domenica ha anche un significato sociale?
Senza dubbio: essa contribuisce a dare a tutti la possibilità di godere di un sufficiente riposo e del tempo libero che permetta loro di curare la vita familiare, culturale, sociale e religiosa. Ogni cristiano perciò deve evitare di imporre, senza necessità, ad altri ciò che impedirebbe loro di osservare il giorno del Signore.

Amerai il prossimo tuo come te stesso
IL QUARTO COMANDAMENTO:
ONORA IL PADRE E LA MADRE

Qual è il significato di questo Comandamento?
Con il quarto Comandamento Dio ha voluto che, dopo di lui, onoriamo i nostri genitori e coloro che egli, per il nostro bene, ha rivestito di autorità.
Quali sono i doveri dei figli verso i genitori?
I figli devono ai genitori rispetto, riconoscenza, giusta obbedienza e aiuto. Il rispetto filiale favorisce l’armonia di tutta la vita familiare.
Quali sono i doveri dei genitori verso i figli?
I genitori sono i primi responsabili dell’educazione dei propri figli alla fede, alla preghiera e a tutte le virtù. Essi hanno il dovere di provvedere, nella misura del possibile, ai loro bisogni materiali e spirituali.
Quali sono i doveri della pubblica autorità?
La pubblica autorità è tenuta a rispettare i diritti fondamentali della persona umana e le condizioni per l’esercizio della sua libertà.
Quali sono i doveri dei cittadini?
È dovere dei cittadini collaborare con i poteri civili all’edificazione della società in uno spirito di verità, di giustizia, di solidarietà e di libertà.
Il cittadino deve obbedire alle leggi in ogni caso?
Il cittadino è obbligato in coscienza a non seguire le prescrizioni delle autorità civili quando tali precetti si oppongono alle esigenze dell’ordine morale: «Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini» (At 5,29).
La società civile può prescindere dal Vangelo?
Ogni società ispira i propri giudizi e la propria condotta a una particolare visione dell’uomo e del suo destino. Al di fuori della luce del Vangelo su Dio e sull’uomo, è facile che le società diventino totalitarie.

IL QUINTO COMANDAMENTO:
NON UCCIDERE

Perché è proibito uccidere?
Perché ogni vita umana, dal momento del concepimento fino alla morte, è sacra, dato che la persona umana è stata voluta per se stessa a immagine e somiglianza del Dio vivente e santo. L’uccisione di un essere umano è gravemente contraria alla dignità della persona e alla santità del Creatore.
È lecita la difesa personale?
La proibizione dell’omicidio non abroga il diritto di togliere, a un ingiusto aggressore, la possibilità di nuocere. La legittima difesa è un dovere grave per chi ha la responsabilità della vita altrui o del bene comune.
Che cosa pensare dell’aborto?
Fin dal concepimento il bambino ha diritto alla vita. L’aborto diretto, cioè voluto come un fine o come un mezzo, è una pratica vergognosa, gravemente contraria alla legge morale.
La Chiesa condanna con una pena canonica di scomunica questo delitto abominevole contro la vita umana.
Quale deve essere il trattamento dell’embrione?
Dal momento che deve essere considerato come una persona fin dal concepimento, l’embrione deve essere difeso nella sua integrità, curato e guarito come ogni altro essere umano.
Che cosa pensare dell’eutanasia?
L’eutanasia volontaria, qualunque ne siano le forme e i motivi, costituisce un omicidio. È gravemente contraria alla dignità della persona umana e al rispetto del Dio vivente, suo Creatore.
Che cosa pensare del suicidio?
Il suicidio è gravemente contrario alla giustizia, alla speranza e alla carità. È proibito dal quinto Comandamento.
Che cos’è lo scandalo?
Lo scandalo è un atteggiamento o un comportamento che induce altri a compiere il male. È peccato grave se induce deliberatamente a colpe gravi.
Che cosa si deve pensare della guerra?
Si deve fare tutto ciò che è ragionevolmente possibile per evitare la guerra, dati i mali e le ingiustizie di cui è causa. La Chiesa prega: «Dalla fame, dalla peste e dalla guerra liberaci, Signore».
In caso di guerra valgono ancora le leggi morali?
La Chiesa e la ragione umana dichiarano la permanente validità della legge morale durante i conflitti armati. Le pratiche contrarie al diritto delle genti e ai suoi princìpi universali, deliberatamente messe in atto, sono dei crimini.
Come giudicare la corsa agli armamenti?
La corsa agli armamenti è una delle piaghe più gravi dell’umanità e danneggia in modo intollerabile i poveri.

IL SESTO COMANDAMENTO:
NON COMMETTERE ATTI  IMPURI

Che cos’è la virtù della castità?
La castità è quella virtù che esprime la positiva integrazione della sessualità nella persona, e conseguentemente l’unità interiore dell’uomo nel suo essere corporeo e spirituale. È strettamente dipendente dalla virtù cardinale della temperanza, che mira a sottomettere alla ragione le passioni e gli appetiti della sensibilità umana.
Quali sono i principali peccati gravemente contrari alla castità?
Sono la ricerca solitaria del piacere sessuale, i rapporti prematrimoniali o extramatrimoniali, le pratiche omosessuali, la pornografia.
Che cosa implica l’alleanza liberamente contratta dagli sposi?
Implica l’indissolubilità del matrimonio, la fedeltà e l’apertura alla fecondità.
Come va considerata la fecondità nel matrimonio?
La fecondità è un bene, un dono, un fine del matrimonio. Donando la vita, gli sposi partecipano della paternità di Dio.
È lecita la regolazione delle nascite?
La regolazione delle nascite rappresenta uno degli aspetti della paternità e della maternità responsabili. La legittimità delle intenzioni degli sposi non giustifica però il ricorso a mezzi inaccettabili, quali la contraccezione o la sterilizzazione.
Come realizzare allora tale regolazione?
Con la continenza e il ricorso ai periodi infecondi.
Quali sono le principali offese alla dignità del matrimonio?
Sono l’adulterio e il divorzio, la poligamia e la libera unione.

IL SETTIMO COMANDAMENTO:
NON RUBARE

Che cosa prescrive il settimo Comandamento?
Il settimo Comandamento prescrive la pratica della giustizia e della carità nella gestione dei beni terreni e dei frutti del lavoro umano.
A chi appartengono i beni della creazione?
I beni della creazione sono destinati all’intero genere umano. Il diritto alla proprietà privata non abolisce la destinazione universale dei beni.
Che cosa proibisce il settimo Comandamento?
Il settimo Comandamento proibisce il furto, che consiste nell’usurpare il bene altrui contro la volontà ragionevole del proprietario. Ma ogni modo di prendere e usare ingiustamente i beni altrui è contrario al settimo Comandamento. L’ingiustizia commessa esige riparazione. La giustizia commutativa esige la
restituzione di ciò che si è rubato.
Che pensare della schiavitù?
La legge morale proibisce gli atti che, a scopi mercantili o totalitari, provocano l’asservimento di esseri umani, il loro acquisto, la loro vendita, il loro scambio, come fossero merci.
L’uomo ha un dominio assoluto sulla natura?
Il dominio accordato dal Creatore all’uomo sulle risorse minerali, vegetali e animali dell’universo non può essere disgiunto dal rispetto degli obblighi morali, compresi quelli che riguardano le generazioni future.
Come si devono trattare gli animali?
Gli animali sono affidati all’uomo, il quale dev’essere benevolo verso di essi. Possono però servire alla giusta soddisfazione dei suoi bisogni.
La Chiesa si occupa anche dei problemi economici e sociali?
La Chiesa dà un giudizio in materia economica e sociale quando i diritti fondamentali della persona o la salvezza delle anime lo esigono. Essa si interessa del bene comune temporale degli uomini in funzione del suo ordinamento al Bene supremo, ultimo nostro fine.
Qual è il rapporto fra l’uomo e l’economia?
L’uomo è l’autore, il centro e il fine di tutta la vita economica e sociale. Il nodo decisivo della questione sociale è che i beni creati da Dio per tutti arrivino effettivamente a tutti, secondo la giustizia e con l’aiuto della carità.
Qual è il valore primario del lavoro?
Il valore primario del lavoro riguarda l’uomo stesso, il quale ne è l’autore e il destinatario. Mediante il lavoro l’uomo partecipa all’opera della creazione. Compiuto in unione con Cristo, il lavoro può essere redentivo.
Qual è il vero sviluppo economico e sociale?
Il vero sviluppo è quello che riguarda l’uomo nella sua integralità. Si tratta di far crescere la capacità di ogni persona a rispondere alla propria vocazione, e quindi alla chiamata di Dio.
Qual è il valore e il significato dell’elemosina?
L’elemosina fatta ai poveri è una testimonianza di carità fraterna: è anche un’opera di giustizia che piace a Dio.
Con quale sguardo dobbiamo guardare i poveri?
Nella moltitudine di esseri umani senza pane, senza tetto, senza fissa dimora, come non riconoscere Lazzaro, il mendicante affamato della parabola? Come non risentire la voce di Gesù: «Non l’avete fatto a me» (Mt 25,45)?

L’OTTAVO COMANDAMENTO:
NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA

In che cosa consiste la virtù della veracità?
La verità o veracità è la virtù che consiste nel mostrarsi veri nelle proprie azioni e nell’esprimere il vero nelle proprie parole, rifuggendo dalla doppiezza, dalla simulazione e dall’ipocrisia.
Quale testimonianza deve dare il cristiano?
Il cristiano non deve vergognarsi della «testimonianza da rendere al Signore» (2 Tm 1,8) in atti e parole. Il martirio è la suprema testimonianza resa alla verità della fede.
Quali sono i principali peccati contro l’ottavo Comandamento?
Sono la menzogna, la maldicenza, la calunnia e il giudizio temerario.
Che cos’è la menzogna?
La menzogna consiste nel dire il falso con l’intenzione di ingannare il prossimo che ha diritto alla verità. Se non reca grave danno al prossimo è solo peccato veniale.
Che cos’è la maldicenza?
È il rivelare senza un motivo oggettivamente valido i difetti e le mancanze altrui a persone che li ignorano.
Che cos’è la calunnia?
È un’affermazione contraria alla verità, che nuoce alla reputazione altrui.
Che cos’è il giudizio temerario?
È il ritenere il prossimo colpevole senza sufficiente fondamento.
Bisogna sempre osservare il segreto?
Il sigillo sacramentale è inviolabile. I segreti professionali vanno osservati. Le confidenze pregiudizievoli per altri non devono essere divulgate.
Quali sono i diritti della società nel campo dell’informazione?
La società ha diritto a un’informazione fondata sulla verità, sulla libertà, sulla giustizia. È poi opportuno imporsi moderazione e disciplina nell’uso dei mezzi di comunicazione sociale.
Che cosa comporta una colpa commessa contro la verità?
 Esige la riparazione.
Perché la Chiesa incoraggia le opere d’arte?
Le belle arti, ma soprattutto l’arte sacra, per loro natura, hanno relazione con l’infinita bellezza e verità divina, che deve essere in qualche modo espressa dalle opere dell’uomo, e sono tanto più orientate a Dio e all’incremento della sua lode e della sua gloria, in quanto nessun altro fine è loro assegnato se non di contribuire quanto più efficacemente possibile a indirizzare pienamente le menti degli uomini a Dio.

IL NONO COMANDAMENTO:
NON DESIDERARE LA DONNA D’ALTRI

Che cosa ci prescrive il nono Comandamento?
Il nono Comandamento ci mette in guardia dal desiderio smodato o concupiscenza della carne.
Come si può lottare contro la concupiscenza della carne?
Con la purificazione del cuore e la pratica della temperanza.
Perché è importante la purezza del cuore?
Perché ci farà vedere Dio, e fin d’ora ci consente di vedere ogni cosa secondo Dio.
Come si può giungere alla purezza del cuore?
Con la preghiera, la pratica della castità, la purezza dell’intenzione e dello sguardo.
Che cosa ci ricorda ancora il nono Comandamento?
Ci ricorda l’importanza del pudore, che consiste nel rifiuto di svelare ciò che deve rimanere nascosto. Ispira la scelta del modo di vestire. È pazienza, modestia, discrezione. Custodisce l’intimità della persona.

IL DECIMO COMANDAMENTO:
NON DESIDERARE LA ROBA D’ALTRI

Che cosa ci proibisce il decimo Comandamento?
Il decimo Comandamento ci proibisce la sfrenata cupidigia generata dalla brama smodata delle ricchezze e del potere insito in esse.
Che cos’è l’invidia?
È la tristezza che si prova davanti ai beni altrui, è l’irresistibile desiderio di appropriarsene.
Come si può combattere l’invidia?
Con la benevolenza, l’umiltà e l’abbandono alla Provvidenza di Dio.
È necessario il distacco dalle ricchezze?
Il distacco dalle ricchezze è indispensabile per entrare nel Regno dei cieli: «Beati i poveri in spirito» (Mt 5,3).
Quale deve essere il vero desiderio dell’uomo?
Il vero desiderio dell’uomo deve essere quello di vedere Dio. La sete di Dio è estinta dall’acqua della vita eterna.

Padre Maria Giulio Scozzaro

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