martedì 3 dicembre 2013

San Francesco Saverio

" Per amore e servizio di Dio nostro Signore vi prego, carissimi fratelli, di scrivermi molto a lungo circa tutti i membri della Compagnia, poiché in questa vita non spero più di vedervi «faccia a faccia», ma soltanto «per enigmata» e cioè per lettera. 
Non negatemi questa grazia, pur non essendone io meritevole: ricordatevi che Dio nostro Signore fece voi meritevoli affinché io, per mezzo vostro, sperassi e ottenessi gran merito e conforto. 
Circa il modo che devo seguire con questi pagani e musulmani, dai quali ora vado, scrivetemi assai a lungo per servizio di Dio nostro Signore, poiché spero che per vostro tramite il Signore mi faccia conoscere la via da tenere per convertirli alla Sua santa fede. Prima di avere una risposta, spero in Nostro Signore che mi siano rese manifeste nelle vostre lettere tutte le mancanze che avrò compiuto in questo frattempo e che io possa in futuro emendarmene. 
Frattanto, per i meriti della santa madre Chiesa, in cui ho riposto la mia speranza e della quale voi siete membri vivi, confido che Cristo nostro Signore mi faccia capire e concedere la grazia di servirsi di questo inutile strumento per stabilire la Sua fede fra i pagani… 
Così smetto, pregando Dio nostro Signore che, con la Sua infinita misericordia, ci riunisca nella Sua santa gloria, dato che fummo creati per essa e ci accresca in questa vita le forze affinché in tutto e per tutto noi Lo serviamo come Egli comanda e adempiamo la Sua santa volontà… Il vostro inutile fratello in Cristo"

S. Francesco Saverio, Ai compagni residenti in Roma, 20 settembre 1542.


Tertio Nonas Decembris. Luna undetricesima. Sancti Francisci Xaverii, Sacerdotis e Societate Jesu et Confessoris, Indiarum Apostoli, gentium conversione, donis et miraculis clari; qui plenus meritis et laboribus obdormivit in Domino in Sanciano, Sinarum insula, pridie huius diei. Ipsum beatum uirum Pius Decimus, Pontifex Maximus, caelestem sodalitati et operi Propagandae Fidei Protectorem elegit atque constituit; Pius uero Papa Vndecimus peculiarem omnibus Missionibus Patronum dedit et confirmauit. Eius autem festiuitas, jussu Alexandri Papae Septimi, hodie celebratur



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