Anche questo mese di dicembre 2005 è scattata la gara di solidarietà per non fare sentire soli chi non ha più casa, famiglia o chi non ce l'ha mai avuta. A tutti, almeno per un giorno, è stata trasmessa un pò di serenità e soprattutto di speranza.

Contemporaneamente si è svolto il pranzo di Natale, all'insegna della speranza, preparato per una cinquantina di persone che hanno trovato ospitalità nei locali dell'Aler. Dalle abili mani del nostro Cesare, di suor Vittorina e altri volontari è uscito un menù degno di un convivio familiare. E' stato preparato un pranzo per anziani, poveri e senza tetto, che altrimenti avrebbero trascorso questa giornata in solitudine, Alla fine panettone, dolcetti, spumante e tanta allegria, La tradizione del pranzo natalizio presso le case popolari è ormai decennale.
E DOPO NATALE???
Naturalmente il volontariato non inizia e non finisce con il pranzo di Natale. Tutto l'anno si cerca di aiutare gli ospiti nei loro bisogni primari: uscire dall'emergenza, trovare un'occupazione e una casa, venire loro incontro nel disbrigo dei documenti.
I volontari di San Pio V seguono più il percorso del cuore, una voglia di festeggiare un impegno civile e sociale che accumuna le persone. Si oltrepassano i confini individuali per abbracciare l'altro, il prossimo in difficoltà, in situazione di svantaggio oppure di solitudine.