giovedì 17 aprile 2014

« Non era ancora giunta la Sua ora » -- meditazione di Sant’Agostino nel quinto secolo --

Ora si avvicinava la festa dei Giudei, detta delle Capanne. I fratelli di Gesù gli dissero: Parti di qui e vattene nella Giudea perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che fai...
E Gesù disse loro: “Il mio tempo non è ancora giunto, il vostro invece è sempre pronto” (Gv 7, 2-6)... La parola del Signore quindi: Il mio tempo non è ancora giunto, era la risposta al loro consiglio di gloria: il tempo della mia Gloria non è ancora giunto.
Notate come è profonda la sua risposta. Essi lo esortano a cercare la sua Gloria, ma Egli vuole che l'esaltazione sia preceduta dalla umiliazione e intende giungere alla Gloria percorrendo la strada dell'umiltà.
Quei discepoli che volevano sedersi uno alla Sua destra e l'altro alla Sua sinistra (Mc 10,37), cercavano anch'essi la gloria; miravano alla meta, ma non vedevano la Via; il Signore li richiamò alla Via, onde potessero con sicurezza raggiungere la patria. Eccelsa è la patria, umile è la Via.
La patria è la Vita di Cristo, la Via è la sua morte; la patria è lassù ove Cristo dimora presso il Padre, la Via è la sua Passione...
Cerchiamo dunque di essere retti di cuore: il tempo della nostra gloria non è ancora giunto. Diciamo a coloro che, come i fratelli del Signore, amano il mondo: “Il vostro tempo è sempre pronto, mentre il nostro non è ancora giunto”.
Osiamo dir questo anche noi. Dal momento che noi siamo il Corpo di nostro Signore Gesù Cristo, siamo sue membra, e con animo grato riconosciamo in Lui il nostro capo, diciamolo pure, poiché Egli stesso si è degnato di dirlo per noi.
All'insulto di coloro che amano il mondo, rispondiamo: “Il vostro tempo è sempre pronto, mentre il nostro non è ancora giunto”.
A noi infatti l'apostolo Paolo dice: “Voi siete morti, e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio”. Quando giungerà il nostro tempo? “Quando comparirà Cristo, che è la vostra Vita, allora anche voi comparirete con lui nella Gloria” (Col 3, 3).
“La nostra vita è nascosta con Cristo in Dio”.
Così si può dire durante l'inverno: quest'albero è morto; ad esempio, questo fico, questo pero, questi alberi da frutta sembrano secchi; e per tutto l'inverno non danno segni di vita.
Bisogna aspettare l'estate, bisogna aspettare il giudizio. La rivelazione di Cristo è la nostra estate: Dio verrà in modo manifesto, il nostro Dio verrà e non tacerà.
-- meditazione di Sant’Agostino nel quinto secolo --

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