SCHEDE DI SPIEGAZIONE
DEL RITO DELLA MESSA
Nella programmazione pastorale di quest’anno il Consiglio
pastorale ha pensato di offrire a tutti i fratelli e le sorelle della comunità
un percorso di spiegazione del rito della Messa, nelle domeniche del tempo di
Pasqua.
Questa scheda può aiutarti a comprendere e vivere sempre
meglio, il segno più evidente della tua identità cristiana e a saper rendere
ragione, a te stesso e a chi te lo chiede, della tua partecipazione alla messa.
I RITI DI INTRODUZIONE
L’INGRESSO IN CHIESA
Entrare in Chiesa significa accedere in uno spazio sacro,
la Chiesa è il luogo dell’incontro con Dio e con la Comunità dei credenti che,
come te, condivide la stessa fede e celebra la stessa liturgia. Prima di
entrare assicurati che il telefonino sia spento o messo sulla modalità
silenziosa. Quando entri sei invitato ad avere un abbigliamento consono alla
sacralità del luogo, a tenere un comportamento adatto, rispettando il silenzio
e la preghiera degli altri.
Una volta entrato riconosci la presenza di Gesù Eucaristia facendo una genuflessione o un inchino, recitando una preghiera rivolto verso la cappella eucaristica. Solo dopo rivolgiti agli altari della Madonna o dei Santi per le tue devozioni. Se entri per partecipare alla celebrazione della S. Messa scegli il posto che desideri, saluta il Signore e poi i fratelli di comunità che trovi già in chiesa e preparati alla celebrazione, pregando e leggendo le letture della messa dal foglietto della liturgia che avrai preso entrando.
Assicurati di avere a disposizione un libretto per i canti e attendi in un clima di raccoglimento e di silenzio.
Una volta entrato riconosci la presenza di Gesù Eucaristia facendo una genuflessione o un inchino, recitando una preghiera rivolto verso la cappella eucaristica. Solo dopo rivolgiti agli altari della Madonna o dei Santi per le tue devozioni. Se entri per partecipare alla celebrazione della S. Messa scegli il posto che desideri, saluta il Signore e poi i fratelli di comunità che trovi già in chiesa e preparati alla celebrazione, pregando e leggendo le letture della messa dal foglietto della liturgia che avrai preso entrando.
Assicurati di avere a disposizione un libretto per i canti e attendi in un clima di raccoglimento e di silenzio.
IL CANTO D’INGRESSO
La funzione propria di questo canto è quella di dare
inizio alla celebrazione, favorire la tua unione con gli altri fratelli e introdurti
alla celebrazione del mistero. Il canto viene eseguito dalla comunità e dal
coro. Se non si esegue un canto si legge assieme il testo proposto dalla
liturgia del giorno che si trova sul foglietto. Questo vale per tutti i canti
della messa.
IL SALUTO
I primi due gesti che il sacerdote compie sono il saluto
all'altare e al popolo. Davanti all'altare il celebrante si inchina
profondamente e poi bacia la mensa. Può anche incensare. Perché tanta
attenzione? Perché l'altare rappresenta simbolicamente Cristo (Egli è la pietra
angolare sulla quale si edifica la Chiesa, Egli è altare, sacerdote e vittima
del sacrificio).
Poi il celebrante accoglie e saluta te, l'assemblea,
invitandoti a fare il segno di croce.
Rifletti un istante sul segno di croce.
Con quel gesto tu affermi che l’amore di Dio ti abbraccia, che la famiglia di
Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo ti avvolge da capo a piedi e che il suo
amore coinvolge i tuoi pensieri (la fronte, la mente), i tuoi affetti (il petto, il
cuore), le tue azioni (le braccia). Il Celebrante, che rappresenta il Signore Gesù in questo momento, tiene il posto
del padre di famiglia, è colui che presiede l' assemblea dei fedeli e ti
rivolge un saluto di gioia e di pace.
Ti ricorda che siamo stati invitati a un
banchetto che è una festa preparata da Gesù per te.
Dopo il segno di croce, il
Sacerdote saluta: “Il Signore sia con voi”, che è come dire: “guarda che il
Signore Risorto ora è in mezzo a voi, abita dentro questa assemblea”.
L’ATTO PENITENZIALE
Inserito dentro i riti di accoglienza, è per te una
proposta molto interessante. Anche nella tua famiglia può succedere che qualche volta ci siano delle tensioni, dei momenti di
incomprensione. E quando tu hai fatto un dispiacere a qualcuno, che cosa fai?
Chiedi perdono. Lo stesso compi all’inizio della Messa.
L’atto penitenziale che
vivi dentro la Celebrazione Eucaristica non è prima di tutto un esame di
coscienza, ma anzitutto è l’esperienza di un dono che ti viene offerto e che
ricevi, di un’accoglienza che Dio fa a te, nonostante i tuoi errori.
L’atto
penitenziale nella Celebrazione Eucaristica è contemplazione della bontà di Dio
e, di conseguenza, è riconoscimento del tuo errore; ma al centro vi è sempre
Lui, con le sue braccia di misericordia aperte ad accoglierti.
Quel breve tempo di silenzio che ti viene
concesso durante l’atto penitenziale non è per fare un elenco dei tuoi peccati,
ma per collocarti di fronte a Dio e per riconoscere che il suo amore ti
accoglie e ti rinnova.
IL CANTO DEL GLORIA
Dopo l’atto penitenziale, sei pronto a metterti davanti
ad una Parola che ti offre una vita nuova; sei pronto ad accogliere la Parola
come rivelatrice del cuore di Dio. Lo stesso canto del ‘Gloria’ nelle domeniche
e nelle feste esprime la tua gioia per l’incontro di salvezza al quale sei reso
partecipe.
Il Gloria è un inno di gioia che si rifà al canto degli angeli nella
notte di Natale; un inno che rende lode e canta la fede nell’amore della
Trinità che ti avvolge.
ORAZIONE ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
I riti di introduzione si concludono con una
preghiera recitata dal sacerdote. Questa preghiera esprime i contenuti della
celebrazione, richiama il tema centrale della messa o del tempo liturgico che
stai celebrando. Da la tua adesione al contenuto della preghiera attraverso”
l’amen” che dici alla fine.
Nessun commento:
Posta un commento