Il Papa e i vescovi nel pomeriggio del 26 maggio nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, dopo aver recitato il rosario hanno compiuto l’atto dell’affidamento dell’Italia alla Madonna, in occasione dei 150 anni dell’unità del Paese.
In un sussidio liturgico diffuso dalla Cei a tutte le diocesi per la celebrazione del rosario, l’appellativo con cui ci si è rivolti alla Madonna è quello di «Mater Unitatis ».
«Fratelli e sorelle, - si legge nel sussidio della Conferenza episcopale italiana - in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, la Chiesa desidera affidare a Maria, che invochiamo con il titolo di Mater Unitatis, tutto il popolo italiano. In comunione con le altre comunità cristiane, celebreremo i misteri della luce».
Il rosario del giorno 26 maggio si è richiamato alla messa per l’unità celebrata lo scorso 17 marzo in Santa Maria degli Angeli dal presidente dei vescovi italiani, Angelo Bagnasco.
Nella nostra parrocchia la cerimonia è avvenuta il 31 maggio alle 21.00, a chiusura del mese di maggio dedicato a Maria.
Presenti i sacerdoti e i diaconi, le navate centrali e laterali piene di fedeli, si è recitato il Santo Rosario con riflessioni sui Misteri della Luce alternati a canti mariani. Al termine dell’omelia la recita della preghiera di affidamento dell’Italia a Maria.
La cerimonia è proseguita con la deposizione sull’altare di un omaggio floreale (un bel cesto di fiori); il parroco ha incensato l’icona di Maria mentre l’assemblea cantava il Magnificat.
Al termine il canto “Madonna nera” e la benedizione solenne.
Qui sotto, cliccando sul link, trovate la “Preghiera di Affidamento dell’Italia alla Madonna”
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