mercoledì 6 novembre 2013

«Tutto si paga»

Una volta, durante la celebrazione della S. Messa nella Chiesa di S. Paolo alle tre Fontane, a Roma, S. Bernardo vide una scala intermina­bile che saliva fino al Cielo. Mol­tissimi Angeli andavano su e giù per essa, portando dal Purgatorio al Paradiso le anime liberate dal sa­crificio di Gesù, rinnovato dai Sa­cerdoti sugli altari di tutta la terra.

Alla morte di un nostro parente, quindi preoccupiamoci molto di più della celebrazione e dell'ascolto di SS. Messe, che delle corone di fiori, degli abiti neri, del corteo funebre... 

«Il Santo Sacrificio della Messa - diceva S. Giovanni Bosco - giova alle anime del Purgatorio; anzi è il mezzo più efficace per sollevare quelle anime dalle loro pene, dimi­nuire il tempo del loro esilio e in­trodurle più presto nel regno beato».

Di P. Pio da Pietrelcina si rac­contano molte apparizioni di anime purganti che andavano a chiedere il suffragio della sua S. Messa per poter lasciare il Purgatorio. Un gior­no egli celebrò la S. Messa in suffra­gio del papà di un suo confratello. Al termine dei S. Sacrificio, P. Pio disse al confratello «Stamattina l'anima di tuo papà è entrata in Paradiso». Il confratello ne fu feli­cissimo, e tuttavia disse a P. Pio: «Ma, Padre, il mio buon papà é morto trentadue anni fa!» - «Figlio mio - gli rispose il padre - davanti a Dio tutto si paga!» Ed è la S. Messa che ci procura un prezzo di infinito valore: Il Corpo e il Sangue di Gesù «Agnello immolato» (Ap 5,12).

In una predica, un giorno il S. Curato d'Ars portò l'esempio di un sacerdote che, celebrando la Messa per un suo amico defunto, dopo la Consacrazione così pregò: «Padre Santo ed Eterno, facciamo un cambio. Voi possedete l'anima del mio amico nel purgatorio: io ho il corpo del vostro Figlio nelle mie mani. Voi liberatemi, e io vi offro il vostro Figliolo, con tutti i meriti della sua Passione e morte».


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