giovedì 12 aprile 2018

Da Joseph Ratzinger-Peter Seewald, "Dio e il mondo. Essere cristiani nel nuovo millennio", San Paolo 2001


Ecco, in proposito, quanto affermava il Card. Ratzinger già nel 2001: “C’è bisogno  come minimo di una nuova consapevolezza liturgica che sottragga spazio alla tendenza a operare sulla liturgia come se fosse oggetto della nostra abilità manipolatoria.
Siamo giunti al punto che dei gruppi liturgici imbastiscono da se stessi la liturgia domenicale.
Il risultato è certamente il frutto dell’inventiva di un pugno di persone abili e capaci. 
Ma in questo modo viene meno il luogo in cui mi si fa incontro il totalmente Altro, in cui il sacro ci offre se stesso in dono; ciò in cui mi imbatto è solo l’abilità di un pugno di persone. E allora ci si accorge che non è quello che si sta cercando.
E’ troppo poco e insieme qualcosa di diverso. 
La cosa più importante oggi è riacquistare il rispetto della liturgia e la consapevolezza della sua non manipolabilità.
Reimparare a riconoscerla nel suo essere una creatura vivente che cresce e che ci è stata donata, per il cui tramite noi prendiamo parte alla liturgia celeste. Rinunciare a cercare in essa la propria autorealizzazione per vedervi invece un dono. 
Questa, credo è la prima cosa: sconfiggere la tentazione di un fare dispotico, che concepisce la liturgia come oggetto di proprietà dell’uomo, e risvegliare il senso interiore del sacro”

card. Joseph Ratzinger-Peter Seewald
Da: “Dio e il mondo, essere cristiani nel nuovomillenio”, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2001


Buona giornata a tutti. :-)





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