martedì 7 gennaio 2014

Il demonio e la tentazione - don Vincenzo Carone

Ia l´opera della sua Redenzione. Soltanto questo amore ricevuto e donato diventa carità che realizza la giustizia e il bene comune nella famiglia, nella Chiesa e nella società. Devi formare in te l´amore che Dio ti dona. 
Chiunque non realizza l´amore di carità diventa furbo. Nei rapporti umani, familiari e sociali costui illude e delude il prossimo. Il furbo è sempre astuto nel deformare la parola di Dio, la Chiesa e la missione che i sacerdoti devono compiere per il bene delle anime. Il furbo non prega mai, non si lascia mai sfuggire l´occasione per godere il piacere sessuale. La sua abilità a presentarsi come una persona amabile e per bene raggiunge sempre l´obiettivo che si propone. Il furbo è un essere ripugnante e disgustoso. La sua malizia è talmente raffinata che riesce sempre a trovare le argomentazioni che fanno centro nel cuore degli altri, è perfetto nell´ingannare gli altri. Riesce a coprire l´inganno in modo che la malizia che tiene del cuore possa essere esercitata nei peccati più vergognosi. Nella Chiesa nol demonio sa che la tentazione insistente facilmente ti porta allo scoraggiamento e a volte persino alla disperazione. Non dimenticare mai che la tentazione ti riporta nel momento in cui hai desiderato commettere un peccato, gli stessi sentimenti forti, la stessa fragilità e la stessa voglia di andare avanti fino all´appagamento della passione. Non pensare mai che questo sia un peccato, il peccato si compie con la volontà e soltanto con la volontà. Prega fervorosamente il Signore affinché ti aiuti a resistere all´attrazione malefica del peccato. La Madonna farà in modo che la tentazione sia contrastata dai mezzi spirituali adeguati in modo che la forza malefica del demonio non superi mai la tua forza (1Cor 10,13). 
Con umiltà e fiducia affida alla Misericordia di Maria la tua fragilità ed Ella trasformerà il tuo sacrificio in doni di Grazia e di santità. Tutti siamo tentati e tribolati, Dio però salva soltanto colui il quale si rivolge a Lui con uno spirito umile e contrito, quando arriverà il giorno stabilito dalla sua Provvidenza, Dio lo libererà e lo innalzerà fino ad annoverarlo tra i suoi Santi. (1Pt 5,6; Sal 33,19). 
Se vuoi sapere se vivi veramente di fede, esamina il tuo comportamento e la tua reazione quando sei tentato e tribolato dalle innumerevoli prove della vita. La santità della tua vita non viene mai dal potere di fare qualcosa che gli altri non sanno fare. La misura della tua perfezione nella vita cristiana viene data dalle tentazioni e dalle tribolazioni. Soltanto nella lotta contro le tentazioni tu meriti le Grazie che ti santificano. Nella sofferenza e nelle tentazioni tu puoi esercitare la virtù della fede e della speranza, e cosi acquistare meriti per il Cielo. Impara a sopportare te stesso nelle avversità senza mai perdere la speranza nella Provvidenza di Dio. Un cristianesimo senza le prove che calibrano la fede, è un cristianesimo senza la carità. Molti si preoccupano di accumulare una riserva di sentimenti buoni. 
I sentimenti, ance se buoni non sono adatti per respingere la violenza del male. 
Una persona che vive di sensazioni ,è priva di ogni capacità di edificare qualcosa di buono non solo nella vita cristiana, ma anche nella vita umana. La personalità umana e cristiana va edificata con innumerevoli sacrifici e rinunzie. 
Se tu vuoi esercitare una professione impegnativa, devi conquistare la capacità di esercitarla mediante molti sacrifici, rinunzie e soprattutto mediante un impegno costante. Tutti i matrimoni di coloro che si sposano perché “sentono qualcosa nel cuore” fanno una brutta fine, non è possibile amare una persona ed essere amato da lei senza essere disposti a innumerevoli sacrifici e rinunzie. Similmente nel tuo rapporto col Signore. La carità è l´amore che ricevi dal Dio Crocifisso, dalla tua croce tu devi ricambiare l´amore tenendo sempre presente che Lui ti ha redento, e ti ha dato la possibilità di completare nella tua vitn mancano coloro che sono furbi con il Signore, riescono sempre a liberarsi dalla efficacia della parola di Dio che hanno ascoltato. 
A volte la parola di Dio non interessa loro, altre volte non vogliono vedere la verità della loro coscienza. 
Il Salmo dice: il Signore è astuto con chi vuole fare il furbo. L´astuzia di Dio agisce in tre momenti. 
In un primo momento lascia fare, si comporta come se non sapesse nulla. Nel secondo momento “lo abbandona a satana” (San Paolo), lo lascia sotto l´influsso di satana in modo che commette tutto il male che satana gli suggerisce e gli insegna a realizzare. Il furbo sprofonda cosi nel peccato e si perfeziona sempre di più nella malizia. Il terzo momento: Dio fa vedere al furbo che non ha nessuna possibilità di uscire fuori dall´abisso in cui è precipitato e gli dona la Grazia di rivolgersi a Lui per chiedergli perdono.


Don Vincenzo Carone


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