In questa vigilia natalizia, nei miei numerosi viaggi per ministero, mi sono imbattuto spesso in uno di quegli addobbi natalizi che vogliono esprimere la gioia della festa con brillio di luci e colori. Uno dei più frequenti - novità m'è parso - di quest'anno, è una grande stella da cui piove un fascio di raggi luminosi. Bella! Tra i tanti segni dell' attesa natalizia quello della "stella raggiante" mi sembra il più parlante, il più significativo, il più lontano dalla baldoria pagana, il più vicino alla simbologia cristiana che trae origine dai santi evangeli. Di qui è nata in me l'idea, che ho subito abbracciato, di raccogliere la suggestione per trarne spunto per il consueto messaggio augurale natalizio e di principio d'anno da offrire a tutti i miei amici, vicini e lontani, non voglio far mancare il mio fraterno beneaugurante saluto. Lo racchiudo subito nell' espressione che metto a titolo di questo messaggio augurale: "Seguiamo la stella". Viene subito in mente uno degli episodi evangelici più pieni di significato e toccanti: la visita dei magi al Figlio di Dio fatto uomo, nato dalla Vergine Maria (cf Mt 2, 1-12). Questi misteriosi personaggi, anonimi e venuti di lontano, sospinti da un forte impulso e illuminati dalla Grazia si incamminano senza sapere nemmeno verso dove. Si misero in viaggio comunque, ed immediatamente la strada venne loro indicata da un astro luminoso che li precedeva fino a guidarli là dove trovarono quello che sapevano essere un re, il re atteso. Lo trovarono tra le braccia di Maria, ne furono ricolmi di gioia e se ne tornarono pienamente soddisfatti in ciò che la loro sapienza e la grazia aveva fatto loro intuire. E' sempre così - mi pare di poter dire a me stesso e ai miei fratelli - : quando sinceramente si cerca e si desidera incontrare la piena soddisfazione a quanto possa riempire il nostro cuore desideroso di infinito, è questo il motivo del ritorno della festa cristiana del Natale. Per chi sappia e lo voglia si tratta di ritrovare le ragioni di un incontro che è l'approdo necessario verso chi, unico può colmare il nostro vuoto e soddisfare il nostro incoercibile desiderio di infinito. L'unica luce capace di vincere tutti gli incantesimi di false mete, il richiamo di luci fatue, la voce allettante di sirene ingannatrici, è la "stella" di Gesù, Colui che è "via, verità e vita" (Gv 14, 6), "la luce vera che illumina ogni uomo" (Gv 1,9).
Gesù - lo ripeto ancora a me e ai miei fratelli - non è una delle tante luci che lampeggiano troppo spesso ingannevolmente sulla nostra strada, non è nemmeno una delle provvidenziali luci che l'umana natura e la razionale sapienza mette a nostra disposizione perchè ne sappiamo saggiamente usufruire, Gesù è la luce piena, la stella promessa a Giacobbe dall' antichità (cf Num 24, 17), è soprattutto il sole "che illumina la città di Dio" (cf Ap 22, 5), ossia l'universo divino umano al cui centro è l'uomo, è "luce che sorge dall'alto per illuminare coloro che giacciono nelle tenebre e nell'ombra di morte e indirizza i nostri passi sulla via della pace" (cf Lc 1, 78). Quale mirabile vocabolario di luce la divina Parola ci offre a designare il mirabile mistero dell'Incarnazione, dell'incontro di Dio con l'uomo! Per capire tutto questo abbiamo bisogno della luce della "stella di Gesù". Qual è la tua stella, o fratello? L'hai trovata o la cerchi ancora con spasimo? L'hai avvistata una prima volta e ne sei stato conquiso, ma poi, ostacolato dalle vicissitudini della vita, dal dubbio, dalle false predicazioni dei maestri del nulla, dalle velenose iniezioni delle ideologie o semplicemente dalla stanchezza frutto della umana finitudine l'hai persa di vista? E tuttora non ne vedi lo splendore? E’ il momento di ritrovare questa stella. Tu lo sai: essa brilla indefettibilmente nel tuo cielo quando esso è terso e limpido; spesso tuttavia il raggio della stella può essere offuscato dalle nebbie uggiose di una vita senza senso, senza punti di riferimento certi ... E' il momento di spazzar via ogni nebbia e ritrovare la luminosa carezza del raggio di quella stella. Seguiamo la "stella di Gesù"! Essa da duemila anni brilla nel cielo limpido. Anche nel tuo, che sia consapevole o no. Abbiamo urgente bisogno di stropicciarci gli occhi, abbiamo bisogno di vedere. Abbiamo bisogno di un occhio limpido e penetrante che, non abbagliato da altre luci, ci faccia vedere "la luce", ci faccia vedere Gesù; questo occhio è la fede. Ci è stata donata nel battesimo, è alimentata dalla Parola, è confermata dalla Chiesa e dai suoi pastori, è propiziata dalla preghiera, è alimentata dalle fonti della grazia. Guarire i nostri occhi per vedere finalmente la luce e vincere le nostre tenebre (cf Ap 3, 18): ecco l'urgenza anche di questo Natale. E’ questo il Natale che cerchiamo. Non permettiamo a nessuno di contaminarlo. Vogliamo vedere Gesù. Vogliamo incontrare Gesù. Vogliamo restare con Gesù.
Auguriamoci vicendevolmente che questo insopprimibile anelito sincero e profondo si realizzi in pienezza.
Buon Natale, fratelli! Con la mia preghiera e la mia benedizione
+ Mons.Andrea Gemma, Vescovo esorcista
venerdì 27 dicembre 2013
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