domenica 28 luglio 2013

TRE ACCUSATORI

1. La coscienza.

Considera come ti presenterai innanzi al Giudice per la resa dei conti: una luce superba svelerà te al tuo sguardo; la coscienza, che dirà contro di te? Ora ne soffochi la voce, sminuisci la gravità del peccato, battezzi per scrupoli tanti rimproveri di lei; tutto ti pare lecito o inevitabile; adesso, contro il suo avviso, ridi, godi, ti diverti...; ma al Giudizio scorgerai evidente il tuo fallo. A che varranno le tue scuse? Non sarebbe molto meglio rimediarvi adesso?

2. Il demonio.

Con un sogghigno satanico, pretenderà te, come sua preda, dal Giudice, mostrando il grosso volume dei tuoi peccati. Dalla prima giovinezza alla più tarda età; dalla prima Confessione all'ultima; dalla prima Grazia alla suprema: quante cose additerà meritevoli di condanna! In casa, in chiesa, al lavoro, allo studio; con i parenti, con gli amici; di giorno, di notte; nei pensieri, nelle parole, nelle opere; di quanti peccati ti accuserà il demonio! Che dirai a tua difesa?

3. La Croce.

Come segno di redenzione, arca di salvezza, sta raccolto in essa ogni benefizio di redenzione. Al Giudizio essa ti rivelerà il nome di Cristiano disonorato, l'amore di Gesù disprezzato, il suo Sangue di cui hai abusato, le massime del Vangelo derise, le grazie particolari tenute in nessun conto! Intenderai, alla vista della Croce, che ha fatto Gesù per salvarti, e tu per dannarti... Anima mia, come ti presenterai al Giudizio? E questo può accaderti oggi stesso...

PRATICA: Rimedia, mentre hai tempo: ricorri a Maria.


laparola.it



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