Il mondo in cui viviamo pone all'uomo di oggi domande difficili e irresolubili:
Da dove arriva il male? Perché succedono tante crudeltà nel mondo? Perché le
guerre e i brutali massacri? Perché la distruzione disumana di tutto quello che
l'uomo ha faticosamente costruito? Perché si è diffuso l'odio tra i popoli,
l'odio che continua a devastare i rapporti umani? Perché le vendette che
portano fino allo sterminio di intere nazioni? Come è possibile spiegare le
innumerevoli stragi di vittime innocenti, donne, anziani, bambini..., violenze
senza fine?... e tutto questo nel ventesimo secolo.
Perché il mondo civilizzato porta con sé tantissime ingiustizie sociali? Perché da una parte tanta gente muore di fame e dall'altra si butta un'enorme quantità di cibo? Perché esistono persone che nuotano nell'oro ed altre che non hanno nemmeno quel minimo indispensabile per la vita decorosa di una persona?
Perché oggi giorno l'intera umanità impiega tutte le sue risorse per accumulare armi, e intanto si muore di fame? Perché le armi?
E cosa dire delle tragedie personali? È difficile incontrare oggi una persona felice e contenta, quasi impossibile trovare una famiglia unita. Discordia, infedeltà coniugale, l'abituale divorzio, l'uso di stupefacenti, alcolismo, omosessualità, perversioni sessuali, i sempre più frequenti casi delle anormalità e malattie psichiche... sono le manifestazioni ordinarie che si possono individuare in una o più famiglie e persone.
Perciò, è assolutamente naturale che l'uomo si ponga la domanda: Da dove arriva il male? Ci chiediamo se esiste il modo o la possibilità di uscire da quell'incantato cerchio che ci stringe sempre di più. Esiste, dunque, la liberazione, la via per salvarsi?
L'uomo fa domande simili da quando è apparso sul nostro pianeta. I più grandi intelletti del mondo hanno cercato le risposte. Sono questioni studiate da filosofi, psicologi, moralisti, scrittori, registi del cinema, diversi analisti, fondatori di altre religioni e di movimenti religiosi. Ma nessuno di loro è mai riuscito a rispondere adeguatamente ad alcune questioni fondamentali e tantomeno a capire il modo di liberare le anime dalle catene del male.
Sapienza e mente umana non sanno rispondere a queste domande. Per esperienza sappiamo che la sofferenza segue l'uomo dalla culla alla tomba. Tutti gli sforzi umani, dal principio della sua vita sulla terra, si alimentano col desiderio di creare il paradiso terrestre; tuttavia, alla fine del ventesimo secolo dobbiamo disperatamente constatare di trovarci nella "valle delle lacrime".
L'uomo stesso causa tantissimi mali. Ma ne esistono tali che ci causano tormenti e non dipendono dalla nostra volontà. Qui intendo le calamità naturali, grandine e alluvioni devastanti, uragani e cicloni, vulcani e terremoti che distruggono in un attimo cancellando intere città e regioni con la loro popolazione.
E cosa dire delle malattie incurabili? Quanti ammalati ci sono negli ospedali senza una speranza di guarire? Come spiegare le nascite dei bambini handicappati, fisicamente e mentalmente disabili, tante volte proprio per colpa dei genitori?
Come giustificare gli esodi in questo "secolo avanzato" di tutti quei popoli costretti a lasciare le proprie case, i paesi con un sacchetto in mano e a doversi sistemare in una tenda, adeguandosi a condizioni di vita neanche minimamente igieniche,... felici di sopravvivere?
Dopo tutto questo non possiamo non vedere i diversi problemi morali e i disturbi mentali che tormentano l'anima e il cuore dell'uomo. Ricordiamo i bambini orfani che nella vita non proveranno mai l'affetto e l'amore materno; il dolore di un genitore davanti alla perdita del proprio figlio.
Tutti questi mali e sventure non hanno origine, almeno apparentemente, nella eventuale colpa del singolo. Viceversa, esistono le disgrazie e l'infelicità radicati dal male nell'animo umano. Nel nostro cuore nascono superbia, egoismo, invidia, gelosia, odio, impurità e al tre attitudini maligne. Sono le radici da cui germogliano delitti e guerre, che, in ogni epoca della storia, dietro di sé lasciano chilometri di deserto inaridito. Tutto ebbe inizio là, dove Abele fu vittima dell'invidia fraterna. Infine possiamo constatare che l'intera storia umana era, ed è ancora in tutte le sue epoche, macchiata di sangue, segnata dalla sofferenza, particolarmente in questo secolo.
Sì, l'uomo moderno è orgoglioso del progresso che sta realizzando. Ma possiamo dire che l'uomo di oggi e più felice dell'uomo di ieri? Attualmente, certo, godiamo dei vantaggi dallo sviluppo tecnologico che purtroppo con sé trascina le nuove forme del male. Il famoso E. Autexier ha detto: "Pensare di poter evitare la sofferenza, significa pensare invano!".
"La vittoria del mondo che in cinque parti è il figlio di satana; in tre parti il servo di satana, e in altre due parti indifferente verso Dio, è di spegnere la luce nelle anime dei santi.
Difendetevi da voi stessi, dal mondo, dalla fisicità e dagli spiriti maligni. Ma soprattutto proteggetevi da voi stessi. Riparatevi, o figli, dalla superbia, mondanità, ipocrisia, accidia, torpore spirituale e avidità".
Mons. Milivoj Bolobanic
Perché il mondo civilizzato porta con sé tantissime ingiustizie sociali? Perché da una parte tanta gente muore di fame e dall'altra si butta un'enorme quantità di cibo? Perché esistono persone che nuotano nell'oro ed altre che non hanno nemmeno quel minimo indispensabile per la vita decorosa di una persona?
Perché oggi giorno l'intera umanità impiega tutte le sue risorse per accumulare armi, e intanto si muore di fame? Perché le armi?
E cosa dire delle tragedie personali? È difficile incontrare oggi una persona felice e contenta, quasi impossibile trovare una famiglia unita. Discordia, infedeltà coniugale, l'abituale divorzio, l'uso di stupefacenti, alcolismo, omosessualità, perversioni sessuali, i sempre più frequenti casi delle anormalità e malattie psichiche... sono le manifestazioni ordinarie che si possono individuare in una o più famiglie e persone.
Perciò, è assolutamente naturale che l'uomo si ponga la domanda: Da dove arriva il male? Ci chiediamo se esiste il modo o la possibilità di uscire da quell'incantato cerchio che ci stringe sempre di più. Esiste, dunque, la liberazione, la via per salvarsi?
L'uomo fa domande simili da quando è apparso sul nostro pianeta. I più grandi intelletti del mondo hanno cercato le risposte. Sono questioni studiate da filosofi, psicologi, moralisti, scrittori, registi del cinema, diversi analisti, fondatori di altre religioni e di movimenti religiosi. Ma nessuno di loro è mai riuscito a rispondere adeguatamente ad alcune questioni fondamentali e tantomeno a capire il modo di liberare le anime dalle catene del male.
Sapienza e mente umana non sanno rispondere a queste domande. Per esperienza sappiamo che la sofferenza segue l'uomo dalla culla alla tomba. Tutti gli sforzi umani, dal principio della sua vita sulla terra, si alimentano col desiderio di creare il paradiso terrestre; tuttavia, alla fine del ventesimo secolo dobbiamo disperatamente constatare di trovarci nella "valle delle lacrime".
L'uomo stesso causa tantissimi mali. Ma ne esistono tali che ci causano tormenti e non dipendono dalla nostra volontà. Qui intendo le calamità naturali, grandine e alluvioni devastanti, uragani e cicloni, vulcani e terremoti che distruggono in un attimo cancellando intere città e regioni con la loro popolazione.
E cosa dire delle malattie incurabili? Quanti ammalati ci sono negli ospedali senza una speranza di guarire? Come spiegare le nascite dei bambini handicappati, fisicamente e mentalmente disabili, tante volte proprio per colpa dei genitori?
Come giustificare gli esodi in questo "secolo avanzato" di tutti quei popoli costretti a lasciare le proprie case, i paesi con un sacchetto in mano e a doversi sistemare in una tenda, adeguandosi a condizioni di vita neanche minimamente igieniche,... felici di sopravvivere?
Dopo tutto questo non possiamo non vedere i diversi problemi morali e i disturbi mentali che tormentano l'anima e il cuore dell'uomo. Ricordiamo i bambini orfani che nella vita non proveranno mai l'affetto e l'amore materno; il dolore di un genitore davanti alla perdita del proprio figlio.
Tutti questi mali e sventure non hanno origine, almeno apparentemente, nella eventuale colpa del singolo. Viceversa, esistono le disgrazie e l'infelicità radicati dal male nell'animo umano. Nel nostro cuore nascono superbia, egoismo, invidia, gelosia, odio, impurità e al tre attitudini maligne. Sono le radici da cui germogliano delitti e guerre, che, in ogni epoca della storia, dietro di sé lasciano chilometri di deserto inaridito. Tutto ebbe inizio là, dove Abele fu vittima dell'invidia fraterna. Infine possiamo constatare che l'intera storia umana era, ed è ancora in tutte le sue epoche, macchiata di sangue, segnata dalla sofferenza, particolarmente in questo secolo.
Sì, l'uomo moderno è orgoglioso del progresso che sta realizzando. Ma possiamo dire che l'uomo di oggi e più felice dell'uomo di ieri? Attualmente, certo, godiamo dei vantaggi dallo sviluppo tecnologico che purtroppo con sé trascina le nuove forme del male. Il famoso E. Autexier ha detto: "Pensare di poter evitare la sofferenza, significa pensare invano!".
"La vittoria del mondo che in cinque parti è il figlio di satana; in tre parti il servo di satana, e in altre due parti indifferente verso Dio, è di spegnere la luce nelle anime dei santi.
Difendetevi da voi stessi, dal mondo, dalla fisicità e dagli spiriti maligni. Ma soprattutto proteggetevi da voi stessi. Riparatevi, o figli, dalla superbia, mondanità, ipocrisia, accidia, torpore spirituale e avidità".
Mons. Milivoj Bolobanic
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