martedì 21 gennaio 2014

L'invidia - don Vincenzo Carone

Non sono pochi i cristiani che invidiano gli altri perchè pensano che fanno una vita beata, ottengono tutto quello che vogliono, godono veramente i piaceri della vita.
Lo spirito di coloro che invidiano la dolce vita degli altri è debole e spesso anche malato a motivo dell´invidia. Se la loro fede fosse seria, avrebbero compassione di coloro che invidiano perché il godimento del peccato porta alla privazione di Dio e di tutti i beni spirituali che Gesù dona a coloro che gli sono fedeli. La dolce vita finisce nell´inferno, la vita di colui che cammina sulla via della conversione è priva delle preoccupazioni e delle paure del benessere, quando il benessere diventa il solo motivo per vivere.
Per vivere felici non occorre tenere soldi in quantità, la vita quaggiù resta per tutti una misera cosa.
Quando tu entri nell´ubbidienza alla fede, davanti a te si apre un orizzonte nuovo, la vita eterna si manifesta ogni giorno con una maggiore chiarezza. Tu fai un confronto tra il piacere che dona l´abbuffarsi del benessere e il benessere spirituale che ti dona l´esercizio delle virtù cristiane.
Quando la tua vita è virtuosa, tu vedi il Padre Celeste che ti ama e ti aspetta per darti una vita dove sarai veramente felice. Dio è fedele e giusto, mediante le sofferenze che vengono dalla privazione del piacere illecito, Dio ti purifica da tutte le tue iniquità.
Ti dona la sua stessa santità perché tu sei addolorato di te stesso e ti stai impegnando a cambiare la tua condotta, ogni giorno ti dona le Grazie perché tu diventi migliore. Chi vive immerso nei piaceri illeciti, vive nelle tenebre, chi vive di fede vive nella luce. Costui vede chiaro come stanno le cose riguardo al bene e al male, alla verità e all´errore, perché “Dio è luce”, lo Spirito Santo illumina la sua coscienza e gli fa vedere il danno che il peccato porta alla vita dell´uomo sulla terra. “vivete nella Luce della parola di Dio affinché abbiate comunione con noi e la nostra comunione sia con il Padre e con Gesù Cristo suo Figlio” l´Apostolo mette in guardia i fedeli che orientano la loro vita nei valori del mondo trascurando i valori che portano alla salvezza eterna: “se diremo di essere in comunione con Lui, ma camminiamo nelle tenebre dei nostri peccati, siamo mentitori” (1Gv 1,6: 2Cor 6). Fuori della comunione con Cristo non c´è salvezza, c’è tristezza e disperazione. San Paolo chiama satana e i suoi angeli: i principi delle tenebre (Ef 6,12).
Sono i maestri dei peccatori, insegnano loro come devono estorcere dalla carne un piacere sempre più intenso e sempre più depravato. I demoni dominano sulla loro volontà e sulle loro decisioni e tranquillizzano la loro coscienza col pensiero che Dio non esiste, e che la morale del cristianesimo crea squilibri psichici. Ogni iniquità è tenebra e i peccatori sono sommersi dalle loro iniquità.
A quelli che credono in Cristo, Dio ha dato la speranza di pervenire alla comunione con Lui, li libera dai peccati che sono tenebre e li fa vivere nella luce della Verità rivelata. L’amore che tu ricevi da Dio è un amore di servizio. “Propter nos homines et propter nostram salutem descendit de Coelo”, Dio si è fatto uomo per noi uomini e per la nostra salvezza.
Il Padre Celeste, mandando suo Figlio, fa un servizio a noi donandoci la salvezza. Lo Spirito Santo viene mandato dal Figlio per santificare quelli che credono in Cristo. “donna, questo è il figlio tuo”, la Madonna ci è stata data da Gesù morente affinché compia verso di noi il suo servizio materno.
Tutti servono nel silenzio, con discrezione e con il più assoluto rispetto della libertà degli uomini e delle donne. “ecco la serva del Signore, sia fatta di me secondo la tua parola” la Madonna manda l´Angelo e riferire al Padre Celeste la sua decisione. “Giuseppe, non temere di prendere con te Maria tua sposa” E Giuseppe si mette al servizio di Maria e del Figlio suo. “come avverrà questo, non conosco uomo?”
La Madonna vuole sapere come deve svolgere il compito che le viene affidato. Poteva dire: si, lo farò senz’altro.
L´amore è servizio, non ha nulla a che vedere con quello che si sente. “chi vuol essere il primo, deve essere il servitore degli altri”. “Io che sono il vostro Maestro, non sono venuto per comandare nel mondo, ma per servire a voi dandovi tutto quello di cui avete bisogno perché abbiate una vita senza la morte e senza sofferenze”.
L´amore che riceviamo da Dio è un amore misericordioso. Il tuo amore al prossimo deve essere un amore paziente.
Se non sei paziente in famiglia, nella comunità ecclesiale e nella società dove vivi, non hai in te l´amore di Cristo, perché il suo è un amore di servizio. 

Don Vincenzo






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